sabato, gennaio 25, 2014

Secondo Quadro da uno scritto inedito










I,
il pranzo alla villa di campagna
ampia tavolata borghese
roast-beef, tacchino arrosto
cacciagione di prima scelta

insalate varie, diversamente condite
patate arrosto &d al cartoccio
con ripieno di burro salato fuso
rosmarino &d aglio

grandi forme di formaggio
su taglieri di legno intarsiati
predisposti in batteria
coltelli affilati la mattina stessa

acqua in brocche di cristallo
provenienti dal secolo passato
frutto di un legato di un’eredità
discussa a lungo in un tribunale

bottiglie di champagne
bottiglie di vino bianco
& per gli astemi
cinque barilotti di birra messicana

agli angoli della tavola
nei due angoli opposti
che costituiscono i vertici
di una diagonale per così dire “politica”

sono poste due risalenti copie di libri
una è dell’antico testamento
l’altro del capitale di karl marx
ma gli adepti non ne sono interessati

non hanno ancora
compreso appieno la situazione
& per questo non ne fanno parte
non ne sono toccati.

II,
al tavolo si siederanno 12 persone adulte
più un neonato famelico
che starà nelle braccia
della sua premurosa mamma

della pittura:
si può presumere
se non intuire
l’eterogeneo quadro

corporature varie
sì va dai trenta
ai centonovantasette
centimetri di altezza

diversità
dai quattro
ai centoventi
chili di peso

individui distratti
fino alla volgarità
un fazzoletto in una giacca
cede & scende

qualche maledetto fallito
& qualche grande uomo di commercio
nullafacenti
impiegati di banche assicurazioni etc.

una linea comune
si potrebbe tracciare
una linea che se si vedesse
potrebbe parlare

di una manifesta o latente depressione
a seconda dei casi
ma dal pozzo chiuso nel ’53 per una disgrazia
il fanciullo non è ancora risorto.

III.
probabilmente
è la classica tavolata di gente
che non ha cambiato
di una virgola il mondo

forse hanno fatto di peggio
& ciò non ricade più
nel campo delle probabilità
ma in quello delle verità

in queste situazioni
gli approcci non sono facili
sono falsi, artificiosi
destinati a sciogliersi

in pochi flussi di saliva
in un rossore della fronte
a causa di una malattia della pelle
o in un accesso di sudore di troppo

di sicuro
tra i partecipanti
ci sono stati degli accordi
come dei tradimenti

storie incrociate &d intessute
rivalità coltivate per degli sgarbi da poco
poi c’è sempre chi si differenzia
& che per forza si deve assentare

la matrice esistenziale di questa gente
sorge su un equivoco di fondo
& questo è quello che ha generato
questa ennesima riunione

i primi bicchieri iniziano
a muoversi
passano salatini haute cuisine
su vassoi d’argento piatti.

IV,
appesantiti dal pranzo
due cugini
ora sulla quarantina inoltrata
si allontanano

in passato hanno avuto
diversi rapporti sessuali
& nemmeno loro
ricordano quanti

continuano ad averne
parlano in fondo al parco
della casa della nonna
la villa di campagna di famiglia

scherzano sul telefono di casa
trovato poco prima
lurido &d impiastricciato di sostanze varie
non immediatamente identificabili

dovrei portarla in laboratorio
a farla analizzare dice lei
frazionando le parole &
ingoiando una pillola rosa: giù

prima pressata &d adagiata
sotto la parte inferiore della lingua
& quindi buttata giù
con un colpo di tosse

chimica, trentasette anni
dipendente del dipartimento
di chimica dei materiali
della facoltà di ingegneria

vestita di rosso
lentiggini che le macchiano di scuro le spalle
soggetto alla Hitch
ma rossastra.

V,
cristo se sei lì
ancora con quella roba
mentre lui l’ha appena presa per il collo
da dietro, immobilizzandola

di certo lui applica alla presa
un discreto grado di violenza
& lei deve avvicinarsi a lui
deve voltarsi, almeno

lei è costretta
in una posizione del tutto classica
l’acido inizia a fare effetto
& lei pensa che se ne può avere ancora di più

senti ho una voglia pazzesca di scoparti
dopo andiamo al solito posto sulla 36
aspetta che chiamo per prenotare
la nostra camera

lui è quanto mai su di giri
dopo questa affermazione
prenota & d hai in testa
solo un’unica cosa

che poi non è unitaria ma composita
scappare dal pranzo di famiglia
bere qualche birra & whiskey
fare quattro chiacchiere

nell’american bar
appena fuori il loro albergo
o se fa più squallido
chiamiamolo motel

oppure meglio ancora
col suo vero nome
per completezza
“Le cabine del Cacciatore”.

VI,
ok,dopo mi sarà salita
tutta la roba & potrai fare di me
quello che vuoi, lurido animale
ma non come le ultime volte

che marca gli diamo?
stiamo al nord
tanto sanno chi siamo
dodici anni

invecchiato?
no
dodici anni che andiamo
prima lo facevamo sempre qui in casa

non hai nostalgia
poi è arrivata tua moglie
e poi se ne è andata
io sono stata sempre qui per te

lo sai, lo sai come sono andate le cose
lo dovevo fare
lo dovevo fare per la famiglia
lo dovevo fare per sopravvivere

mi fai schifo
dai basta ti prego
dopo ci divertiamo
sì, ok

hendrick’s, gin scozzese 41.4 %
una bella cazzo di follia
come ti senti adesso?
tranquillo

tra un po’ si stabilizzerà
& tutto andrà bene
chissà se la libido della nostra nonnina cara
si sarà calmata.

VII,
quando siamo qui
non riesco a non pensarci
pensi che quello che è successo qui
abbia a che fare con noi

diciamo che lei ci ha instradati
poi però ha smesso
sì quando aveva avuto soddisfazione
i piedi erano la parte più inqualificabile

vedi che l’inconfessabile
ha sempre il suo prezzo
come cazzo pensi che possa dimenticare
non pensare, agisci

la solita storia
del tipo estroverso &d introverso
basta jung ti prego
parla il pansessualista

scusa ma non sei stato tu a scrivere
“capire che in certo tempo
ciò che disgustava
ora è sesso”

corretta citazione da Questo è il mio tempo
sai che ho ammirato molto
la tua svolta materialista
nell’impronta di uno strisciante ateismo

per dei periodi
ti allontanavi
dovevi startene da solo
a meditare a modo tuo

ti stufavi di me
dopo qualche giorno
poi ti sei calmato
l'hai detto a tua moglie.

VIII,
come parli bene
ho imparato dal maestro
non so se potrei definirla io stesso
impronta di uno strisciante ateismo

ma so che mi sono liberato
vivi meglio
fare programmi non porta a niente
allora conviene stare nudi nella foresta

quanto è più lungo
è più piacevole
beh martedì è stata una lunga cavalcata
anche se non ti è piaciuta

per piacermi mi è piaciuta
ma certe cose hanno
degli effetti collaterali
& tutte le volte questi ricadono su di me

la strada per il successo
è lastricata d’oro
&d altre volte
di pietre

8 volte in 5 ore
una ogni 96 minuti
e questo lo chiami oro?
no ti chiamo solo minuta ballerina

è bellissima la collana
che mi hai regalato settimana scorsa
sì l’ho cercata tanto
poi una mia amica mi ha dato una dritta

certo, un’ amica
l’avrai comprata anche per lei
anzi l’avrai comprata prima per lei
& poi, prima di partire, per me.

IX.
guardami
le previsioni danno pioggia
tutto il giorno
grandine a tratti

non so quanto
mi potrò fermare a lisbona
la prossima volta
forse ci saranno le elezioni

& dovrò tornare per votare
anche se il tempo sembra stabile
tua sorella, mia cugina
continua a dare da mangiare al bambino

questi due giorni
in campagna
di sicuro
faranno bene al piccolo

l’aria fresca che gonfia dal giardino
lo fa sorridere
con quelle guance
con quella bocchina

tutto l’amore della sua mamma
lontano da quella casa malsana
quel bastardo di suo padre
chissà quale troia si starà sbattendo

stupido, stupido figlio di puttana
se vedesse solo
come mi guarda
il maestro di tennis, mi ha detto

per non parlare del meccanico del garage
ma per ora non posso
sputtanarmi troppo in giro
prima del divorzio.


X,
dice che sarebbe come leggere
su un articolo di giornale di quartiere
mamma neosposa con neonato
scopa in giro a più non posso

sarebbe una follia deliberata
poi cosa direbbe la famiglia
con i loro volti ingessati
da secoli di un spudorato benessere

figurarsi gli amici
me lo immagino il commento
perché lei non lo conosceva prima
dai che l’ha fatto per sistemarsi

per abbellire il quadretto di famiglia
io l’ultima delle sorelle
col rischio infame di essere chiamata
la zitella

meglio sottacere
meglio prendere qualche pastiglia in più
magari fare qualche lacrimuccia
quando ci si sveglia alle due del pomeriggio

il buio della camera quando alle quattro di mattina
mi sveglio dopo appena due ore dormite
 la sera prima in cerca di prede facili
se si riesce più giovani anche di dieci anni

che abbiano un po’ di vigore
tanto al mio piccolo ci stanno dietro
persone ben assoldate
bambinaie degne di una volta selezionate da nonna

come la nonna seleziona il personale
è tutto un metodo da imparare
una scena da gustare
per professionalità e competenza.

XI,
una volta
era l’84
cercavamo un giardiniere
per questa villa

vennero in 50 & prese
per il periodo di prova
uno dei primi
il più prestante in termini di aspetto

il secondo giorno
mia nonna
lo fece convocare dal maggiordomo
per un cosiddetto colloquio informale

da quel giorno il periodo di prova terminò
& quel colloquio informale
ebbe luogo
per venti anni

lo studio della nonna
per una durata di tempo variabile
era inaccessibile nel giorno consacrato
il martedì alle ore 7.30 del mattino

ho capito solo poco tempo fa
che a quell’ora
era prima che il giardiniere
iniziasse a lavorare & sporcarsi

certo da raccontarsi
non è tutta poesia
ma lunga è stata la discesa
prima che ci preparassimo

& nonostante ciò
la nonna rimane una vera fanatica
di Kafka & Dostoevskij
& delle brioches.

XII,
sai ieri sono andato dal nostro vecchio prete
& gli ho detto
buongiorno padre
vorrei confessarmi

vorrei provare a confessarmi
è questo l’orario giusto, credo
ho molto peccato
ho peccato di continuo

buongiorno figliolo devi aver visto il cartello fuori
sei nell’orario giusto: oggi dio è misericordioso
sappi che dio accetta ogni figlio
nella sua casa, qualsiasi siano le sue tasche

va bene
mi sembra di aver capito
quindi posso iniziare
a parlare

nel nome del padre
In nomine patriis et filii
et spiritus sancti
amen

nel nome del padre
& del figlio
& dello spirito santo
grazia divina

dimmi figliolo
dimmi dunque
dove pensi di aver sbagliato
dove è iniziato il tuo smarrimento

quand’è l’ultima volta
che hai peccato gravemente
o direi, se vogliamo
quando hai iniziato a peccare.

XIII,
dovremmo risalire
all’inizio
di tutte le tue colpe
così da operare nel modo più retto

il signore predilige
questo modus operandi
nel gergo dei confessori
si chiama “fino in fondo, subito”

che poi è stato
il metodo più invalso
su più di un continente
& per più secoli

credimi un gioiello
a cui la chiesa cattolica
non è disposta a rinunciare
la dignità non va barattata

 guardi padre
di sicuro ho commesso degli errori
ma diciamo che non hanno continuato
a bruciare dopo l’alba del giorno dopo

che bell’immagine mi porgi figliolo
che metafora vincente
in hoc signo
vinces

non volevo spingermi a tanto
ma visto che l’ha detto lei
che è stato lei
a dare il largo

sono costretto, in limine litis
a contestare
sia la forma che il contenuto
della sua affermazione.

XIV,
ritorniamo alla confessione
caro figliolo
avverto un tono di sfida
nelle tue parole

"vedo una bellissima città &d uno splendido popolo
sollevarsi da questo abisso
vedo le vite per le quali sacrifico la mia
pacifiche, utili, prospere e felici"

è forse un poeta o uno scrittore
ha visto molti film, forse fa il pittore
potrebbe essere più attinente alla richiesta di perdono
guardi che non è data per scontata

di fatto
non ho commesso nessuno sbaglio
& non sono sicuro di sapere
cosa intenda lei per peccare

io non muovo
alcun capo d’accusa
alcuna insinuazione
alcuna allusione

mentre vedo che lei
il confessando
è in aperta difficoltà
quanto mai bisognoso

& le dico tranquillamente
supportato dalla tipica forza
dei giusti del signore
di non capirla

padre lei sa
& capisce
& sta manipolando
questa conversazione.

XV,
vede mio caro
questa non è una conversazione
ma una confessione
un sacramento

padre lei sa bene
& capisce molto bene
come quelle notti
in sacrestia

padre lei sa
riconosce
pensi alla mia pronuncia
anglosassone

non credo di seguirla
nuovamente
non sono certo
ma lei chi è di preciso

è un pazzo che mi vuole molestare
una persona deviata
uno squilibrato con degli assurdi pretesti
è forse un giornalista votato all'eresia comunista

vuole forse farmi uscire matto
non ci si comporta in questa maniera
non si fa questo ad un ministro di dio
che sta percorrendo un terreno scosceso

io credo di sì
lei sa che stasera
non arriva la giustizia del suo dio
ma degli uomini

lei vuole augurarsi la mia fine
già stanotte
lei prospetta la mia morte
lo sento nelle sue parole.

XVI,
vede le capiterà
una cosa
decisamente
peggiore

sappia che lei non arriverà mai
al terzo canto del gallo
sappia che lei
non uscirà mai dal confessionale

io ti affronto mio aguzzino
mio carnefice
con la forza che
il signore mi ha conferito

io padre sto tenendo
solo una calibro 38
mirata nel pieno
della sua fronte

se prova a fare qualcosa di sconveniente
lei muore
lei non la vede
nel buio del suo confessionale

se prova
a chiedere perdono
implorando
lei muore

sembra proprio
che io non abbia scampo
ma io ho dio dalla mia parte
tu sei solo un figlio di satana

si risparmi le idiozie
adesso inizio a leggerle dei nomi
si prepari
la lista è lunga.

XVII,
lei non ha niente
lei non ha niente di niente
che mi colleghi a queste persone
lei è un lurido impostore

vede padre
che sta iniziando a cedere
lei ha parlato
di collegamento

mi vuole forse torturare
uccidere per delle dichiarazioni frutto di fantasia
mi vuole gettare nelle braccia dell’eresia
meglio il rogo purificatore o la ruota

vuole spingere
la sua frenesia di anticlericalismo
il suo congenito sadismo
su questo corpo immacolato

io inizio a capire
chi lei sia
tanto tempo fa
ma le sue idee folli

c’erano già da bambino
& ancora più da ragazzino
lei ha aspettato
per venire qui

lei ha atteso
il momento di massima decadenza
per farmi fuori come un cane
per assassinarmi

quindi lei si sta avvicinando
al disegno
sta capendo cosa c’è dietro
sta riconoscendo le sue di colpe

XVIII,
ho capito benissimo
chi ho di fronte
le ripeto
il mio aguzzino

vede, così non andiamo
da nessuna parte
continua a ripetere
le stesse parole

dimostra
di non aver capito
quello che le sta accadendo
dica pure ora

& la avverto
sin da ora
che le rimane
davvero poco

perché devo andare
dalla mia donna
& starò con lei
tutta la notte

quindi
qui
mi devo
sbrigare

capisco le sue esigenze
signore
ma mi sembra inutile
proseguire

mi uccida
se vuole
è tutto vero
so chi sei.

XVIII,
tutti i nomi
tutte queste persone
chi più chi meno
sono state prede

quindi questa lista
di questi innocenti
è la tua croce
la tua ignominia

& lo sai
&d oltre ad uccidermi
non puoi fare molto

vedi quanto sei stato stupido
delinquente
criminale
&d inutile nella tua vita

dietro a quella tunica nera
sei stato solo uno schifoso
pezzo di merda
tutta la vita

ma poi sono arrivato io
con una pistola finta
puntata nel mezzo
del tuo cranio

& dall’odore sento
che ti sei pisciato addosso
& forse qualcosa in più
lurido cagasotto

darò tutto al magistrato
hai poche ore per impiccarti
prima che arrivino
addio padre.

XIX,
l’ho fatto
sono andato dal diavolo
ho la registrazione
ce l’ho fatta

hai trovato la forza
non sai quanto ti ammiro
dici che si ucciderà
dio mio ce l’hai fatta

con me non era riuscito
l’avevo lasciato lì
esanime
sul pavimento della sacrestia

non era mai riuscito a giustificare
quella ferita alla testa
divenni il suo nemico
lo spaventai a morte

&d ora l’hai finito
dopo trent’anni
hai camminato sul suo cadavere
hai calpestato il suo cranio

sì ci ho ballato su
se l’è fatta pure addosso
ha capito chi ero
ansimava, credo sbavasse

mi ha chiamato il suo carnefice
il suo aguzzino
si è definito
un corpo immacolato

hai fatto la cosa giusta
hai aspettato il momento
per atterrarlo una seconda volta
per sempre.

XX,
pensi che spingere un uomo
al suicidio
ad una fine imminente e certa
sia una cosa grave

portarlo faccia a faccia
con il suo delitto
condurlo al deliquio permanente
sia una forma di peccato

lo sai che è un reato
previsto dal codice penale
articolo 580
è punito anche il tentativo

sì ma se ne deriva una lesione personale
grave o gravissima
non starei a preoccuparmi
di un articolo del codice penale

io sono fiera di te
nessuno di quelli
che avevano subito
le sue torture

hai avuto il coraggio
di attendere trent’anni
&di scavargli la fossa
& getterlo dentro a brandelli

di attenderlo
là dove il passaggio
si faceva più stretto
al bivio delle sue colpe

di sferrargli un colpo
massacrante
una bomba atomica
sulla testa.

XXI,
sì l’ho annientato
il momento di maggior tensione
& di maggiore soddisfazione
è stato quando ha capito chi ero

solo dopo qualche minuto
ha fatto il mio nome
ha pronunciato
nome & cognome

ha anche aggiunto
che se l’avevo steso a dieci anni
ora l’avrei di sicuro
mandato al creatore

anche se ha avuto
la presunzione di usare altre parole
ha detto che lo rimettevo
nelle braccia del signore

che schifoso bastardo
quello
un prete
da non credersi

l’ha sempre coperto
suo fratello
il cardinale
quello che voleva fare il papa

per fortuna
che si è bruciato da solo
con quell’inchiesta
quella storia di fondi illeciti

sì ricordo
ma la chiesa
non è solo male
c’è anche del bene.

XXII,
basta ora
non voglio
parlare di dio
tantomeno di chiesa

era solo per dirti
che la chiesa è fatta dagli uomini
e che l’uomo è fatto
di carne corruttibile

che belle parole
a proposito di carne
vieni qui
voglio prenderti

senti
prima voglio farmi
un paio di bicchieri
aspetta

poi non è possibile
che ogni volta
che io argomento
tu mi blocchi

mi interrompi
metti delle zavorre
metti delle catene
al mio discorso

non è perché tu scrivi
&d io faccio la chimica
allora tu debba sempre
prevalere & importi

non la perderai mai
quella tua arroganza
quella tua prepotenza
anche se c’è molto altro in te.

XXIII,
uscirono il giorno dopo
dalla camera 7, numero 7
de “Le cabine del cacciatore”

il giorno dopo
sul finire del pomeriggio
& l’inizio della sera
il che significava

american bar
bancone & sgabelli
o tavolino & poltrone
& sotto Miles Davis & John Coltrane

lei era fissata con il dry martini
non poteva farne a meno
ne consumava in quantità variabile
ma era una costante immutabile

lui optava
per boccali di birra
& whiskey liscio
due dita sul fondo

oppure
una volta alla settimana
di solito la domenica
si abbandonava a whiskey n soda

entrambi avevano il gusto
per questi locali retrò
fermi negli anni
stile Casablanca

hard bop
free jazz
bill evans
& compagnia.

XXIV,
dopo verso le undici
sarebbero andati a mangiare
in una taverna
a mezz’ora di macchina

un posto chiamato “La Buca”
per entrarci dovevi scendere
una lunga rampa di scale
per uscire dovevi risalirla

era un posto buio
con una luce talmente bassa
che a malapena vedevi cosa
c’era nel piatto

alle pareti in mogano
erano ricoperte di fotografie
in bianco & nero
di uomini & donne

vedevi musicisti scrittori pittori
uomini politici
artisti di vario genere
ma anche grandi piazze

con gente alle manifestazioni
movimenti di massa
proteste estese per i diritti
alcune foto del maggio ‘68

la taverna
era suddivisa in sale
&d ogni sala
aveva un nome di un colore

& loro erano
gli ospiti fissi
di due sale
quella nera & quella rossa.

XXV,
lui era per la nera
lei per la rossa
così alternavano
a seconda della disponibilità

o anche a seconda del caso
delle loro voglie
dei loro desideri
& mangiavano

in quella rossa
c’erano appese
fotografie di musicisti
formato 30/40

lì c’era una tavolo
che dava contro una parete
& uno dei due che stava a quel tavolo
si sedeva su un divano legno e velluto rosso

&d era lì
che si metteva lei
così che lui
mentre masticava

vedeva sopra
la testa di sua cugina
una degli ultimi scatti
fatti a John Coltrane

caduto da un palco
da due metri di altezza
rideva steso a terra
forse dolorante

ma con un’espressione esplosiva nella faccia
con il sax sul torace
& buona parte del corpo
con il volto gonfio & sudato.

XXVI,
quando avevano finito di mangiare
lui si spostava sul divano con lei
& si mettevano a parlare
più intimamente

andavano via da “La Buca”
quando il locale
doveva proprio chiudere
& di solito il proprietario diceva loro

siamo affezionati a voi
ma anche stanotte
vi devo chiedere
di andare via

& loro andavano via
ripercorrendo quei gradini
57 gradini
lui li aveva contati

 sapeva a memoria
il numero di quei gradini
da quella volta
che aveva rischiato di precipitare

& tutte le volte
che li risalivano
scoppiavano a ridere
ricordandosela

se era inverno
fuori c’era nebbia
& saranno state le tre
o anche le tre & mezza

salivano in macchina
si chiudevano dentro
accendevano il motore
& la musica.

XXVII,
era sempre lei a guidare
la macchina di lui
una mustang verdone del ’57
che arrivava direttamente dagli stati uniti

gli piaceva guidare 
quelle macchine dalla grande cilindrata
ma quando era con lei
guidava lei

tornavano verso le quattro
alla camera numero 7
de “Le cabine del Cacciatore”
& si mettevano a letto

la mattina dopo
quella mattina
lui andò a comprare i giornali & lesse
che il prete era stato trovato morto

si era impiccato in chiesa
ad una trave nella navata centrale
&d aveva un cartello attorno al collo
oltre alla corda

c’era scritto
qui muore un figlio di dio
innocente
su di voi ricadrà la vendetta del signore

poi trovarono anche
uno scritto accusatorio
in cui si difendeva
da quelle che lui chiamava calunnie

& malediva i magistrati
che lo perseguitavano
& qualche giornalista
che lo aveva spinto al suicidio

XXVIII,
telefonò al direttore del suo giornale
il quale gli confermò il suo sospetto
il prete aveva messo
il suo nome nella lettera

ma il magistrato inquirente & l'editore del suo giornale
si accordarono sul fatto di omettere
il nome del giornalista che il prete accusava
che aveva posto, de facto, termine alla sua esistenza

lui ringraziò il direttore
subito dopo chiamò il magistrato
responsabile dell’inchiesta
&  i due si dissero

che era una brutta storia
& che si era chiusa male
& il magistrato gli disse
di non sentirsi in colpa

poiché per la legge
per la magistratura
aveva agito nella piena legalità
& che detto tra loro

aveva tolto di mezzo
un delinquente
un criminale
della peggior specie

ritornò nella camera numero 7
lei era in bagno che si stava lavando
bussò alla porta & le chiese di aprire
doveva dirle una cosa importante

si è ucciso
stanotte
l’ha fatto
lei si mise una mano sulla bocca.

XXIX,
sai non sono del tutto sicuro
di essere esente da colpe
non sarà più come prima la vita
non potrò più vivere come prima

no
non devi
considera solo il fatto
che era sotto indagine da un anno

che anche la diocesi
aveva iniziato
una procedura interna
stava per essere allontanato

va bene
lo so
ma quello che mi sconvolge
è il rapporto di causalità

troppo forte
troppo stretto
io parlo con lui
& poche ore dopo

si ammazza
si impicca nel mezzo della chiesa
con quel cartello
& quella lettera in mano

con il mio nome
& quello del magistrato
due nomi maledetti
su cui ha richiamato la vendetta di dio

questa cosa non mi piace
ha fatto il suo ultimo atto infame
mettersi nel centro della chiesa
a morire.

XXX,
la stai affrontando
nel modo sbagliato
te l’ha detto anche il magistrato
per me sei un eroe

sì ma io lo sono sempre stato per te
sin da piccoli il mio eroe dicevi
tu sei il mio eroe & mi baciavi sulla bocca
& nonna si arrabbiava

cresciuti, qualsiasi cosa facessi
ti portavo un disco dei led zeppelin
& per te questa era
una cosa straordinaria

scrivevo un pezzo sul giornale
& per te era subito da pulitzer
hai rinunciato anche
a parte della carriera per me

& anche io ho fatto lo stesso
ero sposato con lei poi le ho detto tutto
ho dovuto perché era con te che volevo stare
era te che volevo, la mia vita era con te

quando mi hai detto che ti sposavi
sono stata male per un mese intero
vomitavo
non riuscivo più ad uscire

solo perché eravamo cugini
non potevamo sposarci
io poi ho avuto la grande fortuna
di non poter avere figli

& così il mio corpo
non ci è stato mai d’ostacolo
hai potuto fare
ogni cosa di me.

XXXI,
hai sempre riposto
una fiducia incredibile in me
una fiducia illimitata
un credito senza fine

& quando ti ho ferito &d umiliata con il mio matrimonio
con la notizia del mio matrimonio
quando te lo dissi
è stato la peggior cosa della mia vita

& adesso quel momento mi sembra così vicino
perché per me era stato come ucciderti
& adesso ho ucciso un’altra volta
ma stavolta sul serio

anche se era un prete pedofilo
se era un violentatore di bambini
& meritasse trent’anni fa
di finire come è finito

mi stanno passando davanti
quello che sono stato
quello che ho fatto
noi, in poche parole, dopo tutto

quante volte la famiglia
ha cercato di dividerci
quante volte ci hanno fatto il discorso
io ho retto & ho tirato avanti

tu no
&d ho dovuto salvarti
quando tua madre, mia zia
ti aveva rinchiuso

quella mattina
ti stavano per sottoporre
all’elettroshock
ti presi di peso & di portai via.

XXXII,
andammo direttamente in aeroporto
volo per new orleans
con scalo a new york
dovevamo rifarci una vita

è stato
il miglior periodo
della mia vita
sei mesi sfrenati

vita piena
una vita piena
non trovi
sarebbe finito come tutto

lì nessuno sapeva
che eravamo cugini
nessuno conosceva
il nostro legame di sangue

figli di due sorelle
& la nostra somiglianza
agli altri la giustificavamo
con il caso, il puro caso

in quel periodo
eri sicuro di voler fare il musicista
più che scrivere, fammi dire 
che eri ossessionato dalla musica

però la musica
sebbene ti tenesse a galla
non era come i libri
il leggere & lo scrivere

a new orleans abbiamo lasciato
350 libri
li hai letti tutti
in 6 mesi.

XXXIII,
mi mettevo a letto con te
mentre leggevi
& stavo lì a guardarti
guardavo te che leggevi

anche se lo spettacolo maggiore
era quando
ti mettevi alla macchina da scrivere
anche per scrivere due righe

ti ho sempre cercato
ho sempre ammirato
chi eri
& quello che facevi

alcune volte ho esagerato
cercavo di vivere
attraverso te
&d era sbagliato

ma eravamo la stessa cosa
sembravamo la stessa persona
anche perché
il padre ce l’abbiamo in comune

un padre solo genetico
un paio di avventure
con due ragazze
in due sere diverse

come poteva saperlo
il ruolo del padre
l’ha fatto la nonna
lei è stata nostro padre

una storia interessante
la nostra
finisci di vestirti
che usciamo.







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