sabato, dicembre 27, 2014

309





Puoi darti una regola e quella regola può essere la tua salvezza per qualche ora, anche perché le dimensioni di questo discorso partono da qualche terra lontana decenni, prima che tua madre ti partorisse e tuo padre smettesse di parlarti. Usa qualche brandello di coscienza, fallo ripiombare lì dove la tua memoria riesce ancora a tenere. Quanto può essere salda e onesta. Nelle notti d’estate con il caldo sciolto nell’umidità, l'azoto e l'ossigeno la fanno da padroni. Su, fino alla termosfera. Qualunque cosa facessi, ovunque corressi, ti ritrovavi con il ghiaccio in mano e immergevi la testa in un secchio d’acqua. Speravi che la notte passasse o no, se in compagnia di una donna o meno. Frenetiche ragazzine occupano lo schermo della televisione. Ballano, fremono; si mettono sulle ginocchia. Fino a che punto il mondo è disposto a tollerare. E per mondo, voglio dire popolazione, gli abitanti di questa Terra, di questa sfera di quattro virgola sette miliardi di anni. Le enciclopedie per convenzione dicono quattro miliardi e mezzo. Ma è una falsità volgare. Ragazzine ... Vogliono soldi, vestiti, macchine. Non è quello che vogliono le donne attempate? Un uomo di casa. Una notte di agosto cercavo di vedere Giove. Gli dèi prendono una distanza. Il giorno dopo, c’era il mercato della città. Eravamo a Baton Rouge. Lei è andata in bagno e si è piegata. Ha tirato su: era piena di maternità, in un corpo perfetto, magro. Mi ha ha fatto il segno dello delle due dita congiunte e poi ha fatto una croce di sant'andrea sul pavimento. Per anni avrebbe raccolto i capelli in trecce. Mi ha detto sono lontani i tempi in cui mi scopavi a quindici anni. Eravamo in camera sua. Mia madre mi voleva molto bene. Mi dava i soldi per i libri e per i dischi. Ho visto il diverso, ho visto come potevo cambiare. Un dio senza patria al cinema. Bianco & Nero, poi venne il tempo per un presidente nero. Una scia eliotropica orchidea, rifugiata sul golfo del Messico. Petrolio nell'ombelico. Cristo vai a dirlo tua madre. Come potevi raccontarle certe cose, il tenore di certe visioni. All'epoca perseveravano i furti nel vicinato. Alcuni diventavano violenti: percosse, imbavagliamenti, pestaggi. Tirava nel camerino prima di allattare la bambina. Certo che puoi correre per molto, puoi andare avanti. Non conti niente. Non importa dove ti metti, quante volti ti volti, ti giri, fai la bella faccia, sei hai il bell’abito addosso da cinque cifre: guardami, nella maniera in cui l’hai sempre fatto. Questo catalogo va bene in poche circostanze ed in pochi ambiti, ed ambienti. Ci sono persone che passano col rosso per lunghi ed inquantificabili periodi della propria esistenza e non sanno cosa sia la certezza di un luogo. Persone che parlano in fila, magari alle poste, o a pagare le tasse o al distributore, un posto di lavoro. Bisogna sempre vedere cosa si vuole fare della propria vita. La strada non è un gioco per tutti: alcuni durano un quarto d’ora. I luoghi pubblici vuoti sono il più grande affresco di questa umanità, la sola cosa pura che ai nostri tempi possiamo permetterci. Puoi stare in un posto o in un altro: nessuna bugia. Non cambia se fai la voce dolce. Se ti cercano loro è una loro necessità: nessun bisogno di bene o di male. Guardi fuori. Guardi. Parli con quella ragazza, che prima ti aveva chiamato, e  che ti ha detto che stava nel tuo stesso hotel, e sullo stesso piano. Camera 309. Solo altre ore. Puoi darti una regola. Correrai. Puoi parlare con quella ragazza. Capelli neri, tatuaggi in bocca. Ai notiziari proiettano tutti questi uomini così deboli. Chi è pronto a sparare un colpo in testa. Sto ripensando a lei, Siena (Sienna). Quando baciava, prosciugava, voleva solo succhiare. Di sicuro provava un piacere che solo un interessato potrebbe definire, intenso. Le parole di Hugo sulle donne sono state bruciate nel rogo della rivoluzione russa.







Johnny Cash

Will Oldham

Johnny Cash

Johnny Cash

sabato, dicembre 20, 2014

17 tra l'una e le due






E’ poco più che l’ora. Posso vedere fuori dalla stazione? Grazie. Volete che vi dica di loro. Li ho visti. Hanno preso velocità subito dopo la prima curva. E se si arriva lunghi lì, addio sogni di gloria. La gente viene in questa città pensando di poter fuggire dal proprio destino ed iniziare una nuova vita. Può essere. Può essere che il passato sia solo una bolla di catrame. Ma il catrame, se sollecitato, può esplodere e sei di schiena puoi splendere sempre come un fiore di campo, ma questa cosa non ti porterà a niente. Mia nonna ci teneva sulle proprie ginocchia. A me e a mio cugino era molto affezionata. Ci leggeva molto, ci leggeva di tutto. D’inverno non c’era nient’altro che leggere, tenere i piedi in pozze di ceramica con l’acqua calda. Il fuoco acceso e le coperte sulle spalle. Ridevamo. Poi nostra zia prendeva a recitare. Era stata una discreta attrice di teatro. Teatro da camera in città lo chiamavano. Autori del nordeuropa. Almeno due volte a settimana diceva queste parole: Ho letto molto bambina, questo è indubbio. Le scritture, gli scrittori che hanno fatta sacra questa nazione. Io sono il di loro mercurio, il loro messaggero. Vedi, guarda lì. Era rimasta in cinta a sedici anni, la prima delle altre volte. Una bella donna, ben tenuta. Mi facevo anche delle fantasie. Allora non riuscivo ancora a masturbarmi, non che questo vi possa interessare. Quello che ho visto è stata una scintilla sull’asfalto. Questa è una notte fottuta. Siamo soli come cani in tutto questo buio. Cristo, non ci diranno dove andare. Potremmo ascoltare della musica classica? No? Mozart è una cosa incredibile. Agisce sui testicoli. Meglio ancora Beethoven. A nove anni Beethoven mi ha  cambiato la vita. Nietzsche a tredici. Cristo santo, tutto questo affare aveva un origine, no? Un bisogno di soldi. Voi avevate sempre bisogno di successo, carriere. Una corsa verso l’inferno senza denti. Un uomo sdentato cammina fuori dalla vetrina. Un cappotto, delle scarpe. Guardo i cartelloni pubblicitari. Chi fotografa i cartelloni pubblicitari. Povero perdente. Questa linea che sto tracciando può portare alla fine molte delle vostre esperienze. Passioni? Finte vite? Partorire. In una piazza, senza che il cattivo di turno venga a spezzarvi l’osso del collo. Ogni tanto mi chiedo, perché queste donne abbiano una necessità così vera, di maternità. Le guardo, ci parlo, ci sto a letto. Non ne avete. Voi non siete madri. Voi avete perso il treno della maternità quando siete nate e quando avete voluto fare le donne, non esserle. Camminavamo lungo il ciglio, sul ciglio della strada, prima dei fossi. Fossi verdi pieni. Terra, legno, fili elettrici. Prima avevamo visto un cartellone con un ragazza che chiedeva: perché mi hai ucciso? Se sai qualcosa o se riconosci questa ragazza chiama il bla bla bla. Dopo quel cartello siamo usciti a fare benzina. Mi sono fatto un doppio bourbon e tre birre. Erano le sei di sera. Le ho lanciato le chiavi e le ho detto, guida tu. Ha guidato per qualche ora e siamo arrivati a Biloxi. Mancava un’ora e mezza a New Orleans. Dopo sei mesi, non ero stanco e non pensavo a niente. Solo andare avanti. La mattina dopo sono andato a farmi un caffè da un litro. L’ho lasciata dormire e mi sono scaraventato a New Orleans. Lei non è stata bene. E’ lì che abbiamo visto la macchina saltare fuori dalla strada.








venerdì, dicembre 19, 2014

120 uova







Ieri sera abbiamo servito clienti fino alle due. Ho pulito le piastre della cucina, abbiamo chiuso e sono andato a casa. Ho visto le notizie dal mondo davanti alla televisione. Alle quattro e mezza sono montato sul furgone e mi sono fatto un giro sul golfo. Miserabile. Mia madre mi diceva. Promettimi di non diventare un miserabile, un uomo miserabile. Il fiume si mischia con l’oceano, a queste ore e non solo. E’ uno scambio promiscuo, incalcolabile. Non ne ho mai capito il senso. Può avere un senso geografico ma una verità del genere non può essere assistita dalla ragione di un uomo di quarant’anni. O addirittura, molto più giovane. Nelson Algren scriveva: tempi duri, tempi duri, quando le ragazze tenere si fanno difficili e le ragazze cattive crescono docili. Faccio degli appostamenti. Osservo. Posiziono un cavalletto con una tela bianca e lascio che traspiri. Non so mai cosa possa rimanere impresso. Forse un niente di che salino. Più probabilmente uno scambio molecolare. Questa è un tipo di luce trascinata. Quando cresce, monta nella spinta del fiume. Milioni di detriti inconoscibili - cadaveri dal sottosuolo - nel solo spirito della forza di gravità. Non a caso si parla di marea. Una volta in biblioteca ho visto su un tavolo un libro dalla copertina plastificata. Astrofisica Elementare. Aprendolo, c'erano formule, disegni, schemi, grafici. Parole, numeri. Mi sono ricordato della bibbia. Il libro dei Numeri. Gli uomini si sono spinti. Hanno fatto di tutto e oltre. Si può dire che le prime teorie universali siano state le religioni monoteiste. E la prima è stata l’ebraismo, o meglio, la religione ebraica. La completa sottomissione alla volontà di dio per la salvezza e la santità. Anziché chiamarla relatività, gravità, probabilità, le hanno dato il nome di torah e l’hanno chiamata legge: hanno legato quelle parole alla storia di un popolo e al sangue della gente. E’ stata una formulazione senza tempo e senza possibilità di smentita. La storia era vera, le persone erano vere e dio è sempre stato un qualcosa di indimostrabile. E’ come credere alla buona fede delle persone, avere fiducia nel prossimo. Non è una sequenza di caratteri alfanumerici su una lavagna universitaria. Con il binocolo cerco di cogliere qualcosa di straordinario. Ci sono uccelli che affondano il becco in acqua per catturare pesci, per dissetarsi e mangiare. Non sono mai stato un amante della natura e non ho mai provato interesse verso gli animali. Sono elementi di contorno, sono pure casualità. E’ possibile che certi luoghi sulla terra siano abitati da un cinismo così forte che altri finiscono con lo sparire. Le statistiche si possono anche abbandonare in giornali accartocciati per strada. Dimenticare le lezione blaterate in classe, quando gli altri ti dicevano come doveva essere la vita, come andava interpretata. Cosa è la condotta di un uomo se non quel quella parte di vita in cui ci facciamo sottomettere dagli altri, dalla comunità. La comunità è solo un ricatto mentale. La comunità è quella cosa di cui ci facciamo idolatri. Ne verremo sempre puniti. Dio non lo vuole. Ogni notte puliremo piastre e non andremo a dormire. Dopo devo comprare 120 uova.










martedì, dicembre 16, 2014

Una nuova richiesta








dopo il lavoro
una serata sul divano
davanti alla televisione

gli anni non sono andati
come volevo
volere un futuro

pretendere, in questi termini
è una cosa
che non significa niente

puoi ancora guardarmi nelle ore
leggi i miei brani
poi chiusi in cucina












domenica, dicembre 14, 2014

J. Nicholson al cinema









Date, nomi, fatti discrezionali &d indigestioni/opinioni.


58 packard
da lì si può partire
73 petrolio
1 giu 2009
2013 18 luglio
1.8 abitanti anni 50
700 mila ora
18.5 miliardi di $ debito
15 mld € tanto cari ai tedeschi
cosa ci serve sapere le cifre
l’utilità del cambio
la prostituzione dilagante
giusto stare in strada
disordini 43 & 67
rovine, incendi
il settimo & l’ottavo miglio
neri che ballano
davanti alle pompe di benzina
abbandonate
da almeno venti anni
spettacoli dal vivo
sul canale locale
su carne locale
solo un po’ di roba da fumare
negozi & corpi carbonizzati
l’avventarsi del destino
capitolo 9 titolo 11
nel 65 dicevano
che era un tempo selvaggio
berkeley prima
petizione volontaria
soldi, soldi, soldi al plurale
ma per nessuno
14% voti poi 25%
dave bing
i miei ordini, qui seduto
il mezzo del sabato
tasso del crimine
charlie leduff
con il suo bestseller
percentuale del crimine violento
su warren mi dicono
di andare avanti a fotografare
mi chiedono se lavoro
per un giornale
no, non fa per me
mi invitano
a farmi due giri con loro
una parte dell’animale
solo un’altro taglio di carne
apertura di una porta
con scatto & suono elettrico
armi da fuoco
& ce li facciamo
potrai parlare
di questa città
hai un cuore puro
&d un approccio spietato
lei si chiama kilma
ma non è la vergogna
kwame kilpatrick
eroina dal 70 in poi
collegamento con ny, nola
etc - frisco
solitudine equatoriale
una manipolazione pesante
rock n roll alle 3,12 del pome
di fronte all’odioso canada
il paese dei grandi buoni
o del controllo totale
the wall pink floyd
o g. orwell
meglio chiamato urlo di liberazione
la bella isola senza madre
BANCAROTTA
hai solo raggiunto
il segreto di tua moglie
troppo in fretta
la terra di confine
la frontiera (seattle)
passaggio per i territori dell’ovest
il grande nulla
mike duggan
detroit!
almeno non siamo baltimora
l’impressione che non molleranno
5 di mattina 7 gradi
per stare da solo & fotografare i fumi
disassemblaggio del corpo
la costa est
qualche cosa di anni fa
democratici/repubblicani
una lunga curva elettorale
negozi chiusi dopo 100 anni
locali dove non suonano più
la terra oltreoceano
opposizione non integrazione
quello che è dei bianchi
partite di baseball alla televisione
corruzione nera
fondi federali all'aperto
HEIDELBERG PROJECT
parlato con stacy
sindacato
idolatria del capitale
posizioni politiche
disintegrate nella devastazione
sobborghi periferici
hank williams & johnny cash
dismissione della mente umana
innamorato poco
di quella ragazza
di origine greca
che studia biologia
jung su nietzsche
heidegger su nietzsche
prima di partire
ultimi conti con s.d.beauvoir
tutto così semplice
quando è basso
(la statura, la complessione
& gli occhi di sartre)
danno j. nicholson al cinema
certo non è quello che credevamo
resilienza
24 luglio 1701
bandiere alla general motors
seguire le parole
jukebox
contenitori per grasso di cucine
coleman young
big three - il grande albero dei tre
83% popolazione nera
casinò per la continuazione
fondo dell’africa in un cono
indagini aperte della polizia
DIA - istituto di arte
terra di indiani francesi
biblioteche pubbliche
banchi dei pegni
bar per il bere pesante.














Neil Young on the Johnny Cash Show

sabato, dicembre 13, 2014

Sala d'attesa (i miei libri)









A casa, ad un orario accettabile
sono le cinque
ma lei non è ancora tornata

aprendo lo sportello del mobile bar
mi dico che non tornerà mai
non ho sensi di colpa

vado in cucina per il ghiaccio
& per delle scorze di limone
ma non confesso l'inconfessabile

mi guardo attorno
con le mani nelle tasche dei pantaloni
guardo i miei libri, i miei dischi

comunque vada, nella mia vita
ho sempre avuto in mente
i musei, le strade &d alcune facce di donna

mentre dormo, & mentre dormo
sogno solo
sto sognando da migliaia di anni

ho in mente quadri
fotografie, luoghi
mani, bocche

gente che ho visto ovunque
& che molte volte
è stata nella mia vita

li ho fatti ridere
disperare, pensare
non chiedevo altro.





The Doors

The Doors

The Doors

Detroit 1967

martedì, dicembre 09, 2014

Coazioni










Sto seduto qui
& quella ragazza
che vedo da mesi

&' tutta una festa di colori
un'abbuffata per menti solitarie
la vita non scivola sempre sola

i fiori, in un giorno armato
farmi trovare qui
prima che lei arrivi

dopo 10 anni che scrivo
& più di trenta
che vivo a questo modo

so che le donne di questo paese
non hanno niente da dare
a chi scrive

di sicuro vanno in giro poco
leggono gli oroscopi
&d hanno problemi con il sesso




Bob Dylan

David Bowie

The Dick Cavett Show - Woody Allen

lunedì, dicembre 08, 2014

The Black Angels

In quel modo








Siamo scesi
per tutti quei tornanti
guidavo da 17 ore

non ero ancora stanco
la terra aveva iniziato ad alzarsi
a farsi più satura di rosso

avevo visto cose colorate anni prima
nel giorno di san valentino
ma lei era una fanatica del viola

quello che avevo in testa 
era qualcosa tra l’arancione & il nero
voleva un regalo sul viola

girato diverse città, tra di noi
anche se lei, dopo quelle serate
aveva problemi con la memoria

stavamo seduti
dopo esserci alzati
dicendo cose serie

o cose di nessun conto
mi alzavo presto
le 3.20 di mattina

dormivo un'ora per notte
sì, una facile ora per notte
&d uscivo

ci sedevamo
con delle pezze selvagge
che stavano sul retro

il finestrino dei passeggeri
era pieno d’umidità
ai tempi lei si tingeva i capelli

non potevo cambiare strada
guidando una macchina
con tre donne

si partiva quando volevo io
4 di mattina, 11 le 2.00
dai andiamo

scelto sempre io la musica
o la radio pubblica americana
sentivamo le notizie ogni mezzora

tra di noi
pensavamo che la fine
fosse inevitabile

ma la verità
era che ci piaceva
solo andare avanti in quel modo.












domenica, dicembre 07, 2014

Anna Karenina ai nostri tempi










ho letto
qualche tempo fa
che siamo arrivati al punto
che le nuove leve
oltre a berlo
l’alcool
se lo iniettano negli occhi

altri
meno indulgenti
si soffocano
con uno straccio imbevuto di etere
comprato dai veterinari
o dio sa dove (anche internet)

dormono quieti per ore
dimenticando per 15 ore
chi sono, cosa hanno fatto
magari arrivano alla facile risposta
- niente

spostano nella pancia
i guai della famiglia
si rialzano
dandosi una ripulita

potrei ampliare il corredo
fino a scendere
& così scadere
nell’ovvio

che poi è quello
che ci capita attorno
&d è per comune & millenaria
esperienza umana
quello che si accetta di meno

passare una serata
così
molto veloce

le nonne di un tempo dicevano
'prendere sonno in compagnia di un buon libro'

'anna karenina
mi è piaciuto moltissimo'
diceva mia nonna
& io, a 4 anni
non sapevo chi fosse
questa anna
che anni dopo
ricollegai al cognome

una volta ho letto un suo appunto
non di anna
ma di mia nonna

nel cassetto dell'armadio per il trucco
che arrivava da mosca, produzione sovietica

'ho sempre amato i russi ma L.
(stava per Lev, Lev Tolstoj)
era un grande bastardo
farla lanciare sotto un treno

è stata una carognata
mi ha spezzato il cuore'

da allora lesse solo
cechov puskin & dostoevskij
& fu una delle cose
che influenzarono la sua vita

ogni generazione
ha la sua lista di eroi
veri o falsi
a seconda del suo tornaconto

& lei non capì di essere
nel cuore del Novecento
il secolo che ha determinato tutto.





giovedì, dicembre 04, 2014

David Bowie

David Bowie

David Bowie

L'ago davanti alla faccia









il fuoco dalle colline
è sempre qualcosa
di predestinato

si sono accompagnate donne
si sono scritti scritti
discorsi di matrimoni

un giorno caldo
la terra è stata attraversata
nonostante la sete



1001







Questa vita va proprio spinta a fondo per darle un significato. E se non a fondo va spinta: boom, proiettata, lanciata in qualche direzione esplosiva. Qualcosa che vada a fuoco rapidamente ed incendi tutto quello che trovi sulla propria direzione. Qualcosa come la strada. Ai vertici delle paure. Se fossi un ipocrita, direi, ai confini della notte. Guarda quella ragazza. Guarda come è imballata, nel suo trucco, nei suoi modi, nel suo drink dolciastro. Guardale le mani, gira la testa. Uno stato di grazia per quello che ci circonda. L’altro giorno sono stato in chiesa. Ci vado ogni due, tre anni. Capito in una chiesa a caso e vedo cosa si dice. Per me è un posto come un altro, un posto dove la gente va. Professare una fede, incontrarsi nella propria solitudine. Di solito si chiama qualcosa-in-cui-credere. Ecco, vedi, vedevo la luce. Guardavo la luce che scivolava algebrica, roteava come un ammasso di sabbia. Colori rossastri. Mio padre. Ho pensato a mio padre, a quello che mi diceva, a quello che aveva fatto. Quella mattina non volevo perdere tempo, poi dovevo andare a sporcarmi le mani al lavoro. Dio, il Grande Imputato. Sai, le lettere maiuscole. La neve. Da ragazzino pensavo alla neve, così lontano dai nostri territori. Volevo esplorare e stare da solo. Magari ogni tanto ritornare a casa, ma solo per poco, e in qualche ora ripartire. Mi parlavano. Da piccolo, pensavo agli alfabeti antichi. Vedevo le lettere sulle pareti di giorno, e di notte, quando non dormivo, le vedevo per tutta la casa. Ero sonnambulo. Mi sedevo davanti al televisore ad occhi aperti. Ma la tele era spenta. Ho sempre visto un mondo che gli altri non vedevano. Lo vedevo molto prima. Poi accadeva. Tutto o quasi. Un’altra cosa che ho sempre fatto è stata far ridere le persone. Dramma & Risata. Tragedia & Commedia. Il soglio impercorribile tra gli estremi. Parlare in questo modo, non mi piace più. L’altro giorno hanno trovato un senzatetto con i piedi nel ghiaccio. Stava disteso a testa in giù. Dovevamo scriverci e fare delle foto per il giornale, ma ho detto no. Il mio editore mi ha detto: ti do 500 pezzi, lo fai? Sì, profano i piedi di un cadavere. Dopo che l’avevo fatto mi sono chiuso in un bar per ore. Ho scritto il pezzo. Il titolo: Una diga nel cielo. L’ho cambiato, prima di mandarlo in stampa, in La diga che sta nei nostri corpi, sottotitolo Un referto istantaneo. Ho chiamato un taxi per farmi riportare a casa. Erano le 10 di sera, credo. Guardavo la città fuori dal finestrino della macchina. Ti giuro che ho visto andare tutto a fuoco.









mercoledì, dicembre 03, 2014

The Smashing Pumpkins

The Black Angels

Uno sviluppo della legge di Murphy







La tavola era apparecchiata. Per così dire. Un asse di legno con una tovaglia recuperata in un contenitore sotto al divano letto. Aveva il sospetto, se non la certezza, che un fosse un ritaglio di un vecchio lenzuolo. Ma non si pose il problema, visto che non aveva altre soluzioni. Aspettava un’amica, che in queste occasioni, si può definire, di vecchia data. Si conoscevano fin da bambini; si erano rincontrati poco più che ventenni, persi di vista, quindi, attraverso le circostanze di un’oscura volontà, forse un diretto sviluppo della legge di Murphy, rivisti. Ivan aveva fatto la spesa ed aveva preparato la cena. Due cene. Lei era vegetariana e lui decisamente carnivoro, lei astemia, lui tutt’altro. Mentre bevevano qualcosa prima di cena, Odessa aveva iniziato a parlare del viaggio umanitario da cui era appena tornata: era in preda ad un delirio verbale, in cui raccontava fatti su fatti, mischiando lingue diverse, che andavano dal francese ai dialetti africani, ed usava parole e locuzioni come capitalismo selvaggio, internazionalismo post-moderno, solidarietà dei popoli, uguaglianza delle nazioni, umanesimo globalizzato ed altre espressioni dal grande respiro intellettuale che costringevano il suo solitario interlocutore ad essere sottoposto ad un' indebita pressione psicologica - un ricatto inaspettato che veniva da lontano. Odessa stava parlando da oltre un’ora, quando gli chiese se fosse ancora nell'associazione. Ivan la guardò facendo una contorsione facciale, uno stravolgimento della mascella e poi della bocca. Lei lo incalzò. Su dimmi, sono curiosa. Attualmente sono nel recupero crediti. Lei scoppiò a ridere. Non sto scherzando. Diciamo che la vita mi ci ha costretto, ma sarebbe troppo lunga da raccontare. La pelle stesa sulla fronte della donna assunse una curvatura increspata; la figura del corpo era stigmatizzata la sua posa gnomica. Ivan ruppe il disagio del momento con l'invito a sedersi a tavola. Parlarono di quel passato in comune che li aveva formati e lei rifletté sull'entità del debito che avesse con lui. Di come si fosse di fatto, vedendola a posteriori, instaurato un rapporto docente-discepola, a causa della differenza d'età - 8 anni - e delle conoscenze diverse, e che in fondo era il classico "terapeuta-paziente" con tutto il corollario del transfert, dei complessi e degli archetipi. Sei proprio sicuro di non volermi dire cosa ti è successo. Ho le spalle forti. Ti vedo molto preoccupato, tormentato. Persino disperato, potrei dire, se non ti conoscessi. Hai usato la parola giusta. Devo affrontare una questione molto delicata domani. Hai per caso bisogno di soldi? No. Se il problema fosse quello ... Domani dopo che hai fatto quella cosa, mi chiami? Va bene. Si salutarono. Era un martedì mattina e avrebbe significato un cambiamento nella vita della sua famiglia. Suo padre se ne era andato quando non aveva che pochi mesi. Prima che la crescita del suo organo cerebrale gli permettesse di prendere coscienza del mondo, sua madre si era sposata con uomo mite che lavorava in un negozio di dolciumi e caramelle. Ivan avanzò nei suoi studi, grazie agli sforzi della madre e del patrigno. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Conseguì la laurea in minor tempo della durata del corso di studi. Iniziò a collaborare con un'associazione di assistenza legale dei carcerati e tutela dei loro diritti. Aveva anche un incarico all'università presso la cattedra di diritto penale parte speciale. Il codice di diritto penale. Il diritto penale minimo. La depenalizzazione. I principi costituzionali. La rieducazione. Nulla poena sine lege. Prima di sostenere l'esame per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato accadde che la famiglia non poté più sostenerlo economicamente, non avendo raggiunto l'indipendenza economica a causa delle paga saltuaria che riceveva dall'associazione e di quella inesistente dell'università. Per di più il negozio del patrigno, dove oramai lavorava anche la madre per contenere i costi e non dover pagare i dipendenti, stava naufragando. Nessuno più comprava caramelle sfuse. Ivan, tramite la figlia di un detenuto con cui aveva avuto una breve relazione, ottenne un incarico in un'organizzazione di uomini volenterosi che si occupavano della riscossione crediti per conto terzi. La sua mansione era avere a che fare con commercianti, piccoli esercenti, o padri di famiglia. Il suo ruolo era quello di convincerli, con la profusione di termini ragionevoli nell'ambito di un ragionamento legale, a pagare. Lui era l'ultima fermata del mondo civile e borghese così difeso dal proclamato stato di diritto. La fermata dopo era quella dell'inizio della discesa. Una discesa che portava quegl'uomini e quelle donne a qualcosa che non conoscevano. Lui poteva aiutare tutte queste persone, tutti questi debitori insolventi, a far sì che mai lo conoscessero. Lunedì sera, prima di vedere Odessa, nella casella postale dedicata alla ricezione delle buste con all'interno i nomi dei clienti, lesse qualcosa che mai avrebbe pensato e mai avrebbe voluto leggere. A casa sapevano che ora aveva un impiego stabile e ben retribuito in un'agenzia di recupero crediti, ma non sapevano in concreto di cosa si trattasse. Sapevano anche che i soldi arrivavano a casa. E tanti. La madre gli diceva che non sarebbe diventato un professore universitario, ma che lei era ancora più fiera: aveva un altro uomo che portava i soldi a casa e adesso con il suo lavoro, poteva vivere da solo, mantenersi e pagarsi un affitto. Se lo pagavano così suo figlio doveva essere molto bravo in quello che faceva. Prima di presentarsi al negozio del patrigno, si assicurò che questi fosse solo. Ma perché me lo chiedi Ivan? Comunque tua madre è andata in posta. Ci sono problemi? Vieni pure a trovarmi. Ti aspetto. A pochi metri dal negozio lo chiamò uno dei ragazzi che faceva il servizio a domicilio (il lavoro sporco). Avvocato non c'è bisogno che passi da quel tale. Ci siamo già stati. Ci sentiamo avvocato. Iniziò a correre. Entrò nel negozio. La madre non c'era. A terra, steso in un piccola pozza di sangue c'era il patrigno. La faccia era una poltiglia. Non respirava. Quando i paramedici arrivarono, lo trovarono senza vita. Ora gli serviva solo una bara, non un letto di ospedale. L'autopsia disse che la morte era dovuta ad un arresto cardiaco, non alle percosse. Nei mesi che passarono il negozio non riaprì.





martedì, dicembre 02, 2014

Gli Azionisti











Cresciuta per 12 anni
in quell’hotel
il padre faceva l’attore

non c’era mai
& lei doveva andare a scuola
leggeva proust

& sentiva chitarre blues
& non si faceva
ma la sua vita era lì

la vita divisa tra gli azionisti
detroit roma chicago
londra e il new england

parigi si faceva dimenticare
i soldi
la vecchia storia dei soldi

suo padre era stato appena arrestato
per corruzione etc
due anni dopo per associazione mafiosa

lei continuava ad andare in giro
col portafoglio impacchettato di soldi
senza lo scranno dei gesuiti.




Neil Young

Neil Young