sabato, gennaio 09, 2016

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sa, signora mi ricordo quel giorno. ho fatto diversi errori nella vita. quel giorno eravamo nella baia. eravamo fuori in barca, io e mio padre, che oramai aveva settanta anni. ci guardavamo. gli davo una mano. guardavamo l’acqua, sapevamo che non eravamo stati due santi se saremmo morti e che avevamo mia madre in comune. lui era stato per un lungo periodo suo marito, io ero a vita suo figlio. mia madre. quello era un periodo dove ogni tanto mi capitava di pensare che il mondo fosse meno cinico, che i parenti non fossero tutti dei piccoli sciacalli o avvoltoi che li voglia chiamare, mi creda: niente, niente, niente, e che i parenti morti, fossero morti per una buona ragione. lei gioca d'azzardo (?, oohhh) certo che no. posso avere un altro di questi bourbon così delicatamente allungati. il suo sciroppo è fantastico. quando si è in situazioni di emergenza, si riparte dal reparto ustionati. mi dispiace ridirlo, questo mondo, signora, se ne sta andando. da un lungo, lungo, lungo tempo. devo averlo scritto in qualche appunto di lavoro, in qualche cazzo di promemoria. alla sera tardi penso alle canzoni del passato. gli anni ottanta. donne. solo divorzi mancati. non so perché non ci sia mai stata una vera alternanza nella mia vita. ha sentito le ultime notizie. non possiamo più andare a fondo. la decadenza ha il suo prezzo ed il prezzo di certe cose è illimitato, senza fine, non potrai mai pagarlo. signora lei mi guarda con occhi sbarrati. diciamo che intanto, la polizza l’ha firmata. guardi qui, una bella e solida firma. la sa, una cosa, penso di licenziarmi a breve dalla compagnia. di certo sarà  un bel cambiamento. come si potrebbe definirlo. cambiamento di vita. sa che 25 anni fa ero un insegnante di letteratura. nooo, non-é-vero. ci può credere. ero un tipo ossessionato. non facevo altro che leggere. si asciughi le lacrime, qui abbiamo finito tutto. sa credo, una cosa. che la primavera non sarà mai più così dolce, per lei. vada in chiesa in questi mesi, cammini sui i marciapiedi, cammini rasente i muri, si metta su pure i suoi cari vinili di neil diamond, faccia la carità, faccia la sua lista della spesa, paghi le sue bollette, si beva pure la sua dose giornaliera e oltre - che so che nasconde ai suoi famigliari da almeno una 70ina di anni. continui la sua vita, poi magari uno di questi giorni, potrebbe farli ricchi. mi raccomando, legga bene le clausole e le cause di esclusione che non le danno diritto ad alcun premio. tenga anche presente che se la compagnia sospettasse di dolo ci rifaremo sull’eredità. adesso come si sente. bene. mi dia la mano signora. è veramente una donna dolce.






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