venerdì, novembre 25, 2022

V.V.P., n.3


La Russia
o in qualsiasi modo
si voglia chiamarla
regno, impero
unione sovietica
o federazione
uccide sempre
i suoi poeti
i suoi letterati
i suoi filosofi
i suoi giornalisti
i suoi intellettuali
li imprigiona
li tortura
li assassina
li impicca
li lascia perire
di fame o di freddo
gli spara in testa
in pieno giorno
gli spara in fronte
sullo sbarco di un ascensore
li accoltella 
nel petto & nel ventre
poi ogni tanto fa rollare
i cingoli arrugginiti
dei carri armati di Breznev
contro qualche nazione vicina
varcando i confini degli Stati
tentando di appropriarsene
con il mezzo a loro più congeniale
congenito fin dalla culla
ovvero 
portando la Morte
& l’assenza di Libertà
come se la Terra
non avesse ossigeno & idrogeno
rendendo il terreno su cui marciano
una landa desolata & moritura
sta scritto, e cito
Deuteronomio (32,10 et 22)
Egli lo trovò in terra deserta,
in una landa di ululati solitari
et
“Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino nella profondità degl'inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti.”

ecco i tuo ululati solitari
caro il nostro Putin
la testa del serpente a piedi nudi
dell’Impero del Male
avevano ragione
Reagan e Giovanni Paolo II
quel muro va riabbattuto di nuovo
& lasciare che la gente viva
le persone libere di vivere
di tornare a scrivere
qualunque cosa vogliano scrivere
articoli di giornale
poemi
testi drammaturgia
commedie
o romanzi colossali
evaporerai lento
ma in meno che non si dica
& non passerai alla storia
& se sui libri verrai menzionato
le parole a cui ti accosteranno
non saranno tanto celebrative,
              ASSASSINO.

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