sabato, gennaio 23, 2016

Sunset Limited. Epilogo, 3.






per diverso tempo sono stato incline a cose a cui non credo da almeno una decina anni. potrei ripetere le stesso. cose già viste, dette, stradette, i vostri piccoli segreti al termine della notte. sai io a quel tempo fumavo, bevevo, mi facevo, avevo una donna, avevo una famiglia. ve ne siete accorti. dolcezza, è solo un altro pomeriggio. non ce la fai a stare in piedi. non ci sono patti da rispettare, le piccole regole sulla vita comune, le stupide ideologie del mattino dei perdenti, non c’è niente di tutto questo. forse una supernova. visto per decenni. tu piccola donna attempata, pensi di andare avanti così per molto. tu, uomo solitario con la verità in tasca, continuerai ad andare in giro con la bibbia, la verità e le tue parole in tasca e cercare di essere il re del mondo. si finisce in un giorno. samuel beckett direbbe: si finisce, iniziando. cose tutte vere. oppure: fallendo si riesce. cliché. ci capita sempre di scivolare. poi, di fatto ci rialziamo. sopra di me, aveva capelli a 3/4, una frangia di capelli di un nero denso. temi ricorrenti. predatori che nuotano ed uccidono in pieno oceano, sotto la linea dell’abisso intercontinentale. mia moglie mi diceva: non vedo l’ora che venga la primavera, con i suoi colori, i suoi profumi, la luce del sole alle sei del mattino, tutti freschi per una nuova giornata. durante il mio secondo matrimonio, quando il lago sgelava, portavamo le bambine sulla riva. la cosa che mi rimane di quei viaggi è quando guardavo le bambine nello specchietto retrovisore interno. tre facce splendide, superiori. una notte dei primi anni ottanta, eravamo in cucina, io e mio padre. lui mi ha alzato e mi ha messo sul piano di granito della cucina. guardami negli occhi, mi ha detto. ci stavamo fissando. la questione era: o te o me. che tipo di uomo vuoi essere nella vita. e tu che tipo di uomo sei stato, tu, papà. poi il telefono suonò e lui dovette tornare al lavoro. mia madre se ne era andata da tanto, tanto tempo. la vita tra uomini, tra due maschi adulti, è bestiale. e se entrambi si sentono i galli nel pollaio, è dura. si pestano giorno dopo giorno, per anni. prima o poi uno dei due mollerà. la cosa di cui accusano la mia città. non posso permetterlo.  la gente che vive felice, le nuove generazioni, la prole dei gestori del paradiso. serie tv a profusione, le avete viste. alcool a profusione, droga da mezzanotte in poi, i contatti giusti, donne che vogliono superare il limite. affari, gente disposta a tutto. abbiamo finito? bene, posso tornarmene a casa.



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