Tutto quello che ha comportato scegliere New Orleans. Sceglierla. Come città, come donna a vita, come famiglia, come ricovero per la fine delle mie notti. Ah certo, Julia Street. Eccomi qua. Un'altra donna sotto braccio, alcune volte della mia età, mai, sempre molto più in là con l'età se non molto più giovani. La mattina qua, ci si alza, e se posso, guardo il fiume. E questo non è quello che mi uccide. Sono le donne che ho perso, sono le occasioni, le persone passate & ora morte. Ah certo, il Ninth Ward. Eccome se ci siamo stati. Una mattina al Community. Così solo dopo quello che ho vissuto? Sì. D'altronde quando vai fino in fondo e fai a pezzi tutto, cosa ti rimane. Tutto quello che ha comportato scegliere New Orleans. perdere la famiglia, perdere donne, amici.. nooo. Uno dei momenti migliori della mia settimana lo passo in Jackson Square. Intorno alle sette di mattina. Un veterano inizia a suonare una fanfara irlandese che poi declina in una marcia. Di solito, io mi alzo e marcio con lui. Di fronte abbiamo il Mississippi e tutto è salvo e ovviamente enorme e salvo ancora. La neve non cade mai qua, ma occhio alle sparatorie senza colore. In questo posto, ognuno, tutti i morti, hanno una tomba. Sopra o fuori terra.
lunedì, dicembre 31, 2018
Fuorilegge
Si potrebbe dire
che sono solo
un altro scrittore di bar
ma per essere precisi
sono uno scrittore
di bar di alberghi
& di camere di alberghi
Eccoti qua
per un'altra sera
che entri in camera
& non ho molto da dire
mi chiedi confusa
della letteratura americana
mi chiedi del marxismo
Potrei dirti di donne lasciate
di vedove abbandonate
di madri tremendamente sole
eccole qui
davanti a me
è solo un'altra partita di NBA
& ora scendo per le strade.
Le Cose Nuove/8
La sera poi, iniziamo a parlare. Riserviamo parole. Per noi stessi, per il nostro presente, qualcosa per il futuro, niente mai, per il passato. Al tavolo di fianco, un’altra confidenza disturbata. Seagram’s VO, distillato dal 1837. L’etichetta dice: oltre centoquaranta anni di integrità, tradizione e artigianato. Gli uomini, soprattutto certi uomini, sono molto suscettibili. Decisamente deboli, pronti a credere qualsiasi cosa viene loro detta, pronti a prendere fuoco per un facile guadagno o una donna di passaggio. Questi sono gli uomini, e di questo sono fatti gli uomini. Quello che sappiamo, quello che abbiamo vissuto, e perfino quello che vorremmo tramandare, finisce in un ultimo discorso di chiusura, in una parlata strappata, che non si riesce più a ricondurre a chi l’aveva pronunciata. Chiamami quando ti svegli; uno sporco numero di telefono. Fuori dalla porta, del legno messo a pavimento. Una volta si diceva, assi inchiodate. Pavimento. Davvero è il meglio del meglio del Canada? Non penso, ma potrebbe anche essere. Scale, porta, legno, maniglia. Una discesa, per non parlarne. Alle ore - facile associazione. Bar METRO-NOTTURNO, vivere ed ingoiarla. Non posso permettermi un altro errore. Ossido osseo. Caduta degli dei. Io che chiedo. Poi giunge a noi, quel richiamo lontano, orfico, un lamento. QUESTA E’ UNA MACELLERIA. Si batte si frolla si mette al chiuso, dicono, un setaccio di morte o una sequenza enciclopedica. COCA-COLA a profusione e SEAGRAM’S VO. Per un senso di protezione, chiamami quando vuoi. Il numero è - pura cabala.
domenica, novembre 18, 2018
M. 201/Dvorak
Una dea senza nessun posto
una dea per caso
capitata in un teatro
una testa piena di capelli
una impagliatura da omaggiare
Una dea distruttrice
come nei migliori dei casi
una dea che abbandona
una dea che lascia
i brandelli dei propri morsi sulla nuda terra
Una dea che ancora cammina
& che vede il proprio pianoforte
tutte le notti & tutte le mattine
in cui è costretta a vivere & vive
& accetta il passato & il presente
Una dea incerta
che odia & massacra ogni cosa
sempre discreta
sempre debordante
una potenza scellerata
Una dea che aspetta
grandi segnali dal futuro
una dea incapace
che non vede & non sente
ma &' tutto quello che siamo
tenuti
a fare.
Le Cose Nuove/7
Mi hanno detto che mio padre è decisamente in fuga. Non posso neanche parlargli. La polizia è sotto. Stasera non c’è molto di cui essere preoccupati. Solo, un’altra sera nel bayou. Magari vado a puntare a New Orleans. Ho lasciato moglie, ho lasciato figlie & mia madre. Sono nel club dei numeri uno. Ho perso tutto & ho vinto tutto. La vita è così semplice, ma la gente non lo capisce. Poi arrivano persone. Fai questo, fai quello. E questa massa di imbecilli e di sociopatici si converte. Le mandrie marxiane. Sia benedetta la sua grande anima. I grandi discorsi tenuti all’Università. Tutti invasati delle biblioteche e della politica. E i teatri e i cinema. Quando siamo diventati blu. Di certo la città, ha le sue storie dove non si può arrivare, ha i suoi attimi, ha le sue cadenze, come i ciechi quando non vedono o magari vedono - quanto fa caldo, quando lei sola è al settimo drink, questa città deve rispondere. Poi, ne verremo a capo. Lei è. Dopo trent’anni si è fatta trovare. Lei è la nuova Zelda. E su questo nessuno può parlare.
venerdì, novembre 09, 2018
Le Cose Nuove/6
Mi sono ripromesso, che anche questa volta, non avrei ceduto il passo. Il telefono continua a squillare e non faccio che pensare a Lorraine con le sue mani nude che si aggrappano alle mie braccia pesanti. Le mattine a letto e la notte gelata in cui l’ho strappata dal fiume. Tutto quell’odore di fango, tutto quell’odore di vita trascinata di cui non sappiamo che farcene. Lorraine in una macchina con me ancora bambino. Lorraine che mi raccoglie vagabondo in un vicolo cieco proprio dietro a Canal St. facendo il mio nome e mimando la mia postura. Sono attimi che si susseguono con una tenacia formidabile, con un’instancabile ed inimitabile senso di conscia perdizione, con una volontà inarrestabile che non conosce freno, che non conosce soddisfazione e non avrà mai termine. Lorraine, ricordami il senso delle parole. Portami a quando ero nel sedile posteriore e vedevo i tuoi capelli raccolti qua e là disordinati e ti scioglievo i nodi e parlavo di te e ti sfioravo il collo. I distacchi della memoria - cosa di cui non ho mai potuto godere.
martedì, ottobre 02, 2018
Le Cose Nuove/5
A questo punto, è normale chiedersi, cosa fa un uomo della mia età, dopo che ha perso tutto, o forse non proprio tutto, ma che ha perso la fede e la speranza, di quello in cui credeva. Togli la madre e la sua donna ad un uomo e lo ammazzi. Chi può farlo. Le notti risuonano per quello che sono. Sia che ci si alzi alle quattro di mattina o alle quattro di notte. E se mi mettessi a parlare, per un'altra notte senza fine. E se, alla peggio, iniziassi a correre. La donna della mia vita mi ha detto, giusto dieci minuti fa, che tutti quelli attorno, le dicono che beve per noia. Le ho detto che nessuno beve per noia. Nessuno scrive per noia. Nessuno suona per noia. Nessuno si droga per noia. Nessuno esiste e crea per noia. Siete sempre voi. Siete sempre voi. Siete voi, che con la vostra parola corrompete la nostra fino a che ci mostriate come i deboli e gli sbagliati. La piccola differenza, questa volta, è che, è questo di quello che stiamo trattando, io sia dalla parte dei forti, ed è che, io sia nei primi numeri della lista. Eccomi qui, cari signori.
Le Cose Nuove/4
Ecco, di nuovo là, fuori. Dove dimentichiamo di esistere, dove passiamo le nostre domeniche, le nostre settimane della vita. Un posto dove un uomo e una donna non potrebbero mai esistere. Eccolo lì, il grande mondo che si dipana, che si esplicita per tutti noi. Ecco la nostra visione. Madri e bimbe felici, cose pazze dipinte per i più. Madri false, donne traditrici e padri assenti e nei migliori dei casi, morti, tanto per evitare equivoci. Un nome pubblicato, per i più. Prima o poi dovrei iniziare a parlare di lei. Prima o poi, dovrò dare una spiegazione per questo ennesimo libro, questo collare che ci siamo messi al collo. Sto aspettando il tuono, il tuono fuori dalla finestra. Come ogni giorno, niente fuori per me, niente che mi aspetti. Leggono i miei scritti, comprano i miei libri: BENE. Adesso, è solo un sabato mattina, è solo un'altra donna andata. Il tempo non ci è mai stato rappresentato per quello che doveva essere. Abbiamo avuto qualche occasione nella vita, ma l'abbiamo lasciata andare, non faceva per noi. Poi siamo stati per le strade, e come dico io, per lungo lungo tempo. Solo nei cuori dei contenenti, nelle strade. Soli per secoli e buttati in mare e nel cuore della terra e risaliti per risorgere ad una tavola calda in cui siamo chiusi dopo giorni di bevute e caffè riscaldati, uova fatte a pezzi nel nostro piatto e disillusioni e sogni smascellati. Ecco dove possiamo arrivare.
mercoledì, settembre 19, 2018
Le Cose Nuove/3
Siamo chiusi in questa tavola calda da ore. La pala a soffitto non gira. Per fortuna servono da bere fino alle otto di mattina. Quello che c’è fuori, quello che passa fuori, è indescrivibile. Ho passato tutto la vita a scrivere, ad immaginare, ad incontrare persone, a conoscere gli uomini e le donne, a vedere bambini persi per le strade, a varcare gli Stati, ad attraversare continenti prima e nazioni dopo. Non è che questa cosa sia molto cambiata negli ultimi anni. Ci sono due cose in questa vita, che vanno distinte, e che certo portano una serie di conseguenze difficili da valutare, da pesare, da considerare: quando un uomo vuole andare e quando un uomo vuole andarsene. A quanti sarà capitato. Chiusi in piccoli alloggi, in una stanza di motel con un tavolo contro la porta d'entrata o su una panchina all’aperto in una notte impietosa. Cosa possiamo dire. Cosa possiamo dire di tutto questo. Certo, viviamo. Ci proteggiamo, trascinandoci. E poi malediciamo le donne avute, le pessime scelte fatte in tema di donne, che ci hanno rovinato la vita, portandoci a fondo. Ma la mia è tutta un’altra storia. E anche se le mie sono storie vere, non hanno mai avuto un inizio preciso, un momento in cui si potesse dire, iniziamo, o è il primo bicchiere, o è la prima volta che sto con una donna. Pertanto, dimenticatevi una fine.
giovedì, settembre 13, 2018
M.200/5
Come dici tu
una vita intera
unica carne
prima di addormentarsi
ricordati come è iniziata
ricordati come è proseguita
ricordati come è finita
non posso esserti vicino
non posso farti ridere
non posso prepararti la colazione
so come è andata
conosco le insidie di luglio
conosco le armate della dipendenza
ma io
ogni notte
spero in un'agonia
in una cosa
che ci accomuni
vivo tutto questo
ma so che non ci sarà
mai nessuno spazio per noi
né le tue mestruazioni
né le mie notti popolate
è facile dire come arriviamo
ma è ancora più facile dire
come ce ne andiamo.
una vita intera
unica carne
prima di addormentarsi
ricordati come è iniziata
ricordati come è proseguita
ricordati come è finita
non posso esserti vicino
non posso farti ridere
non posso prepararti la colazione
so come è andata
conosco le insidie di luglio
conosco le armate della dipendenza
ma io
ogni notte
spero in un'agonia
in una cosa
che ci accomuni
vivo tutto questo
ma so che non ci sarà
mai nessuno spazio per noi
né le tue mestruazioni
né le mie notti popolate
è facile dire come arriviamo
ma è ancora più facile dire
come ce ne andiamo.
Le Cose Nuove/2
Cosa devo dire ancora. Dovrei parlare dei libri letti, veramente. Una faccia come un'altra. Veramente. Una faccia vale come un'altra. Le cose passano. Chi siamo noi, di fronte, a questa tragedia che ci capita sotto i piedi ogni giorno. La cara e vecchia saggezza. Le donne ammattite ai lati delle strade. Chi sono. Potrei dire che ci siete stati attorno tutta la vita. Eppure non è così. Perché solo io ho preso e ho andato. Quei carissimi vecchi tempi. Tutto passa. Tutto passa. Le abitudini, le donne, i soldi. Di noi non rimane niente. Io ho fatto due cose per rimanere. I libri e le foto. E volevo arrivare al numero biblico sette, sette libri, sette mostre. Io proseguo. Ci sono passato. Non ho alcun contatto per rintracciare mio padre.
Poca fuori da Houma, Louisiana/Nessun Stato è Benedetto
Qualche gioco
forse portato al limite
un po' oltre al limite
quel limite accettato
oppure quello che abbiamo fissato
L'Altra Notte
chi dice ancora queste cose
chi parla ancora in queste cose
chi segue il cinema francese
& l'NBA su due schermi
in una mattina di novembre
il deserto che ha invaso le nostre vite
le quattro le cinque
senza ricompensa
tu randagio
tu uomo senza donne
poi possiamo parlare
di ts eliot & di bibbia
o giocare a scacchi
sono un campione
o mi vuoi al tavolo
stanotte ho vinto
80.000,00 dollari
vieni a prendermi
cercami
sto andando verso North Vegas
dove non ci sono geni
ma dove ci sono teste
senza che ci dicano niente
martedì, settembre 11, 2018
Il padre di mia madre
Il padre di mia madre
ha mandato una cartolina
da un memorial di Washington
forse 21 luglio del 1974
forse un ottobre
a Berlino con Bowie
il Watergate era già bollito
già bello che andato
Potomac, il fiume
ad ovest da qualche parte
con i peschi in fiore
una donna che
non chiamo più da mesi
una macchina da scrivere
che non uso
più da un decennio
non esiste nessuna
giungla di cemento
&d oltre la siepe
non c'è il buio.
lunedì, settembre 10, 2018
Buone Donne a NOLA
Un altro fine serata
dove gli gli occhi delle donne
guardano in basso, non sfatte
come alla fine di una rivoluzione
o perché il loro uomo ha vinto
o perché hanno il figlio morto
da cercare nelle piazze o nell'oceano
questa serie di vite abbandonate
&d ogni notte mi ritrovo a descrivere
dopo che io sono andato da molto tempo
diciamo come si diceva una volta
diciamo dalla pubertà
& diciamoci anche una cosa
la vita è piena di sorprese
di finte sorprese
& di tante vere disgrazie
ma quando
io non so da dove
ma io so da dove - NOLA
Louisiana, USA
io posso solo ringraziare
& promettere che ripagherò
& restituirò tutto
& che mia città
ti darò me stesso per renderti grande.
Le Cose Nuove/1
Una delle prime cose furono gli ammanchi di cassa. All’inizio non ero io, ma mi sono mischiato col tempo. Vivere qui, quando esci dalla porta e non distingui l’ora, l’aria, i colori di quello che ti sta davanti, solo marrone e verde se va bene, oltre all’odore del sangue, se sei proprio un figlio benedetto, fortunato, dalla madre di gesù cristo in persona, o forse solo di tua madre, o da qualsiasi cosa ti abbia generato e buttato mani e piedi e gambe su questa scommessa che viene chiamata Stato. Mio padre se ne è andato di casa una sera che avevo la polmonite ed una canottiera di cotone gialla con il disegno di un giocatore di colore della NBA, chiazzata qua e là di macchie di fritto. Nella vita, non in tutta la vita, mi disse, c’è un’unica cosa che si possa fare: bisogna perdere, bisogna prendere ed andare, bisogna abbandonare i propri affetti, per salvarsi. Spero che tu e tua madre starete meglio senza di me. Mi prenderò sempre cura di voi. Ciao piccolo. Su un giornale lessi che mio padre morì in un tentativo di rapina al distributore sulla 90 Ovest, qua vicino. Le luci alcune volte abbagliano, altre volte no, non sono abbastanza forti e non c’è da disperarsi, perché intanto tutto ricomincia il giorno dopo, l’ora dopo, sempre nello stesso senso, ruotando nello stesso verso. Ieri mattina ho deciso, dopo il settimo bourbon liscio, di fare una cosa. Mi sono alzato dallo sgabello del bar e ho camminato fino al mio posto preferito per fare colazione. Erano le sette e quaranta di mattina e mi sono fatto una cajun omelette con una birra, tanto per chiudere il giro. Mentre ero lì, nel quartiere francese, poco prima del fiume che schiumava i secoli, ho deciso quella cosa. Non era fare colazione. Dopo che mi sarei svegliato, volevo sapere che fine avessi fatto mio padre dopo trentacinque anni. L’avrei trovato come l’avrei trovato. In qualsiasi posto. Sottoterra o in piedi, vivo.
mercoledì, maggio 23, 2018
M. 200/4
conosco la vita
so cosa sono le confessioni
so cosa sono le conversazioni
ho perso genitori
mogli & figlie
quindi come la mettiamo
& lo sappiamo
questa notte senza fine
quello
il cartello sulla schiena
la mia pelle guastata
in faccia, la mia faccia che non piace
90 secondi da uno specchio
non dirmi che aspettiamo
ancora un perdono
non dirmi che sto
tornando a casa
90 secondi da uno specchio
non dirmi che aspettiamo
ancora un perdono
non dirmi che sto
tornando a casa
domenica, maggio 20, 2018
M. 200/3
I miei rimedi
non sono serviti
le visioni di gedeone folle
il vino rosso
nel palmo delle mie mani
per il tuo sacro mestruo
quel bambino
non è mai andato via
è sempre lì a leggere
M. 200/2
Non sarebbe possibile
diversamente
un mattino così usato
ti fai una treccia in testa
& non è un decoro
solo un orizzonte legato
rivelazioni del quarto d’ora
& i corpi prendono forma
non è vero quello che detto
M. 201/1
E in questa casa
dove mi ritrovo
a fare a meno di te
di te che straparli & balli
per la tua testa senza ritorno
le tue sorprendenti fattezze
le vicende di una vita
senza che niente cresca
senza che qualcosa viva
M. 200
Per il mio popolo
non ci sono feste
c’è solo una vecchia radio spenta
che mutizza il buio
un assolo improvviso
di una figura di donna attempata & scomparsa
come al solito parlano di arte
come al solito
c’è chi parla per me
addossandosi le colpe di un millennio di dissoluzione
un urlo quarantennale parla per me
& per i più deboli - chi più di me
i carri armati & le prostitute
sotto il portone di casa mia
le milioni di rivoluzioni mancate
le fughe a metà del secolo intossicato
c’è quello che non sappiamo fare
c’è quello che non ho potuto fare
ci sono gli astri, così vuoti & inermi
nessuna occasione per renderli migliori
c’è quello che un bambino in un parco
ha perso per tempo
il ragazzo andò & non fece ritorno
& l’uomo che tornò aveva attraversato i territori
dove sono finiti gli anni persi
dove sono i monaci che hanno preso voto per me
&d eccoci seduti dove non ci si deve sedere
&d eccoci ricalcitranti dove regine cattoliche giacciono
eccomi con le mie membra raccolte
per un saluto alla bandiera
sabato, aprile 14, 2018
M.199
Anche se averti
qui nella mia cucina
senza piccole ragazzine
qui mezza nuda
prima della valle
& delle nostre conoscenze
senza un futuro definito
senza un abbandono
dimmi dove posso
dire ancora
qualcosa
dimmi.
lunedì, marzo 26, 2018
M.198
Non c'è nessuno qui
né i miei grandi autori
oggi camminavo
& pensavo a kerouac
così dotato & così solo
io sul muro della mia cucina
senza miseria & senza prediche
dov'è adesso
tutto quell'amore
di cui parlavamo
dimmi Mary
parlami
ma lo so che é così
sai che pensavo a qualcosa di diverso
so che che con te
non ci saranno canzoni per i morti
so che ti ho persa
già della prima volta che ti ho vista
so che non sono stato
l'uomo che vorresti avere a fianco
so solo che ho scritto tanto
senza mai chiederti niente
ciao kerouac
ciao mary
per me é sempre stato un guardarti
i santi, la devozione
il volerti sposare
puoi essere il mio perdermi
puoi essere la mia fantasia
puoi dire ancora una volta sì
ma non ci sarà
un'altra volta
& conosco
tutta la storia.
martedì, febbraio 20, 2018
M.197
Quando tu non mi rispondi
perché dormi O se ricoverata
quando gli assiomi
& le persone dormono
per quelli che non ci hanno creduto mai
d'altronde lo scrittore di famiglia ero io
come avrei fatto a non amarti.
domenica, febbraio 18, 2018
M.196
Mi hanno detto
del gioco della vita
mi hanno detto di non rischiare
Mi avevano raccomandato
di non leggere La Bibbia
Nietzsche & Kerouac
Un giorno su una collina di frisco
ho visto il mondo & la sua storia
poi sono stato a new orleans
mercoledì, febbraio 14, 2018
M.195
Mi guardo
ogni tanto
& mi chiedo
posso tornare a casa
la guardo da mesi
& prendo la bibbia in mano
senza che lei se ne accorga
& non c'è niente di matto tra di noi
questo è quello che voleva
questo è quello che la vita mi richiedeva
essere andato su marte & tornato
aver perso tutto & riguadagnato
& se io non avessi saputo tutto
se io non avessi capito tutto
& se solo volessi tornare
a casa, con lei
M.194
E’ solo un’altra notte
senza assassini che mi assomigliano
questo è quello che ho vissuto attraverso
questi gli anni della mia vita
con le cose che non ho visto
vorrei dirti di più
ma tu stai su un altro oceano
non ci sono parole
è solo un’altra notte
ma tu stai su un altro oceano
non ci sono parole
è solo un’altra notte
in cui non c’è perdono
non c’è tolleranza
non c’è giustizia
dio non l’abbiamo mai visto
& qui da un angolo di mondo
ho smesso di guardarti
& qui dove ci sente corrotti
perché mai amati o sempre comprati
non vediamo passare
la nostra vita
le nostre persone
abbiamo dei codici insignificanti
qualcosa di perso da molto tempo
senza mamma & papà
come dei pagliacci invecchiati
milioni da anni da qui
& la storia si ripete
tragica, drammatica
senza bisogno di appelli
mi porti le sigarette dalla cucina?
non c’è tolleranza
non c’è giustizia
dio non l’abbiamo mai visto
& qui da un angolo di mondo
ho smesso di guardarti
& qui dove ci sente corrotti
perché mai amati o sempre comprati
non vediamo passare
la nostra vita
le nostre persone
abbiamo dei codici insignificanti
qualcosa di perso da molto tempo
senza mamma & papà
come dei pagliacci invecchiati
milioni da anni da qui
& la storia si ripete
tragica, drammatica
senza bisogno di appelli
mi porti le sigarette dalla cucina?
martedì, febbraio 13, 2018
M.193
Fino a qui
non c'è stato molto
& io non ti ho cercata
nelle finestre rotte a san francisco
nelle mie notti a new orleans
non ti voglio perdonare
io & te
per quello che mi hai fatto passare
come posso perdonarti nella mia cucina
come posso alzarmi la mattina dopo
quello che mi hai fatto è qualcosa di orribile
&d è durato mesi,, mi hai lasciato lì.
venerdì, febbraio 09, 2018
M.192
Quando guardi oltreoceano
& casa è sola & così lontana
quando non c'è gloria nei tuoi giorni
ma tutto è una rovina
& non ci sono esseri umani
pensando a tutte le cose viste
così tanto odio per una singola persona
così tanta attenzione per una donna
così tanta dedizione fino ad essere
quello che scrive cose ordinate per la maga
ma la maga si lega sempre i capelli dietro la nuca
& il suo è un modo di vivere.
Dai.
mercoledì, febbraio 07, 2018
M.191
E' quello che ci dicevamo
non è una favola
ma il compleanno della nostra età
quello che ci dicevamo
senza bisogno di perdonarti
cosa vuol dire perdonare
nelle mani così aperte, le tue
che prendo ogni giorno
le cose che non possiamo cambiare
& io sarò l'unica cosa
l'unica cosa in cui voglio credere, tu
io starò, e se il mare dovesse crollare
cosa significa questa vita
per non vedersi mai più
& chiedersi chi si è stati
nelle notti così scollate
così maledettamente andate
quando gli uccelli si ammutoliscono
& sono io a guardare fuori dalla finestra
al gelo, senza risposte, senza te davanti
ma ora sei alle mie spalle che mi aspetti
cosa sono stati questi mesi
senza celebrazioni
quando avremmo dovuto celebrare
quantomeno la primavera della tua bellezza
quantomeno le tue parole immacolate
sai sono stato su una nave che andava a fuoco
&d era piena di scritti sacri
& parole rituali
& cedri &d ulivi
ma ho sempre visto dove andare.
venerdì, febbraio 02, 2018
M.190
Ti prenderò per mano
uscendo dalla porta sul retro
& ti porterò nella grandi pianure
nella stagione del grande orso
ti porterò per mano
dove non saremmo
mai dovuti andare
oltrepasseremo ogni cosa
poi ci sederemo
ascoltando qualche musica
sento che sarà a san francisco
o a new orleans, louisiana.
M.189
Guardo ancora per strada
qualche volta
certo che l'uomo curioso
&' andato via per sempre
visto tutto
stato dappertutto
ora che il grande solitario
è uscito dalla sua stanza di motel
le stagioni non si conteranno
giovedì, febbraio 01, 2018
M.188
Mi assicurano
che non ci sia
da preoccuparmi
per qualche mia piccola svista
per qualche mio secolare peccato
per quello che ho commesso
potrebbe essere
che ieri notte
non abbia dormito
ma solo sognato.
Certo che ero io.
M.187
C'è ancora qualche giudice in città
che abbia voglia di parlare
ah, ehy tu, eccoti
caro il nostro ben fasciato
dai muovi un po' la gamba
dai siediti
condanna
assolvi
credi alla tua personale verità
tanto cosa conta non lo saprai mai.
M.186
Ci hanno detto
di andare avanti
così tante volte
le comete schiantate su un marciapiede
ci chiamavano
ma eravamo noi a bruciare
& come si dice sempre
meglio bruciare & colpire terra
che svanire nella pochezza & nell' idiozia quotidiana
meglio alzare il pugno nel deserto
& schiacciare la falsità delle tuniche imbiancate
meglio non lasciar loro speranza, sono persi
& rassicurarli
che non c'è nessun aldilà ad attenderli
ma solo le loro quattro cose & il loro sparlare
chi cammina con un bastone &d un libro
verso la collina della profezia latente
chi si siede per la recita dell'uomo comune
& non c'è uomo
non c'è donna
peggiori
di quelli che si vogliono far chiamare comuni.
mercoledì, gennaio 31, 2018
M.185
se ti scrivo ora
ne abbiamo passate
così tante
ogni tanto ti guardo
e sei così stanca
e non c'è dio che tenga
prima del grande tradimento
ti guardo
almeno ti sei divertita?
M.184
Non so se tu mi leggi
sei una pirata
un amore perso mesi fa
ma non abbiamo fatto la rivoluzione
non so cosa pensi
veramente di me
ma io ho scoperto una nuova terra
& vorrei portarti a casa
come nelle nostre mattine
nei nostri pomeriggi
oppure quando non credo
a niente & mi basta non accettare
scommesse su di noi.
Ciao,
M.
sabato, gennaio 27, 2018
M.183
Forse io sono nato diverso
perché ho sempre visto
& perché ho sempre creduto
ehi, tu dimmi
hai qualche storia da raccontarmi
qualche cosa da dirmi
hai qualche storia da raccontarmi
qualche cosa da dirmi
Ehy tu raccontami una storia
un altro giorno
un’altra volta
un altro giorno
un’altra volta
M.181
Ogni tanto
ti guardo ancora
& mi chiedo
che persona sei stata
& se non ho risposte
o se ho solo risposte pessime
mi siedo in casa
a leggere la bibbia
ma sai
da un libro da leggere
non è detto che tu possa vivere
non si può sempre scrivere.
M.180
Lo so che è un tempo andato
& che i giochi nella vita
sono finiti da tempo
so che il tuo corpo da dea
ora è da assistere
ora che dormi incosciente
certo che il meleto della nostra infanzia
non è intatto, non c’è neanche più un pozzo
ma solo uno strascico di parole
in cui si dice
è rimasta una stazione ferroviaria
al posto di una chiesa
in cui si dice
per monotonia e speranza
la scimmia dei luna park
avevamo il rischio
di questa vita
avevamo il segno dei Giusti.
giovedì, gennaio 25, 2018
M. 179
ogni sera
dobbiamo tornare a casa
in una casa che non è nostra
le cose cambieranno
le cose prenderanno
una certa piega
vedremo tanto basta avere
una mela sulla testa
& una vipera alle caviglie
domenica, gennaio 21, 2018
M.178
una vita passata
a guardare & a scrivere
sempre sperando nel miracolo
una donna andata
un gioco da tavolo
un altro museo
si può credere
anche nell’antico testamento
si può credere all’uomo su marte
& se la tua donna
& piccolo fantasma in offerta
& se tu stai lì
M. 177
Ciao piccola,
mio adorato amore,
ciao amore insperato.
Ciao bellissima
ciao amore complicato
ciao pelle bellissima.
Ciao colori
ciao diversa
ciao tesoro immenso.
Mosè prese le tavole della legge
io ho preso il tuo cappotto
& le tue vesti & me le sono portate a casa.
Ogni volta che ti vedo
mi corrompo
ecco una cosa per chi non crede a niente.
Non so cosa farò
non so come sarò
ma sono certo di una cosa.
stasera voglio vederti
& stare con te
qualsiasi cosa capiti.
venerdì, gennaio 19, 2018
M.176
Ehy dimmi
vuoi che vada avanti
vuoi che parli di Firenze
o di una camera d'albergo a Roma
a Chicago o Philadelphia
dove siamo stati a guardare
vuoi che parli
degli ultimi venti anni
tutti al telefono
vuoi che mi rimetta a scrivere
a tempo pieno
vuoi che scriva meglio
vuoi che sia il tuo uomo
a tempo pieno
vuoi che stia lì con te
vuoi che limiti
vuoi che mia dia un freno
vuoi che la cosa
sia più accettabile
ok, ora
new orleans è sotto la neve.
M.175
Mettiamo
che abbia questa donna
bellissima
capelli rossi
lentiggini dappertutto
come avrei
sempre immaginato
& sperato
mettiamo di aver sempre vissuto con lei
che lei abbia spazzato via
tutte le altre, che lei sia lei
una volta per tutte
mettiamo un punto fermo
alla mia immaginazione
diciamo & ai miei desideri
che lei esiste
& che è diventatata
la mia donna
perché ad un certo punto
della vita ti devi fermare
& si ti capita tra le mani
quello che tanto cercavi
che si chiami M o F o C
vai avanti & ti butti
mettiamo
dei punti mobili
nella nostra vita
& quindi
parliamo di noi
parliamo delle nostre cose
diciamo che il sole
se arriverà domani mattina
&' una cosa lontana da noi
& non ci interessa
perché il nostro sole
&' solo una parola di nietzsche
detta casualmente
o la bibbia
nei nostri migliori momenti.
giovedì, gennaio 18, 2018
M. 174
prima
che tutto questo accadesse
prima di noi
delle nostre settimane
cosa abbiamo fatto
prima dei santi
& della scienza
& dei maniaci omicida
prima di questo
delle persone
senza nessuna
speranza
se io ti ho amato prima
quando nessuno
ne poteva parlare
dimmi.
lunedì, gennaio 15, 2018
M.173
Mio piccolo velo nero
mia fantasia, mio amore che cammina
come quando eravamo piccoli
ogni lenzuolo può metterci paura
o farci diventare adulti
certo finché siamo uomini & donne
adesso
ti chiedo
di esserci.
M.172
Forse ti vedrò
in un altro posto
il gioco della vita
andato male
dimmi cosa posso fare adesso
se non c'è un paradiso
& se l'inferno
ce lo siamo inventati
come io credo che sia
se non ci sono dei né dio
che tengano, che parlino
& non ci sono fermate di stazione
& se come credo io
le stagioni girano
& voltano in unico modo
forse ti vedrò
ma in certe situazioni
non si può più chiedere niente
giusto?
Sono un uomo dei miei tempi.
sabato, gennaio 13, 2018
M.171
Dovrei dire
tante cose di te
ogni scrittore
ha l'amore della sua vita
& qua non gioco
qui siamo stati noi
sei stata quello
che gli altri non credevano
sei stata umana
& gentile
sei sempre stata diversa
fino dal primo momento
spero che andare sulla luna
sia finita, sono stanco.
M.170
ogni tanto
mi guardo per casa
& tu non ci sei
posso essere triste
disperato
ma tu non ci sei
E se invece mi stessi sbagliando?
disperato
ma tu non ci sei
E se invece mi stessi sbagliando?
domenica, gennaio 07, 2018
M.169
dopo tutto questo tempo
io mi innamoro delle tue mani
della tua mano sinistra
in un negozio o che mi accarezza
nella cucina di casa mia
quando tu stai ferma
con i tuoi occhi
& il tuo viso & il tuo corpo
& quello che dici
penso sempre a New Orleans
sei così diversa
sei materia pura da scrittori
sei la scelta che la vita mi ha dato
& non è una cosa che puoi scegliere
è un comandamento per chi non ha mai creduto
M.165
dopo tutto questo tempo
io mi innamoro delle tue mani
della tua mano sinistra
in un negozio o che mi accarezza
nella cucina di casa mia
quando tu stai ferma
con i tuoi occhi
& il tuo viso & il tuo corpo
& quello che dici
penso sempre a New Orleans
sei così diversa
sei materia pura da scrittori
sei la scelta che la vita mi ha dato
& non è una cosa che puoi scegliere
è un comandamento per chi non ha mai creduto
M.164
Tra me che vivo
ancora in Atlantide
& leggo la Bibbia
tutti i giorni
oltre ai Beats
io che sto da solo
& ch e amo una donna
inamabile o che mi porterà
verso il soglio dei santi
mi dico, dov’è la disgrazia
ma se possiamo credere
almeno per quello che
ci hanno condannati
io ti dirò che non è stato così male
ti posso anche dire che ho visto tutto
& che sono tornato qui
per una ragione
io ti posso dire
che veramente
ho messo l’uomo sulla luna
& quando parlo di uomo
parlo di lei
parlo del suo corpo
di quello che dice
quando è con me
fiori & parole
secondo il vecchio detto
di greco antico
secondo quello che vedo
sperando sempre
nella cometa con il suo nome
& il suo nome inizia per M.
& se Dio fosse dalla nostra parte
mi basterebbe il dio della bibbia
sarebbe imbattibile & a me basterebbe.
sabato, gennaio 06, 2018
M.163
Ehy
tesoro
ehy amore assoluto
di certo
da solo
adesso
posso dirti qualcosa
per tutti quelli che non credono
nei santi & nei pupazzi
io so che tu eri vera
cosa è poi la malattia mentale
in Georgia o qui in città
non dobbiamo
parlare per forza
non dobbiamo
fare niente di tutto questo
niente ci è mai stato comandato
& noi siamo il segno della libertà.
Noi siamo forse TUTTO.
Gli altri l'hanno vissuto?
Non ci credo
non gli ho mai creduto
tesoro
ehy amore assoluto
di certo
da solo
adesso
posso dirti qualcosa
per tutti quelli che non credono
nei santi & nei pupazzi
io so che tu eri vera
cosa è poi la malattia mentale
in Georgia o qui in città
non dobbiamo
parlare per forza
non dobbiamo
fare niente di tutto questo
niente ci è mai stato comandato
& noi siamo il segno della libertà.
Noi siamo forse TUTTO.
Gli altri l'hanno vissuto?
Non ci credo
non gli ho mai creduto
giovedì, gennaio 04, 2018
M.162
& se da solo
io ti ho trovata
dopo 30 anni
in cui ho visto
quello che
non dovevo vedere
& se sono 30 anni
che ti cerco
& gli altri non potranno
mai capirlo
cosa dobbiamo dire
come possiamo spiegarlo
non ci capiranno mai M.
troppo diversi
già da come apparecchiamo
le cose sui tavoli
noi vediamo cose
che loro non vedono
& per questo
ci hanno insultati
sin da piccoli
ci hanno giudicati
& ci hanno
messo in disparte
nel loro mondo.
nel loro mondo.
martedì, gennaio 02, 2018
M.161
Dai dimmi
dove finirà
il confine
in cui potresti
trovarti
dai dimmi come finirà
fino a quando da solo
dovrò sopportare
& custodire segreti
dai dimmi
come ci sente
andare a letto
alle sette, piove
perché non hai creduto in niente
il giardino degli ulivi china la testa
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