mercoledì, settembre 19, 2018

Le Cose Nuove/3


Siamo chiusi in questa tavola calda da ore. La pala a soffitto non gira. Per fortuna servono da bere fino alle otto di mattina. Quello che c’è fuori, quello che passa fuori, è indescrivibile. Ho passato tutto la vita a scrivere, ad immaginare, ad incontrare persone, a conoscere gli uomini e le donne, a vedere bambini persi per le strade, a varcare gli Stati, ad attraversare continenti prima e nazioni dopo. Non è che questa cosa sia molto cambiata negli ultimi anni. Ci sono due cose in questa vita, che vanno distinte, e che certo portano una serie di conseguenze difficili da valutare, da pesare, da considerare: quando un uomo vuole andare e quando un uomo vuole andarsene. A quanti sarà capitato. Chiusi in piccoli alloggi, in una stanza di motel con un tavolo contro la porta d'entrata o su una panchina all’aperto in una notte impietosa. Cosa possiamo dire. Cosa possiamo dire di tutto questo. Certo, viviamo. Ci proteggiamo, trascinandoci. E poi malediciamo le donne avute, le pessime scelte fatte in tema di donne, che ci hanno rovinato la vita, portandoci a fondo. Ma la mia è tutta un’altra storia. E anche se le mie sono storie vere, non hanno mai avuto un inizio preciso, un momento in cui si potesse dire, iniziamo, o è il primo bicchiere, o è la prima volta che sto con una donna. Pertanto, dimenticatevi una fine.

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