Conversazione al Mauna
Loa, 3009 Fillmore Street,
con Charlie Whitewood,
pittore di San Francisco,
al momento vivente a
Marina District.
Ti confido
che i miei
giorni migliori
sono stati
quelli in cui ho letto
o magari
ho alternato
due o tre
autori
oppure
sono saltato
dalla
filosofia alla storia
oppure una
raccolta di racconti di Durrenmatt
&d ero
già sveglio dalla mattina presto
mettiamo
le 5.00
tra
Chestnut & Fillmore
roba del
genere
sentivo il
freddo
tra le
scapole
&d
avevo ancora addosso
l’intontimento
della notte prima
& magari
davo una
pensata
alla data
di costruzione del Golden Gate
1937 – e
quanti sono morti per farlo
& a quanto North Beach & Haight-Ashbury
hanno
significato per questa città
& dopo
un caffè nero
corretto
con del Knob
mi muovevo
su & giù
con 4
giornali sottobraccio
ritornavo
verso casa
per
mettermi del classic jazz
& vedevo che a casa
non c’era
nessuno ad aspettarmi
ma
l’importante era che
avevo la
musica dalla mia parte
in Vietnam
stava finendo
e a che
prezzo
quel
bastardo di dick n.
ti sto
parlando di cose
di
quarant’anni fa
una cosa
della mia prima moglie detestavo
“viviamo
il tempo che ci è concesso”
diceva
sommessa & altera
concesso
da chi ribattevo
& allora lei attaccava con il pezzo
sulla mia
concezione negativa della vita
& allora
se mi
aveva buttato il whiskey
scendevo
giù da Frank
era un
buon irlandese
con tutti
i connotati
& stavo lì
fin che
non chiudeva
& così
finiva
che non
leggevo
& che
non stavo
con la mia
donna
sai cosa
intendo
continuo a
parlarti di cose
che quando
accadevano
scusa il
linguaggio della parlata
& scusa la grammatica
tu non eri
manco nato
fino a che
un giorno
abbiamo
deciso di tagliare
di
lasciarci
& tutti & due eravamo veramente feriti
è così che
la gente dice, giusto?
feriti,
poi che cazzo vuol dire
vallo a
chiedere a loro
io mi sono
ritrovato da solo
come al
solito
&d ho
ripreso a fare la vita
che avevo
sempre fatto
forse
eravamo dispiaciuti
perché non
avesse funzionato
o che
avesse funzionato per due anni
please don’t be long
don’t you be very long
dicevano i
Beatles
più che
altro
si
potrebbe dire
che tutti
erano
molto dispiaciuti
a parole
per noi
due dico
io gli
dicevo
quando ero
su di giri
al mal
capitato di turno
io più che
dispiaciuto
per me
& Annah
sarei
molto dispiaciuto per te
nella tua
posizione
nella tua
condizione
“tutti
pensavamo che
dovevate
durare in eterno”
invece
avete pensato una sonora str…
ma il
fatto fu
vedi Nick
che io
iniziai a dipingere meglio
a vendere
iniziai a
riassaporare la libertà
sconfinata
totale senza regole
chiamala
come vuoi
vendevo
sempre con maggior frequenza
le mie
tele
anche se
da lì
una volta ottenuto
un minimo
di riscontro
come
qualche anno addietro
prima di
Annah
una volta tornato
presi a bere il doppio
presi a bere il doppio
con la
filosofia
‘finché
dura, spingi’
& poi
quando
feci quella
lunga serie di esposizioni
attraverso
il Paese
& in
Europa
Svezia,
Inghilterra, Francia
Germania,
Italia, Svizzera
& poi
altri posti, Sud America
&d in
quel periodo di rinascita
per
assurdo
più
sregolato che mai
mi sposai
2 volte in 6 mesi
& misi
al mondo 3 figli
uno da una
& due
gemelli dall’altro
Annah,
invece
è rimasta
in cinta
con un suo
vecchio compagno di università
ma
qualcosa nel parto andò storto
& so
che da allora non provò più
a rimanere
in cinta
non
affrontò più tentativi di gravidanza
perché non
poteva più farlo
non scendo
nei particolari
per
discrezione
so che
capirai
ci
riavvicinammo
per
qualche mese
dopo non
ne seppi più nulla
sono
passati 12 anni
ma di una
cosa ero certo
non le
mancava il mio genio.
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