domenica, gennaio 29, 2012

Neil Young - Rockin' in the Free World (Live Acoustic)

Domande frequenti

Mi hanno chiesto
quando sarà
che ci prenderemo cura
di tutte le nostre senoritas.

Stando su un'anca



E' molto semplice
troviamo
un modo per uscirne
se tu hai bisogno
di quella gente
io potrei farne a meno
dove ti ho lasciata
ieri sera
va bene
nessuno rideva
possiamo andare avanti.

Stato dietro al mulo



Stato dietro al mulo
in queste serate
mentre quello
suona l'armonica
sciacquato la lingua manco
fosse un fulmine
preso mezzo litro di limonata
& mescolato
mezzo litro di whiskey irlandese
tenuto a quella distanza
vai a leggere
cosa ti propone
il tuo reflusso
poi una cantilena
ti fa tremare la schiena
poi la donna
che sta a fianco
non ti basta mai
ma quando l'hai chiesta in fede
&d in promessa
avevi un giuramento
valido per lei
giuravi che il peccato
era solo in una piazza
di Philadelphia o di Firenze
&d i Medici
non ti avrebbero curato
& tutte quelle preghiere
così lente
riflesse nel piglio
del rapinatore dell'angolo
in cui ti sembra facile riconoscerti
non dimenticare le bruciature sulle dita
ho tenuto apposta le mani in tasca per vent'anni
hanno abbassato il costo
del biglietto del circo
dovrei portarci
i miei figli
non voglio che pensassero
che quello
sia più bravo
del loro padre.

Dialogo ad un party




Fatta la mia presenza
al tuo rimarcabile
COCKTAIL PARTY
non TSEliot 1950
è sempre un’illusione
ad avvicinarti
a renderti più conscio
di quello che ti sta attorno
da qualche ora
riflessioni sulla crisi economica
freddure sulla cultura
inarrestabili manifestazioni di pensiero
sull’ultimo libro letto
o l’ultimo spettacolo a cui assistito
l’immancabile horribilia
del corredo umano
un certo tipo di individui
devono esibirsi di continuo
una donna mi ha detto
li lasci stare
non hanno niente da dire
si parlano addosso
gli sfugge completamente
l’essenziale
visto che non ho ascoltato
non c’è proprio speranza
& nel culto dei morti
nell’Italia contemporanea
si dicono cose terribili
& lei
come fa a sostenere
una cosa simile
a leggerla
signora
non racconto mai
la stessa storia
due volte
ciò che degli altri sappiamo
è solo il ricordo
dei  momento in cui li conoscemmo
signora mi scusi prego
se vado solo per quotazioni
ma ha visto
come era sciatta
l’interpretazione della Lazzarini
oserei definirla
non senza la sua approvazione
o il suo modesto compiacimento
un’insolenza elitaria
o un azzardo proletario
tutto inchiavardata
sulla radice della nostra democrazia
la repubblica democratica
capisce
illo tempore
ha portato in scena
una vergognosa sciatteria
ridurre in quel modo
Giorni Felici
stroncare il testo del Maestro
in quel modo
ha colto i movimenti
quando ansimava
arrancava
quella gestualità anni Settanta
non crede che fosse
profondamente volgare
un’imposizione del corpo degli attori
una violenza dichiarata sul pubblico
ma le pare possibile
fare Giorni Felici
con suo marito
Willie
le sembra una cosa plausibile
Winnie & Willie
moglie e marito
sul serio
nella realtà quotidiana
ma volgarizzarlo a quel punto
ma che si ritiri
se non è più all’altezza
tutto quell’atteggiamento
da operetta da Regno delle Due Sicilie
sono quarant’anni che si rifà
al suo mentore
a Strehler
& poi
riproporre
un Beckett del genere
che ne pensa
la mia Giulia
mi ha detto
che lei
oltre ad essere a conoscenza
del carteggio
tra Beckett & Strehler
ha una cultura tutta sua
so che si inoltra
nella storia del jazz
& che nei suoi soggiorni
a New Orleans
frequenta gente del posto
eh dica
come è vivere lì
è così come dicono
musica-tutto-il-giorno
ma si esibiscono per strada
signora conosco da sei anni
tre fratelli che vivono di tip –tap
mi dica
ma tutto quel scrivere
pardon
quello scrivere nei bar
nelle camere di albergo
da solo
la appaga
come vanno i suoi libri
si vendono
lei mi sembra
molto proiettato
verso l’arte del novecento
se posso dirglielo
ha proprio sbagliato secolo
mio caro
doveva nascere
trenta anni prima almeno
se non prima ancora
ma non si stanca
in quelle serate
quando immagino sia stravolto
ed ancora va avanti ad appuntare
a cesellare sui suoi appunti
la mia Giulia
mi ragguagliava
su i suoi contatti
con l’editoria italiana
che potrei definire
non proprio edificanti
vero
mi diceva anche della musica
del ruolo che riveste nella sua vita
delle sue forti radici
nel blues
nella classica
& di quegli studi
che come le dicevo prima
a quanto mi risulta
sta facendo
nel campo jazzistico
comunque
io la devo
assolutamente presentare
a x y alfa & beta
& vedrà che non avrà
nessuna difficoltà
a pubblicare
ha un taglio preciso netto
nella sua scrittura
non si abbatta
mi è molto piaciuto
quel suo piccolo radiodramma
notizie e …
NOTIZIE & NIPOTI signora
certo
quei riferimenti
sul El Greco
Velasquez signora
sempre spagnolo rimane
scusi la confusione
ma i drink iniziano a fare effetto
devo proprio dire
che lei regge benissimo
che tempra
dimostra anche cinque anni in più
ha sempre quell’espressione dura
da uomo vissuto
scusi se sghignazzo
è il vino
lei comprende
ecco mi chiedevo
ad esempio
in quei bar newyorkesi
che differenza trova
oh scusi
ho visto un mio amico
vado a salutarlo
ed in un attimo
sono da lei
possiamo darci del tu
giusto?

Soccorso emozionale



Ogni notte
la  mia donna sta in vena
& si confronta con la notte
iniettandosi il colore della notte
& se non prende parte alla notte
dorme sul divano
& sgrana comatosa il rosario
mentre mette la mano
nel cesto delle perle salate
quando si mette
verso le 3:00
a riguardare per la centesima volta
le fotografie di un mio viaggio
mi dice
sono tutte in bianco & nero caro
cazzo
me ne versi ancora due dita
ho sentito che prima scrivevi
niente a che fare
con quella troia di Roma
spero
ho tirato fuori dalla libreria
petrolio
scusa Pasolini
ma che cazzo scriveva
era un pervertito del cazzo
mi racconti ancora
di come è morto
mi parli dei suoi film
& di quell'articolo
sul Corriere della Sera
14 novembre 1974
le date sono una tua peculiarità
sei un maestro in queste cose
non capisco ancora
cosa ci fai
con tutti questi nuovi album di jazz
eccristo poi quel libro di Polillo
quella macchina da scrivere
sei riuscita
sei riuscito
a metterla a posto
non comprarne più
ti prego
non ci miglioreranno
di certo la vita.

Dove una stanza



Dove una stanza
che risulta ancora inaccessibile
del seminterrato
prendi parte
alla tua esistenza
gridano di fuori
i fiori sono appesi
un giorno non riuscivano
mai a farti fuori
l'ho preso dal resoconto
dopo aver preso parte
a tutto questo

mercoledì, gennaio 25, 2012

Una ragione per vivere



Quando scrivo a macchina
preferisco scarrozzarla
toglierle il cofano
vederla consumare
solito inchiostro sui nastri
battute alte
secche mandate a capo
carta riciclata
rullo unto per girare
mentre non sono così sicuro
degli arrangiamenti dei Velvet.

martedì, gennaio 17, 2012

16 anni Nidaba



16 anni! Nidaba
qualche strano appunto
scappa a cielo aperto
una risata
dopo una siesta domenicale
i moti perpetui dei navigli
vengono sommersi
da dichiarazioni di una voce fonda
che continua a parlare
non è tarda notte
ma la demolizione di presagi continua
se i Doors in L.A.Woman
dicevano
I've been down so long
posso dire
che gli anni della mia mente
sono di sicuro passati
perso quell'intelligenza nervosa
di cui Kerouac parlava
migliaia di sere
biblioteche musei
librerie bar
migliaia di situazioni
in una di queste
ho ritrovato Allison
per virtù donna bilingue
mi ha detto
che quando aveva
tredici anni
aveva inviato dei manoscritti
ad un editore di gesso
mi ha rivelato
che le piace da morire cucinare
le ho scritto una lettera
da solo
con davanti la parete
della mia cucina
continuo a ripensare
a quanto mi ha detto un editor
servono storie semplici
sono i lettori
che dettano le regole
credo che a questo punto
la mia scrittura
possa apparire assurda
ma un'editoria così
è solo atroce.

domenica, gennaio 15, 2012

Sonny Landreth with Eric Clapton - Promise Land

Attore fuori ruolo




I.
Un dormiveglia assaltato
in mezzi sogni improbabili
BISOGNO DI PAROLE
ho un mantello.

II.
Prima assisto
poi siedo
ad un tavolo
con una tovaglia
di velluto blu
sono in un salone
di una nave
enorme & domata
& questo salone si estende
per l’intera lunghezza della nave
si direbbe
‘a perdita d’occhio’
tanto che la moquette
del pavimento
quando la osservo
attraverso
un’effrazione nella benda
si inarca
quanto la caduta
della mia palpebra sinistra.

III.
So che fuori in mare
ci sono delle imbarcazioni sfollate
che non hanno
una dimensione ragionevole
& difatti occupano
contorni spropositati.

IV.
Casualmente
per una volontà necessaria
quasi per forza
mi trovo a recitare
ad essere in una parte
sono le prove generali
di un lavoro teatrale
che sta in cartellone
da un anno
le battute non le so
mi sembra che
io sappia qualcosa
& loro sanno qualcosa
tutti.

V.
Davanti a me
nessuna via di scampo incredula
dall’altra parte
c’è una grande attrice italiana
chi mi sprona
mi interroga.

VI.
Le parole dalla radio del pomeriggio
un attore alessandrino
perché nato in Egitto
legge Cechov
un solo racconto
& tutti
‘che bravo Cechov’
& questa gente
non è andata
per niente avanti.

VII.
Il mio cappotto militare
il mio cappello
il mantello
sono posato su un tavolo.

VIII.
Nel mentre
di quella solennità onirica
due anziane signore
su una panca
dietro di me
mi dicono
‘sia spontaneo’
non so una battuta del testo
ricordando che sto
recitando.

IX.
‘Siamo state a vedere
la sua ammassata libreria
ci è parsa
un gioiello
dell’incomprensione.’

X.
‘Ha letto il libro
da cui è tratto
& tutti gli altri
che dice di conoscere.’

XI.
All’attrice ho detto
una battuta
che prendesse tempo
che fosse d’effetto
‘ … le due signore
avevano collane di perle
& borsetta
&d una quieta ostinazione
nel sorridere.’

XII.
L’attrice sospettava
che io andassi avanti
‘… ed inoltre
avevano iniziato
a prestare attenzione’
la mia battuta proseguiva –
dopo ero sul ponte della nave.

XIII.
Prima avevo detto
che non ero attore
ma loro
mi avevano risposto
interrompendomi
dicendomi
che avevo vinto
un premio
per i miei libri
cosa non vera.

XIV.
Nessun premio
& contesto i premi
uno non scrive
per i premi
nel salone sono
nervoso alterato
convinto solo
& loro
‘ma sì che l’ha vinto’.

XV.
Glielo ho lasciato credere
ho lasciato
che mi trascinassero
nella brutalità del sonno
sotto ciminiere inarcuate
dal rintontimento atlantico
una voce di una donna di colore
credo
sfibrata diluita
sfigurata &d incosciente
tra grattate di washboard
& pizzicate di cimbali
kazoos & percussioni
tutto suonato a vista.

XVI.
Sono in un salone di una nave.

Dalle Cronache del vissuto inverno


Argomentazioni scomode

Con dio
posso dire
che ho
argomentato
mi ha confermato
che se
dovesse esistere
non si interesserebbe
degli uomini
ma solo
&d unicamente
della viola di Bach.

sabato, gennaio 14, 2012

Gov't Mule - 32/20 Blues - Mountain Jam 2011

Dalle Cronache del vissuto inverno


Gora

Fatti una camminata
fino in fondo alla via
poi torna qui & ne parliamo
o vieni più vicino
fatti mordere il labbro
domani non c’è
al massimo
uccelli elettrizzati
che ballonzolano sui telegrafi
ed usignoli portatori dei misteri
i bambini giocheranno ebeti
i bucomani & gli altri
chiederanno qualche spicciolo
per cercarsi la vena
o casa
che è la stessa cosa
mi stavi cercando estranea
cosa sai
di voglie ammattite
la campana battente
l’acqua che esce
dal rubinetto della cucina
il grano alto o l’asfalto
bocca aperta o smorfia
stramba precisione o ridicolo disordine
mutevole associazione o costante dissociarsi
chi sta nascosto
o chi prende tutto per sé
da tutte le parti
dimmi tu
vieni più vicino
non ho ancora
capito il tuo nome
& perché sei qui.

Dalle Cronache del vissuto inverno


Ad un tavolo

Ad un tavolo
mi appoggio
da un anno e mezzo
ho vissuto
i risultati in mischia
vissuto
in modo discutibile
stato in mischia
ricordando
una furia rapace
fuori dalle stanze
c’è un corridoio
da seguire
un pianerottolo
da calpestare.

Dalle Cronache del vissuto inverno


r,o,m,

Questo mio schifoso violino
è tutta la mia vita
è quando
mi toglievo dai semafori
& tornavo alla baracca
& mio zio mi chiedeva
di essere la sua signorina ad ore
&d io accettavo & vomitavo
ai piedi del letto di mio nipote
anche se per parlare
non glielo ho mai preso
a mio fratello
avevano assegnato il completo
morto a 12 anni
ci vogliono sbattere via tutti
gli stranieri incendiano le nostre case
in questo stato di diritto esclusivo
altri
in nome della cultura
ci vogliono salvare
ci vogliono tenere
intanto mia madre
mia nonna
mia zia
mia cugina
mia sorella
sono tutte incinta
qui ci si dà da fare
non ci si preoccupa
così tanto del futuro
siamo ottimi musicisti.

Dalle Cronache del vissuto inverno




Ruolo paterno

Raccontami pure
di quella città
appena dietro alla costa
senza il riparo delle montagne
descrivimi con la tua bocca
le cupole quasi di fuoco
che alitano incomprensibili
verde oro & rame al setaccio
dimmi delle anime
passate di mano in mano al mercato
non fare smorfie
prosegui ininterrottamente
con le tue incantevoli balle
giusto per fare
addormentare i bambini.

venerdì, gennaio 13, 2012

Mr. Warren Haynes

Meee, Dalle Cronache del vissuto inverno


Meee

Sono nato & cresciuto
in una generazione
senza storia né miti
nessuno mi ha insegnato niente
dovuto imparare tutto
nella mia solita maniera
intensa violenta
stancante seriosa
il senso di colpa & la gloria
essere sottopeso o sovrappeso
apprendere culture & sputarle
in un tovagliolo di un bar
di una grande capitale europea
oppure in un cumulo di lamiere
sul confine
gestito ed abitato da clandestini
penso di avere il gusto
per le cose forti
& le cose tra loro
si riconoscono
mai quanto la normalità
la capillarità della contraddizione
è stata nelle mie cosce
nella mia gola
per le donne avute
non avute
mi piace arrivare in anticipo
sedermi per ultimo
& mai sentire
i commenti degli altri.