lunedì, ottobre 09, 2023

Eraclito, Paolo & gli Imitatori





Fatevi dunque imitatori di Dio
scriveva Paolo agli Efesini
perché tu che dormi, ti devi svegliare
e Cristo verrà per illuminarti

Eraclito ebbe dei problemi
non di poco conto
con i suoi imitatori
questi erano difatti in molti

uno di questi era vissuto tempo prima
e si faceva chiamare Zarathustra
e nei comportamenti era una mezza bestia
tanto è vero che azzannò Nietzsche

le Testimonianza anteriori a Platone
fanno ancora rigirare il povero efesino
che tra l'altro, con rammarico secolare
non ebbe occasione di conoscere Paolo

e per questo, seppur da morto
si ritenne fortunato
dall'essere scampato da uno scrittore compulsivo
visto il carattere scontroso e diffidente

la sua era una condizione di vita volta esclusivamente
alla generazione e alla propagazione del pensiero
si isolava, ragionava, meditava solitario
poi usciva dalla grotta, dal riparo, dal giaciglio domestico

e rivelava agli uomini verità sapienti
provenienti da quelle vette
che solo certi volatili possono sorvolare
dove il gelo ed il calore sono entrambi insopportabili

ammesso a tale conoscenza
per lignaggio delfico
o per qualche altra onorificenza
continuò a condurre uno stile di vita assai morigerato.

Morì in una data imprecisata
fu sepolto
ma non fece in tempo a risorgere.








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