Sotto la luce di una macchina dei pop-corn
ho perso il mio quaderno del Maine
con il piano dei miei racconti
con una parte di essi
con osservazioni note esclamazioni
rimproveri lavate di testa improperi selvaggi
non so come sia potuto accadere
non farò più previsioni
scrivo solo blocchetti imperscrutabili
il Maine, Bar Harbor
e le sue case di legno colorate
e i simboli dell'onnipresente Moose
tutto è molto difficile
senza il mio quaderno nero
c'erano anche molti blues nuovi di pacca
presi alla partenza e nei primi tre giorni
crucifixio requies resurrectio
et in summa desperatione esse questa mattina
quando mi sono dovuto alzare per partire
pensieroso scosso sospettoso
peggio di questo
niente poteva capitarmi
per ora non ho perso i fogli dattiloscritti
dovranno stare con me quaranta giorni
e non nel deserto
ma per grandi strade alberate
con cartelli lampeggianti
e strascicate rudi frenate
di pneumatici di pesanti camion-container
mai portarsi in viaggi da girovago
il materiale originale
ci si espone a rischi incalcolabili
a vere e proprie esecuzioni a sangue freddo
può succederti quello che mi è successo
può piombarti addosso la maledizione di Hemingway
o una delle sue tante furiose balle -
la moglie attraversa l'Europa in treno
con una valigia pieni di scritti di Hem
e tragicamente la dimentica sul treno per l'oriente
e il treno per l'oriente va
affondando nella boscaglia austriaca
anschluss o ausschluss
intanto reich reich e il treno scompare -
si potrebbero definire questi
accadimenti lieti e non
nessuno conosce quanto scritto
nel perduto quaderno del Maine
me lo porterò nei sogni
che tardano ad arrivare
od in un martellante requiem
per l'addio ad undici città viste
questa mattina più che mai perplesso
ho dovuto pensare a Rudyard Kipling
per arrivare all'autore di Hard Times
Sir Charles Dickens
un processo logico mnemonico au rebours
mi dovrei vergognare per questi mezzucci
questi trucchetti con la mia museale memoria
ultimamente ribolle di immagini discorsi persone
un registratore acceso in presa diretta
su idioti sensi di colpa
non so come sia potuto accadere
ci avevo lavorato dalla partenza
ho appeso dei fogli
sul tronco degli alberi e su i pali della luce
con richiesta di aiuto & ricompensa
per il perduto quaderno del Maine
non avevo usato il mio metodo
torrenziale rapsodico
fotografico istantaneo
filmico sul vivo momento della parola
sulla cadenza del fraseggio
mi ero spinto nella minuziosità
nell'elencazione nell'enumerazione
ed è forse è stato per questo
dovevo rimanere fedele a me stesso
soprattutto in viaggio da girovago.
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