sabato, gennaio 09, 2016

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sì, mi ascolti signora abbiamo questo nuovo tipo di offerta, sì so benissimo che l’abbiamo delusa, so benissimo che non siamo stati la sua pensione dorata, ma non si preoccupi, noi siamo qui, io e lei, io me, la nostra compagnia, il telefono e lei, per iniziare un nuovo futuro, un futuro così pieno di guadagni, certezze, di cose molto, molto, molto ragionevoli che lei, alla sua età, mi dica quanti anni ha, 79, 82, ok ci ho preso, 81, immagino che lei abbia figli e nipotini, che meraviglia vede la nostra polizza offre delle condizioni che nessuno sul mercato ha ora, in nessuna altra parte del mondo, ecco dove il mondo ha avuto inizio, un individuo che si siede di fronte ad un altro individuo ed inizia a parlargli, cercando di vendere il suo prodotto, vede signora, proprio come lei e me, ora, potremmo essere seduti in un lussuoso hotel della svizzera, in un bar di amsterdam, in una banca di wall street: la cosa importante è fare il nostro accordo, siglare il contratto. quindi io vendo qualcosa e lei, signora, la compra ad un prezzo - più le tasse più e la mia commissione. la mia cristo di commissione. ha visto come la giornata è cambiata. sì avevo una famiglia, avevo anche una nonna che preparava torte, ma sono tutti morti e l’unica famiglia che ho e che mi rimane sono la mia compagnia e io farò qualsiasi cosa per questa compagnia. sono stato il migliore per 12 anni consecutivi poi mio figlio e mia moglie sono morti in un incidente. mia moglie era una cazzo di alcolizzata, signora, mia moglie era una cazzo di alcolizzata mantenuta che non faceva un cazzo dal mattino alla sera e che ha portato mio figlio alla morte. glielo avevo detto. non portare mai nostro figlio se sei fatta. non metterti in macchina. il treno passò e. signora cara, mi scusi. non posso biasimarla. è ancora in linea. ooohhh, mi scusi. anche suo marito è morto. capisco. incidente sul lavoro. morire sul lavoro è una cazzo di assurdità. sa, si muore giorno per giorno, vivendo. alcuni prima ed altri, inevitabilmente dopo. sono contento di farla ridere, signora. mi scusi ma ho delle strategie commerciali molto ciniche. non dovrei dirglielo. non c’è bisogno che firmiamo il contratto ora. anche questo non dovrei dirglielo ora. se vuole passo a prendere un caffè da lei, venerdì verso le due del pomeriggio. bene, mi vedrà arrivare. guido una vecchia mercedes verde oliva. un uomo sulla cinquantina scende da una mercedes fine anni ottanta verde oliva con una capote crema. chiude la portiera una volta, poi la riapre. la richiude. la radio era rimasta accesa con candy store rock dei led zeppelin che stava terminando. dopo che la portiera si era chiusa per una seconda volta - forse il mondo sarebbe finito qualche minuto dopo. niente affatto, niente di tutto questo. era un giorno di fine febbraio e la città era in festa per qualcosa. la festa dei lavoratori, la festa di qualche santo protettore, patrono o dio sa cosa. tutti dicevano sempre la stessa cosa, trovati un lavoro, fatti una famiglia, paga le tasse, fai soldi. l’uomo ora indossa degli occhiali da sole con grandi lenti nere, si tocca i baffi e si mette una mano nei capelli, fermandosi sul ciglio della strada, prima delle scale che introducono al patio della signora. in un film o in un libro o da qualche parte aveva letto che il vero segreto della vita è sempre sapere quando andarsene. oppure avere il tempo di andarsene in pochi minuti e di lasciare tutto. non più rimorso, non più infedeli tollerati alle porte. buongiorno signora sono l’assicuratore. grazie signora come sta. gradirei un bel caffè. grazie. volevo, prima di tutto scusarmi per il contenuto della telefonata di ieri. non avrei dovuto parlarle di mia figlia e di mia moglie. non avrei mai dovuto. sono stato citato dalla compagnia e martedì prossimo la commissione affari interni mi chiamerà a deporre. alla meglio mi sanzioneranno. alla peggio mi sospenderanno. la sa una cosa buona? non mi possono licenziare perché la figlia del fondatore della compagnia era, indovini un po’ chi? mia moglie. signora lei ha qualcuno che si prende cura di lei? suo figlio. ooh, sono grato di sentirlo. quindi lei farà, immagino, questa polizza per suo figlio. ooh, per sua nipote, la figlia di suo figlio. capisco. una bambina. giusto una candida bambina che viene alla vita e che l’universo aspetta. per quanto vuole fare il premio. è una grossa somma. ha letto le clausole. ha letto tutte le esclusioni. signora, lei è sicura di voler firmare questa polizza ed onorarla, pagarla. io so che questo mondo è dannato. ci pensi bene. sa, signora mi ricordo quel giorno. ho fatto diversi errori nella vita. quel giorno eravamo nella baia. eravamo fuori in barca, io e mio padre, che oramai aveva settanta anni. ci guardavamo. gli davo una mano. guardavamo l’acqua, sapevamo che non eravamo stati due santi se saremmo morti e che avevamo mia madre in comune. lui era stato per un lungo periodo suo marito, io ero a vita suo figlio. mia madre. quello era un periodo dove ogni tanto mi capitava di pensare che il mondo fosse meno cinico, che i parenti non fossero tutti dei piccoli sciacalli o avvoltoi che li voglia chiamare, mi creda: niente, niente, niente, e che i parenti morti, fossero morti per una buona ragione. lei gioca d'azzardo (?, oohhh) certo che no. posso avere un altro di questi bourbon così delicatamente allungati. il suo sciroppo è fantastico. quando si è in situazioni di emergenza, si riparte dal reparto ustionati. mi dispiace ridirlo, questo mondo, signora, se ne sta andando. da un lungo, lungo, lungo tempo. devo averlo scritto in qualche appunto di lavoro, in qualche cazzo di promemoria. alla sera tardi penso alle canzoni del passato. gli anni ottanta. donne. solo divorzi mancati. non so perché non ci sia mai stata una vera alternanza nella mia vita. ha sentito le ultime notizie. non possiamo più andare a fondo. la decadenza ha il suo prezzo ed il prezzo di certe cose è illimitato, senza fine, non potrai mai pagarlo. signora lei mi guarda con occhi sbarrati. diciamo che intanto, la polizza l’ha firmata. guardi qui, una bella e solida firma. la sa, una cosa, penso di licenziarmi a breve dalla compagnia. di certo sarà un bel cambiamento. come si potrebbe definirlo. cambiamento di vita. sa che 25 anni fa ero un insegnante di letteratura. nooo, non-é-vero. ci può credere. ero un tipo ossessionato. non facevo altro che leggere. si asciughi le lacrime, qui abbiamo finito tutto. sa credo, una cosa. che la primavera non sarà mai più così dolce, per lei. vada in chiesa in questi mesi, cammini sui i marciapiedi, cammini rasente i muri, si metta su pure i suoi cari vinili di neil diamond, faccia la carità, faccia la sua lista della spesa, paghi le sue bollette, si beva pure la sua dose giornaliera e oltre - che so che nasconde ai suoi famigliari da almeno una 70ina di anni. continui la sua vita, poi magari uno di questi giorni, potrebbe farli ricchi. mi raccomando, legga bene le clausole e le cause di esclusione che non le danno diritto ad alcun premio. tenga anche presente che se la compagnia sospettasse di dolo ci rifaremo sull’eredità. adesso come si sente. bene. mi dia la mano signora. è veramente una donna dolce.




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