venerdì, settembre 28, 2012

La mia barca






Ogni giorno
prendo la mia barca
& vado in mezzo allo stagno

se posso tiro su qualche pesce
scendendo con le mani sul fondo
qualche volta buono qualche volta no

mi faccio suggestionare
dalle prime ore della giornata
5-8 & dall'aria che fa

faccio astrazioni
ma non spingo più in là
di una semplice autocommiserazione

poi tiro i remi in barca
& vado verso casa
una volta a casa

prendo il catino viola dalla dispensa

lo riempo di tequila
& ci metto dentro i pesci
finché gonfi non li vedo barcollare

se sono in vena
vado a farmi
il quarto caffè da Yvonne

& mastico tabacco & osservo
fino alle undici

se piove mi chiudo al bar
a leggere le notizie di politica interna

se sono già le 2
vuol dire che ho già fatto il carico
in un paio di sacchetti

la roba mi servirà
dalle 5 del pomeriggio in poi

dopo le 6 inizio a preparare
il cibo per la cena
molte volte cambio idea

nel giro di un quarto d'ora

guardo i pesci & li annuso
iniziano a odorare
di stagno di tequila & di pesce

per divertimento passo l'accendino
& vedo se tutto quel liquore
ce la fa a prendere fuoco

alle 7 affronto
le preghiere & le ammissioni di colpa
& ragiono in fretta su quello che ho letto

nelle ore prima

capita anche che non legga niente
no il mio Sartre Lacan Russell
qualche libro di fotografia o di pittura

questo il mio periodo

alle 9 potrei aver già mangiato
o potrei aver bisogno di una seconda cena
lontani i tempi di Prokofiev o del rock pesante

metto della musica che possa tenermi su

attraverso il collo di una bottiglia
mi dico che potevo scrivere meglio
ma non fa niente

riaccendo la tv
prendo qualche appunto
se mi sveglio nella notte.



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