martedì, gennaio 17, 2017

863, Rivisto







C’è chi distingue giorno da giorno,
chi invece li giudica tutti uguali.

LETTERA AI ROMANI 14,5





Senz’altro, dopo aver attraversato le Colline Rosse e, sicuro nei miei modi, dritto, perso peso, dopo aver riconquistato i luoghi della Grande Pianura, guardai indietro e mi ero potuto dire, per me e per loro, le bambine, siamo salvi. Per anni ho guardato al sole come se fosse la sveglia. Un uomo può essere imprigionato, l'altro sposato, l'altro con un buon lavoro e tante cose, l'altro con un'ottima pensione ed un'eccellente assicurazione medica o qualche altra polizza sulla vita. Diciotto ore di guida e non sai nemmeno una cosa, non sai niente più al mondo, tranne quello che ti passa il finestrino, il parabrezza, il lunotto e lo specchietto retrovisore di sinistra, in macchina, con una famiglia che non è la tua, o non proprio. Le vertiginose ore del collasso, la preparazione maniacale, l’omicidio istantaneo, la confessione dopo il decennio, portami nel posto che più ho amato quando non stavo con te. Mamma sto bene, mamma sto bene, avevo risposto. Non era del tutto vero ma avevo un giornale in mano ed ero in fila alla stazione di servizio. 20 sulla sette più un pacco da sei. Cambiamo. Pacco da sei più un altro. Ottimo affare. Non potevo dirmi più disperato del giorno prima. Fermai la macchina, loro dormivano, altra stazione di servizio. Poi un motel, in quattro in un letto. Dormire abbracciati o meno. Ad Ovest il buio era così visibile. Il Rosso delle Colline per me non era altro che un vecchio sintomo del Tempo, senza coscienza, la liberazione dei sensi, l’energia elettrica sospesa nella provincia per allagamenti. Baton Rouge non è New Orleans. Altre Storie, Louisiana. Il solito stare nelle strade. Vedere la Gente, Parlare con le Persone. Fine della Città. Algiers, Ancora. WSB. Nessuno mi avrebbe dato ragione, guardandomi in faccia, vedendo i miei vestiti e gli anni che avevano schiacciato la superficie della mia faccia. Passando, forse un’eruzione universale, su una scala ben più ampia di quella che siamo abituati a vivere di giorno, avrebbe tracciato un solco per dare un segno alle famiglie di questa nazione. Dai sondaggi sembrerebbe che la popolazione stia bene, che stia ripartendo nei consumi. Non fumo più da molti anni ma ogni tanto compro grandi quantità di tabacco sfuso giusto per rivivere i fasti dei buoni momenti. A questo punto della città le costruzioni sono basse, e gli intonaci sulle facciate di mattone o di legno si screpolano, si sfaldano, e se un dito potesse passare sopra, gli interi edifici crollerebbero. Non vive più nessuno qua, se non qualche individuo con occupazioni saltuarie. Interessante. Dietro l’angolo, fanno del caffè ottimo, vendono fiori.







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