Leggere Nabokov
lo scacchista schematico
l'avido bevitore di tè
l'ingegnoso scrittore di due o più lingue
l'insormontabile inventore del tabù collettivo (di)
LOLITA FUOCO DEI MIEI LOMBI
leggerlo alle due e rotte di notte
in questo teocratico cosmo milanese
intriso di pioggia ottobrina
un liquido sgonfio che si accolla
alle coscienze liberate nella dimora protetta
particelle di corpi aeriformi vischiosi
sulle facciate inverniciate delle case
striate di pulsioni a vario titolo
per giungere alla statutaria affermazione
per giungere alla statutaria affermazione
che questa condizione sia
il massimo della giustizia che possiamo ottenere
in terra ed oltre, in spirito ed in carne
tutto questo, avendo sottomano
l'intera produzione letteraria
tutto questo, avendo sottomano
l'intera produzione letteraria
del fautore di ditirambi da San Pietroburgo
è un piacere senza paragoni
una lussuria concessa a pochi adepti
è un piacere senza paragoni
una lussuria concessa a pochi adepti
una lezione sfingea e deforme
una lecita sostanza che si propaga
una lecita sostanza che si propaga
di cui si può godere illimitatamente
in un pervadente stato soggiogato mentale
in un pervadente stato soggiogato mentale
una droga linfatica che penetra molle
l'encefalo sfaldandolo e ricomponendolo
in una equilibrata armonia simmetrica
ragionare su Nabokov l'estensore ipnotico
ora che si sono fatte le quattro e quaranta
è una legge della fisica a cui si tende
una schiacciante presa di coscienza
di come tutti siamo permeabili
di fronte all'assunzione di un fluido cerebrale
di cui non si può fare a meno
anche se fai parte di quella schiera di individui tossici
che si è data una bella ripulita da tempo.
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