domenica, dicembre 20, 2015

Da Hank a Hendrix



una città ancora vecchia
molta gente passata
pareti cieche

la corona dei misteri
per la regina delle 4.07
anfetamine su per i capelli

qualcosa come la strada deserta
o una strada nel deserto
poco dopo la palude







venerdì, dicembre 18, 2015

Tanti Cari Saluti/Perché dovremmo essere tutti così annoiati





I.
se deve andare a finire così
con le acque che vanno a fuoco

stare dove si va in profondo
& nessuno andrà mai su marte

un banco dei pegni
senza oratori

o tutti questi che parlano
per vendere le miniere

II.
solita donna in blu
occhi cromati

notte dei lunghi coltelli
i generali della morale

i capostipiti della corruzione
le code dei falliti

il conforto del vecchio capo di stato
& quello della nave scuola.

III.
acqua calda
case sfitte

una certa confidenza
musicisti come babbo natale avvelenato

fermati e guardati in faccia
come sei arrivato a questo

i teatri vuoti
chitarre e sipari di cera invenduti.

IV.
una volta
o forse era solo prima

dopo essere scesi per la valle
la strada chiamata senza doveri

avevamo un lavoro
un vecchio motel

sfortunati/fatti
& a pezzi.

V.
mi ero fermato
che per me

erano le 5 di mattina
una birra

forse la 25esima
le luci

bourbon
quanto sarei andato.

VI.
la riproduzione è lenta
il film non finirà mai

quattro salti
quattro sguardi

una puntata
gli orari

quello che viene dopo
è solo quello dopo.

VII.
fuori dai giochi
lontano dai valori religiosi

teste rasate
croci gialle

cocktails allungati
il presidente parla

tutti in piedi
con il bicchiere.

VIII.
confessare questa giornata
senza soldi

vestiti & subito qualcosa da bere
sotto la diga

sono stato al freddo
per molto tempo

leggendo kant & heidegger mi di diceva
strozzandosi dalle risate.

IX.
la via crucis
è una stazione

interminabile stanotte
donne disposte

giochini mentali
donne sole

tradite & abbandonate
basta guardarle.

X.
la prima volta
che arrivai in città

era oltre 40 anni fa
anni passati

40 miglia possono essere
come 40 anni

avete visto
questa città.

XI.
non ho più saputo niente
di mia moglie

delle mie figlie
di mia sorella

mia madre
mio padre

degli antenati
dei fondatori.

XII.
certo che andava in chiesa
di domenica

cantava pure
e predicava

non votava più
ai referendum

andava solo al cinema
di mattina.

XIII.
non abbiamo
mai perdonato nessuno

dai caro vieni
e dammi una toccata

una settimana di rye
nei tuoi propositi

vedi quel pianeta
un solo bossolo.


XIV.
le vergini abissali
il saper parlare bene

giovani preghiere
predicatori drogati

sei tutto solo
sono passati gli anni

come lo giustifichi
senza nessuno che ti aiuta.

XV.
alla fine della sera
c’era sempre lei

la sua faccia
i suoi occhi pagati

andare al cinema
alle 11.00 di mattina

storie raccontate
pop corn & molto altro.




martedì, dicembre 15, 2015

Mardi Gras, -1



le 3 o le 4 mani
tenute prima
della sala

il fuoco
il cordoglio
la gente morta bruciata

la neve nei loro portafogli
le narici sui compromessi
corri figliolo

le pupille gialle
i suoni dell’alba
un continente

con un nome di un
re francese

sul tuo posto


Mardi Gras




quello che potremmo fare adesso cara,
è prenderci una vacanza
giovani e liberi e vecchi

laura o erika che sia
parlami come di solito facevi
prima di gettare il posacenere nella finestra

dopo che attaccata alla bottiglia per 4 ore
dicevi: l’ho trovata
cosa ti aveva appagata, la famiglia?

i penitenti dello stato michigan o i santi di roma
di mezzo, con l’America Latina o l’Africa
una pompa di benzina in Alabama








venerdì, dicembre 11, 2015

Citazioni da Contemporanea










Se la discussione dell’eguaglianza dei diritti e di condizioni ha da essere rigorosa - in particolare, se deve servire a una scelta d’azione - allora è inevitabile che sorgano questioni di fatto.

Chomsky


I nostri due ideali cardinali si chiamano uguaglianza e libertà. Essi presuppongono quale unico principio e rappresentazione avvalorata l’idea dell’individuo umano.

Dumont

Ho considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole.

Qoelet 4,1

Anche questa grande città mi ripugna e non solo questo pagliaccio. Qui e lì non c’è nulla da migliorare né da peggiorare.

Nietzsche

L’efficacia delle pene infamanti è di poggiare sulla vanità che era alla radice del delitto.

Foucault

Così facendo non è possibile che uno non si salvi.


Libro Tibetano dei Morti

In tutti i quartieri gli operai e i soldati avevano formato piccoli tribunali elettivi che giudicavano i reati più lievi.

Reed

Ci hanno accusati d’altra parte, di mettere in evidenza i lati peggiori dell’uomo, di mostrare ovunque il torbido, il sordido, il vischioso e di trascurare le bellezze ridenti e gli aspetti luminosi della natura umana.

Sartre

Considera che tutti gli esseri hanno questa doppia natura come matrice. Io sono l’origine ma anche il dissolvimento dell’Universo intero.

Bhagavadgita

Per adesso parlavano con un accento, alcuni, o nella lingua madre, altri, e aspettavano il finanziere, il lotizattore, lo speculatore, l’impresario di software, il signore globale delle Tv via satellitare e via cavo, l’agente di sconto, il boss dei media dal naso adunco, il leader in esilio di qualche desolato panorama di carestia e di guerra.

DeLillo

Il carattere sessuale latente della guerra. Nessuna spiegazione militare o politica riesce ad offrire una motivazione razionale per la durata così lunga della guerra.

Ballard

Ancora una volta dobbiamo rimpiangere il fatto che Nietzsche sia un tipo meramente intuitivo; ha sempre una fretta tremenda, non si siede mai a considerare la questione e a rimuginare un po’, per vedere che cosa ne esce.

Jung



lunedì, dicembre 07, 2015

Una nazione



dimmi qualcosa
sei stata là
per molto tempo
stata giù
confondendo i misfatti con i miracoli
leggendo riviste di quarto ordine
con celebrità rifatte
con gli organi sessuali reinventati
lo zucchero succhiato nella cannuccia nera
del tuo 7ettimo drink
che ogni volta poggiavi
sempre più pesante
con le dita molli alla max ernst
poi hai preso a cantare
hai perfino preso a parlare, pazza
vestirti solo a pezzi, uno spartito
canticchiare porgy & bess
hai sporcato le mie pagine di riccardo terzo o enrico l'ottavo
testi a fronte per le grandi stagioni della tragedia elisabettiana
i teatri pieni di fumo & qualche spillo nei bagni
non abbiamo più suonato il piano a quattro mani
ma in alcune situazioni ci si inventa di tutto
e si fa di tutto per continuare, forse fino al rilascio
la mattina presto quanto dobbiamo guardare in faccia
chi ci sta davanti
e quando non facciamo altro che guardare oltre
vivendo per altre cose attraverso pestaggi alcalini
il cinque, il sette, fino al 14
di quell’atmosfera con il nome di mese
una strada per andare
dove le persone stanno & passano
non c’è nessun dramma
soliti cartelli pubblicitari
di cui ho scritto
milioni di volte
la presunzione di avere una famiglia
un mostro catalogato che tiene le paure lontane
il centro commerciale fa forti sconti
questo fine settimana
perché dovremmo preoccuparci
della storia che sta alle nostre spalle
ci rimane solo un universo lineare senza dimensione
da guardare mentre ci accasiamo
mentre leggiamo moby dick o la bibbia
il profeta che muore nel buio
& il lettore che sgozza il suo autore
un assassinio su una panchina di un parco
riprese televisive viste per 30 anni di notte
prima che tutto il meccanismo si mettesse in moto
appena prima che schiacciassero il bottone di accensione
città, regioni, terra. Una nazione.


mercoledì, dicembre 02, 2015

Altri siti, altre viste (JJ Cale è morto)




eppure eri una cosa
così dolce da masticare
dopo il concerto di alice cooper

dopo che ti eri chiusa in bagno
solito affare
solito mestiere

sporca

mi dici che gli anni 80
te li sei persi
non ricordi dove sei stata

il divano di accoglienza
della stazione centrale
una lettiga del p.s.

il rock
la psychedeyalya jambalayava
gli uomini nell’armadio

un eccesso di blues
velocità, (   )
sotto i ponti autostradali

lei è andata
andata
andata

quattro anniversari sulla testa
associazione libera delle donne lavoratrici
di qualche stato a nord-est






Jeff Beck














martedì, dicembre 01, 2015

E' stato un tempo molto lungo



sono nato
qua
dove non mi aspettavano

quasi quarant’anni fa
potrei dire
ma non sarebbe vero

dopo la vergogna
dopo essermi guardato
ho visto dietro

mi sono messo in fila
per vedere cosa capitava
sono stato il primo in fila

per molto tempo
siamo arrivati qui
delle valige

qualche cosa
ancora da dire
prima della cittadinanza



Jeff Beck