domenica, settembre 24, 2017

TX. 2





Non Altrimenti, in Un Altro Posto, scrivevo un anno fa, dove dovevo essere non lo so, ero nel Quarter a gambe molle, braccia distese lungo il corpo in una camminata circolare fino alla fine del pome sul Missie, dove nessuno poteva guardare, dove nessuno poteva arrivare lì, in quel luogo, dove nessuno poteva avvicinarsi per vedermi in faccia, con il mio cappello, i miei capelli a metà schiena e la mia barba di otto mesi. Corpus Christi è solo un’altra città costiera del Texas e non è il corpo di un povero cristo e non è andata a fuoco e prima che dalla redazione venissero a prendermi, prima della notte dorata di viola e soggiogata dal neon rosso elettrico del Roosevelt, forse poco prima della mia prima promessa mancata, ovvero me stesso. Sheraton Hotel, piano interno, un uccello intrappolato sbatte contro le alte vetrate. Lo vedo sanguinare ad ogni tentativo di andare oltre quel vetro - sta morendo, deve aver perso la sua grande reputazione in città. Per la sua generazione. Non crede più agli Dei. Pazienza. Sai quanti ci sono passati caro colibrì malva. Arrivato sulla soglia dei quaranta anni. Ci sono statistiche inconfutabili, impietose, che fanno pensare, ci sono interi strati di popolazione ridotti alla prostrazione, ad una trascinata miseria mentale, ad un qualcosa che non si può definire e limitare ad un solo tracciato che conduce ad un discorso che affrontare, se si vuole veramente parlare di qualcosa di vero e se lo si vuole veramente affrontare, è meglio mettersi ad un bancone, accendersi un’american spirit gialla e ordinare un robusto vodka tonic o solo della vodka liscia con ghiaccio e far fede a tutto quello che si è visto per un’intera esistenza, a quello che si è visto, letto, analizzato, studiato, appreso, a quello che il corpo e il cervello continuano a dirti nonostante tutto, perché non c’è più spazio per il sospetto, per il dubbio, per l’indecisione, per i tentativi, non si può più sbagliare in questi momenti, non c’è spazio per una singola allitterazione, per uno stravolgimento cronico della realtà e anche se hai una sacrosanta confidenza con te stesso, anche se ti fidi di te stesso come il più fido dei viaggiatori, sai che ora devi affrontare una delle Ultime Verità che stanno al mondo, che stanno sulla terra e tra le vite delle persone come un’incommensurabile discorso, dibattito, discussione che ha un inizio ma che non avrà mai una fine. Adesso sai che sei tu.



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