Chicago Nights
gente mi chiede
se vivo qui
ma sono solo di passaggio
Tavern Picknway o Pinnepines
molta gente attorno al bancone
sempre che chiede per rifornimento di alcool
tanti neri & Mr. Obama
ai giardini in riva al porto
una tartaruga di stadio
di cui non sanno dirmi il nome
non so cosa significhi
Chicago con tutto questo
una coltellata
nella schiena compiacente
un bel niente
le ore passate a cercare
il Perduto Quaderno del Maine
le molte ore dietro a rosse
con grandi mascelle
proprio in questo posto
Chicago Kingstone Miles
Halsted Street
un'ora distratta dove niente conta
e niente va a contare
1/4 di birra per una blueswoman scassata
chissà cosa canterà
stupide note di Chicago
questo locale chiude alle 5 a.m. man-sir!
gradite scommesse sul destino del mondo
prese a bordo
prese di mira
notturni rifugi presi d'assalto
tutto è prenotato
e le case sono chiuse
nelle vie dove scatole di rottami roteano
fili dei bus innumerevoli
poi finiti giù in buche pozze
è il grande destino del conoscere
un avvertimento colossale
piantato su una pietra sacrificale di passaggio
memorie prese a prestito
dimenticanze dei padri
ributtate nelle tombe dei figli
registi di teatro ritirati a vita per questo
presi a calci dagli alti vertici del partito
con idiozie funebri celebrate
da preti sconsacrati
dipendenti da servizi segreti di una nuova religione
una botte mezza vuota di dio
perché ostetriche hanno
un mestruo interminabile e piuttosto forte
per pezzenti idolatri dei centro città
Dylan Thomas piange
e ha bisogno di una bottiglia
per attraversare le considerazioni
della scuola di Frankfurt
appena accettabili
strani scrittori che hanno finito di vivere
critici di arte venduti allo zoo
antenne trasmettono
attraverso oceani ricoverati
in mondi dalla O allungata
in una camera di un ragazzo
autoproclamatosi chagalliano
tarantolato è colpito
da una delle peggiori carestie
ma riprende berlin
e la fa viva.
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