I,
il pranzo
alla villa di campagna
ampia
tavolata borghese
roast-beef,
tacchino arrosto
cacciagione
di prima scelta
insalate
varie, diversamente condite
patate
arrosto &d al cartoccio
con
ripieno di burro salato fuso
rosmarino
&d aglio
grandi
forme di formaggio
su
taglieri di legno intarsiati
predisposti
in batteria
coltelli
affilati la mattina stessa
acqua in
brocche di cristallo
provenienti
dal secolo passato
frutto di
un legato di un’eredità
discussa a
lungo in un tribunale
bottiglie
di champagne
bottiglie
di vino bianco
& per
gli astemi
cinque
barilotti di birra messicana
agli
angoli della tavola
nei due
angoli opposti
che
costituiscono i vertici
di una
diagonale per così dire “politica”
sono poste
due risalenti copie di libri
una è
dell’antico testamento
l’altro
del capitale di karl marx
ma gli
adepti non ne sono interessati
non hanno
ancora
compreso
appieno la situazione
& per
questo non ne fanno parte
non ne
sono toccati.
II,
al tavolo
si siederanno 12 persone adulte
più un
neonato famelico
che starà
nelle braccia
della sua
premurosa mamma
della
pittura:
si può
presumere
se non
intuire
l’eterogeneo
quadro
corporature
varie
sì va dai
trenta
ai
centonovantasette
centimetri
di altezza
diversità
dai
quattro
ai
centoventi
chili di
peso
individui
distratti
fino alla
volgarità
un
fazzoletto in una giacca
cede & scende
qualche
maledetto fallito
& qualche grande uomo di commercio
nullafacenti
impiegati
di banche assicurazioni etc.
una linea
comune
si
potrebbe tracciare
una linea
che se si vedesse
potrebbe
parlare
di una
manifesta o latente depressione
a seconda
dei casi
ma dal
pozzo chiuso nel ’53 per una disgrazia
il
fanciullo non è ancora risorto.
III.
probabilmente
è la
classica tavolata di gente
che non ha
cambiato
di una
virgola il mondo
forse
hanno fatto di peggio
& ciò
non ricade più
nel campo
delle probabilità
ma in
quello delle verità
in queste
situazioni
gli
approcci non sono facili
sono falsi,
artificiosi
destinati
a sciogliersi
in pochi
flussi di saliva
in un
rossore della fronte
a causa di
una malattia della pelle
o in un
accesso di sudore di troppo
di sicuro
tra i
partecipanti
ci sono
stati degli accordi
come dei
tradimenti
storie
incrociate &d intessute
rivalità
coltivate per degli sgarbi da poco
poi c’è
sempre chi si differenzia
& che
per forza si deve assentare
la matrice
esistenziale di questa gente
sorge su
un equivoco di fondo
& questo è quello che ha generato
questa
ennesima riunione
i primi
bicchieri iniziano
a muoversi
passano salatini
haute cuisine
su vassoi
d’argento piatti.
IV,
appesantiti
dal pranzo
due cugini
ora sulla
quarantina inoltrata
si
allontanano
in passato
hanno avuto
diversi
rapporti sessuali
& nemmeno loro
ricordano
quanti
continuano
ad averne
parlano in
fondo al parco
della casa
della nonna
la villa
di campagna di famiglia
scherzano
sul telefono di casa
trovato poco prima
lurido &d impiastricciato di sostanze varie
non
immediatamente identificabili
dovrei
portarla in laboratorio
a farla
analizzare dice lei
frazionando
le parole &
ingoiando
una pillola rosa: giù
prima
pressata &d adagiata
sotto la
parte inferiore della lingua
& quindi buttata giù
con un
colpo di tosse
chimica,
trentasette anni
dipendente
del dipartimento
di chimica
dei materiali
della
facoltà di ingegneria
vestita di
rosso
lentiggini
che le macchiano di scuro le spalle
soggetto
alla Hitch
ma
rossastra.
V,
cristo se
sei lì
ancora con
quella roba
mentre lui
l’ha appena presa per il collo
da dietro,
immobilizzandola
di certo
lui applica alla presa
un
discreto grado di violenza
& lei
deve avvicinarsi a lui
deve
voltarsi, almeno
lei è
costretta
in una
posizione del tutto classica
l’acido
inizia a fare effetto
& lei
pensa che se ne può avere ancora di più
senti ho
una voglia pazzesca di scoparti
dopo
andiamo al solito posto sulla 36
aspetta
che chiamo per prenotare
la nostra
camera
lui è
quanto mai su di giri
dopo
questa affermazione
prenota
& d hai in testa
solo
un’unica cosa
che poi
non è unitaria ma composita
scappare
dal pranzo di famiglia
bere
qualche birra & whiskey
fare
quattro chiacchiere
nell’american
bar
appena
fuori il loro albergo
o se fa
più squallido
chiamiamolo
motel
oppure
meglio ancora
col suo
vero nome
per
completezza
“Le cabine
del Cacciatore”.
VI,
ok,dopo mi
sarà salita
tutta la
roba & potrai fare di me
quello che
vuoi, lurido animale
ma non
come le ultime volte
che marca
gli diamo?
stiamo al
nord
tanto
sanno chi siamo
dodici
anni
invecchiato?
no
dodici
anni che andiamo
prima lo
facevamo sempre qui in casa
non hai
nostalgia
poi è arrivata
tua moglie
e poi se
ne è andata
io sono
stata sempre qui per te
lo sai, lo
sai come sono andate le cose
lo dovevo
fare
lo dovevo
fare per la famiglia
lo dovevo
fare per sopravvivere
mi fai
schifo
dai basta
ti prego
dopo ci
divertiamo
sì, ok
hendrick’s,
gin scozzese 41.4 %
una bella
cazzo di follia
come ti
senti adesso?
tranquillo
tra un po’
si stabilizzerà
& tutto andrà bene
chissà se
la libido della nostra nonnina cara
si sarà
calmata.
VII,
quando
siamo qui
non riesco
a non pensarci
pensi che
quello che è successo qui
abbia a
che fare con noi
diciamo
che lei ci ha instradati
poi però
ha smesso
sì quando
aveva avuto soddisfazione
i piedi
erano la parte più inqualificabile
vedi che
l’inconfessabile
ha sempre
il suo prezzo
come cazzo
pensi che possa dimenticare
non
pensare, agisci
la solita
storia
del tipo
estroverso &d introverso
basta jung
ti prego
parla il pansessualista
scusa ma
non sei stato tu a scrivere
“capire
che in certo tempo
ciò che
disgustava
ora è
sesso”
corretta
citazione da Questo è il mio tempo
sai che ho
ammirato molto
la tua
svolta materialista
nell’impronta
di uno strisciante ateismo
per dei periodi
ti allontanavi
dovevi startene da solo
a meditare a modo tuo
ti stufavi di me
dopo qualche giorno
poi ti sei calmato
l'hai detto a tua moglie.
VIII,
come parli
bene
ho
imparato dal maestro
non so se
potrei definirla io stesso
impronta
di uno strisciante ateismo
ma so che
mi sono liberato
vivi
meglio
fare
programmi non porta a niente
allora conviene
stare nudi nella foresta
quanto è
più lungo
è più
piacevole
beh
martedì è stata una lunga cavalcata
anche se
non ti è piaciuta
per
piacermi mi è piaciuta
ma certe
cose hanno
degli effetti
collaterali
& tutte le volte questi ricadono su di me
la strada
per il successo
è
lastricata d’oro
&d
altre volte
di pietre
8 volte in
5 ore
una ogni
96 minuti
e questo
lo chiami oro?
no ti
chiamo solo minuta ballerina
è
bellissima la collana
che mi hai
regalato settimana scorsa
sì l’ho
cercata tanto
poi una
mia amica mi ha dato una dritta
certo, un’
amica
l’avrai
comprata anche per lei
anzi
l’avrai comprata prima per lei
& poi,
prima di partire, per me.
IX.
guardami
le
previsioni danno pioggia
tutto il
giorno
grandine a
tratti
non so
quanto
mi potrò
fermare a lisbona
la
prossima volta
forse ci
saranno le elezioni
& dovrò tornare per votare
anche se il tempo sembra stabile
tua
sorella, mia cugina
continua a
dare da mangiare al bambino
questi due
giorni
in
campagna
di sicuro
faranno bene al piccolo
l’aria
fresca che gonfia dal giardino
lo fa
sorridere
con quelle
guance
con quella
bocchina
tutto
l’amore della sua mamma
lontano da
quella casa malsana
quel
bastardo di suo padre
chissà
quale troia si starà sbattendo
stupido,
stupido figlio di puttana
se vedesse
solo
come mi
guarda
il maestro
di tennis, mi ha detto
per non
parlare del meccanico del garage
ma per ora
non posso
sputtanarmi
troppo in giro
prima del
divorzio.
X,
dice che sarebbe
come leggere
su un
articolo di giornale di quartiere
mamma
neosposa con neonato
scopa in
giro a più non posso
sarebbe
una follia deliberata
poi cosa
direbbe la famiglia
con i loro
volti ingessati
da secoli
di un spudorato benessere
figurarsi
gli amici
me lo
immagino il commento
perché lei
non lo conosceva prima
dai che
l’ha fatto per sistemarsi
per
abbellire il quadretto di famiglia
io
l’ultima delle sorelle
col
rischio infame di essere chiamata
la zitella
meglio
sottacere
meglio
prendere qualche pastiglia in più
magari
fare qualche lacrimuccia
quando ci
si sveglia alle due del pomeriggio
il buio
della camera quando
alle quattro di mattina
mi sveglio dopo
appena due ore dormite
la sera
prima in cerca di prede facili
se si
riesce più giovani anche di
dieci anni
che
abbiano un po’ di vigore
tanto al
mio piccolo ci stanno dietro
persone
ben assoldate
bambinaie
degne di una volta selezionate
da nonna
come la
nonna seleziona il personale
è tutto un
metodo da imparare
una scena
da gustare
per professionalità
e competenza.
XI,
una volta
era l’84
cercavamo
un giardiniere
per questa
villa
vennero in
50 & prese
per il
periodo di prova
uno dei
primi
il più
prestante in termini di aspetto
il secondo
giorno
mia nonna
lo fece
convocare dal maggiordomo
per un
cosiddetto colloquio informale
da quel
giorno il periodo di prova terminò
& quel
colloquio informale
ebbe luogo
per venti
anni
lo studio
della nonna
per una
durata di tempo variabile
era
inaccessibile nel giorno consacrato
il martedì
alle ore 7.30 del mattino
ho capito
solo poco tempo fa
che a
quell’ora
era prima
che il giardiniere
iniziasse
a lavorare & sporcarsi
certo da
raccontarsi
non è
tutta poesia
ma lunga è
stata la discesa
prima che
ci preparassimo
& nonostante ciò
la nonna rimane una vera fanatica
di Kafka
& Dostoevskij
& delle brioches.
XII,
sai ieri
sono andato dal nostro vecchio prete
& gli
ho detto
buongiorno
padre
vorrei
confessarmi
vorrei
provare a confessarmi
è questo
l’orario giusto, credo
ho molto
peccato
ho peccato
di continuo
buongiorno
figliolo devi aver visto il cartello fuori
sei
nell’orario giusto: oggi dio è misericordioso
sappi che
dio accetta ogni figlio
nella sua
casa, qualsiasi siano le sue tasche
va bene
mi sembra
di aver capito
quindi
posso iniziare
a parlare
nel nome
del padre
In nomine patriis et filii
et spiritus sancti
amen
nel nome
del padre
& del
figlio
& dello spirito santo
grazia
divina
dimmi
figliolo
dimmi
dunque
dove pensi
di aver sbagliato
dove è
iniziato il tuo smarrimento
quand’è
l’ultima volta
che hai
peccato gravemente
o direi,
se vogliamo
quando hai
iniziato a peccare.
XIII,
dovremmo
risalire
all’inizio
di tutte
le tue colpe
così da
operare nel modo più retto
il signore
predilige
questo
modus operandi
nel gergo
dei confessori
si chiama “fino
in fondo, subito”
che poi è
stato
il metodo
più invalso
su più di
un continente
& per
più secoli
credimi un
gioiello
a cui la
chiesa cattolica
non è
disposta a rinunciare
la dignità
non va barattata
guardi
padre
di sicuro
ho commesso degli errori
ma diciamo
che non hanno continuato
a bruciare
dopo l’alba del giorno dopo
che
bell’immagine mi porgi figliolo
che
metafora vincente
in hoc
signo
vinces
non volevo
spingermi a tanto
ma visto
che l’ha detto lei
che è
stato lei
a dare il
largo
sono
costretto, in limine litis
a
contestare
sia la
forma che il contenuto
della sua
affermazione.
XIV,
ritorniamo
alla confessione
caro
figliolo
avverto un
tono di sfida
nelle tue
parole
"vedo una
bellissima città &d uno splendido popolo
sollevarsi
da questo abisso
vedo le vite per le quali sacrifico la miapacifiche, utili, prospere e felici"
è forse un poeta o uno scrittore
ha visto molti film, forse fa il pittore
potrebbe essere più attinente alla richiesta di perdono
guardi che non è data per scontata
di fatto
non ho commesso nessuno sbaglio
& non sono sicuro di sapere
cosa intenda lei per peccare
ha visto molti film, forse fa il pittore
potrebbe essere più attinente alla richiesta di perdono
guardi che non è data per scontata
di fatto
non ho commesso nessuno sbaglio
& non sono sicuro di sapere
cosa intenda lei per peccare
io non muovo
alcun capo d’accusa
alcuna insinuazione
alcuna allusione
alcuna insinuazione
alcuna allusione
mentre vedo che lei
il confessando
è in aperta difficoltà
quanto mai bisognoso
& le dico tranquillamente
quanto mai bisognoso
& le dico tranquillamente
supportato
dalla tipica forza
dei giusti
del signore
di non
capirla
padre lei
sa
& capisce
& sta
manipolando
questa
conversazione.
XV,
vede mio
caro
questa non
è una conversazione
ma una
confessione
un
sacramento
padre lei
sa bene
& capisce molto bene
come
quelle notti
in sacrestia
padre lei sa
riconosce
pensi alla mia pronuncia
anglosassone
non credo
di seguirla
nuovamente
non sono certo
ma lei chi
è di
preciso
è un pazzo che mi vuole molestare
una
persona deviata
uno squilibrato con degli assurdi pretesti
è forse un
giornalista votato all'eresia comunista
vuole
forse farmi uscire matto
non ci si
comporta in questa maniera
non si fa
questo ad un ministro di dio
che sta
percorrendo un terreno scosceso
io credo
di sì
lei sa che
stasera
non arriva
la giustizia del suo dio
ma degli
uomini
lei vuole
augurarsi la mia fine
già
stanotte
lei
prospetta la mia morte
lo sento
nelle sue parole.
XVI,
vede le
capiterà
una cosa
decisamente
peggiore
sappia che
lei non arriverà mai
al terzo
canto del gallo
sappia che
lei
non uscirà
mai dal confessionale
io ti
affronto mio aguzzino
mio
carnefice
con la
forza che
il signore
mi ha conferito
io padre
sto tenendo
solo una
calibro 38
mirata nel
pieno
della sua
fronte
se prova a
fare qualcosa di sconveniente
lei muore
lei non la
vede
nel buio
del suo confessionale
se prova
a chiedere
perdono
implorando
lei muore
sembra
proprio
che io non
abbia scampo
ma io ho
dio dalla mia parte
tu sei
solo un figlio di satana
si
risparmi le idiozie
adesso
inizio a leggerle dei nomi
si prepari
la lista è
lunga.
XVII,
lei non ha
niente
lei non ha
niente di niente
che mi
colleghi a queste persone
lei è un
lurido impostore
vede padre
che sta
iniziando a cedere
lei ha
parlato
di
collegamento
mi vuole
forse torturare
uccidere per
delle dichiarazioni frutto di fantasia
mi vuole
gettare nelle braccia dell’eresia
meglio il
rogo purificatore o la ruota
vuole
spingere
la sua
frenesia di anticlericalismo
il suo congenito
sadismo
su questo
corpo immacolato
io inizio
a capire
chi lei
sia
tanto
tempo fa
ma le sue
idee folli
c’erano
già da bambino
& ancora più da ragazzino
lei ha
aspettato
per venire
qui
lei ha
atteso
il momento
di massima decadenza
per farmi
fuori come un cane
per
assassinarmi
quindi lei
si sta avvicinando
al disegno
sta
capendo cosa c’è dietro
sta
riconoscendo le sue di colpe
XVIII,
ho capito
benissimo
chi ho di
fronte
le ripeto
il mio
aguzzino
vede, così
non andiamo
da nessuna
parte
continua a
ripetere
le stesse
parole
dimostra
di non
aver capito
quello che
le sta accadendo
dica pure
ora
& la
avverto
sin da ora
che le
rimane
davvero
poco
perché
devo andare
dalla mia
donna
& starò con lei
tutta la
notte
quindi
qui
mi devo
sbrigare
capisco le
sue esigenze
signore
ma mi
sembra inutile
proseguire
mi uccida
se vuole
è tutto
vero
so chi
sei.
XVIII,
tutti i
nomi
tutte
queste persone
chi più
chi meno
sono state
prede
quindi
questa lista
di questi innocenti
è la tua
croce
la tua
ignominia
sì
& lo
sai
&d
oltre ad uccidermi
non puoi
fare molto
vedi
quanto sei stato stupido
delinquente
criminale
&d
inutile nella tua vita
dietro a
quella tunica nera
sei stato
solo uno schifoso
pezzo di
merda
tutta la
vita
ma poi
sono arrivato io
con una pistola
finta
puntata
nel mezzo
del tuo
cranio
& dall’odore sento
che ti sei
pisciato addosso
& forse qualcosa in più
lurido cagasotto
darò tutto
al magistrato
hai poche
ore per impiccarti
prima che
arrivino
addio
padre.
XIX,
l’ho fatto
sono
andato dal diavolo
ho la registrazione
ce l’ho
fatta
hai
trovato la forza
non sai
quanto ti ammiro
dici che
si ucciderà
dio mio ce
l’hai fatta
con me non
era riuscito
l’avevo
lasciato lì
esanime
sul
pavimento della sacrestia
non era
mai riuscito a giustificare
quella
ferita alla testa
divenni il
suo nemico
lo
spaventai a morte
&d ora
l’hai finito
dopo
trent’anni
hai
camminato sul suo cadavere
hai
calpestato il suo cranio
sì ci ho
ballato su
se l’è
fatta pure addosso
ha capito
chi ero
ansimava,
credo sbavasse
mi ha
chiamato il suo carnefice
il suo
aguzzino
si è
definito
un corpo
immacolato
hai fatto
la cosa giusta
hai
aspettato il momento
per
atterrarlo una seconda volta
per
sempre.
XX,
pensi che
spingere un uomo
al
suicidio
ad una
fine imminente e certa
sia una
cosa grave
portarlo
faccia a faccia
con il suo
delitto
condurlo
al deliquio permanente
sia una
forma di peccato
lo sai che
è un reato
previsto
dal codice penale
articolo
580
è punito
anche il tentativo
sì ma se
ne deriva una lesione personale
grave o
gravissima
non starei
a preoccuparmi
di un
articolo del codice penale
io sono
fiera di te
nessuno di
quelli
che
avevano subito
le sue
torture
hai avuto
il coraggio
di
attendere trent’anni
&di
scavargli la fossa
& getterlo dentro a brandelli
di
attenderlo
là dove il
passaggio
si faceva
più stretto
al bivio
delle sue colpe
di
sferrargli un colpo
massacrante
una bomba
atomica
sulla
testa.
XXI,
sì l’ho
annientato
il momento
di maggior tensione
& di
maggiore soddisfazione
è stato
quando ha capito chi ero
solo dopo
qualche minuto
ha fatto
il mio nome
ha
pronunciato
nome & cognome
ha anche
aggiunto
che se
l’avevo steso a dieci anni
ora
l’avrei di sicuro
mandato al
creatore
anche se
ha avuto
la
presunzione di usare altre parole
ha detto
che lo rimettevo
nelle
braccia del signore
che schifoso
bastardo
quello
un prete
da non
credersi
l’ha
sempre coperto
suo
fratello
il
cardinale
quello che
voleva fare il papa
per
fortuna
che si è
bruciato da solo
con
quell’inchiesta
quella
storia di fondi illeciti
sì ricordo
ma la
chiesa
non è solo
male
c’è anche
del bene.
XXII,
basta ora
non voglio
parlare di
dio
tantomeno
di chiesa
era solo
per dirti
che la
chiesa è fatta dagli uomini
e che
l’uomo è fatto
di carne
corruttibile
che belle parole
a
proposito di carne
vieni qui
voglio
prenderti
senti
prima voglio
farmi
un paio di
bicchieri
aspetta
poi non è
possibile
che ogni
volta
che io
argomento
tu mi
blocchi
mi
interrompi
metti
delle zavorre
metti
delle catene
al mio
discorso
non è
perché tu scrivi
&d io
faccio la chimica
allora tu
debba sempre
prevalere
& importi
non la perderai mai
quella tua
arroganza
quella tua
prepotenza
anche se
c’è molto altro in te.
XXIII,
uscirono il giorno
dopo
dalla
camera 7, numero 7
de “Le
cabine del cacciatore”
il giorno
dopo
sul finire
del pomeriggio
& l’inizio della sera
il che
significava
american
bar
bancone
& sgabelli
o tavolino
& poltrone
& sotto Miles Davis & John Coltrane
lei era
fissata con il dry martini
non poteva
farne a meno
ne
consumava in quantità variabile
ma era una
costante immutabile
lui optava
per boccali
di birra
& whiskey liscio
due dita
sul fondo
oppure
una volta
alla settimana
di solito
la domenica
si
abbandonava a whiskey n soda
entrambi
avevano il gusto
per questi
locali retrò
fermi
negli anni
stile
Casablanca
hard bop
free jazz
bill evans
& compagnia.
XXIV,
dopo verso
le undici
sarebbero
andati a mangiare
in una
taverna
a mezz’ora
di macchina
un posto
chiamato “La Buca”
per
entrarci dovevi scendere
una lunga
rampa di scale
per uscire
dovevi risalirla
era un
posto buio
con una
luce talmente bassa
che a
malapena vedevi cosa
c’era nel
piatto
alle
pareti in mogano
erano
ricoperte di fotografie
in bianco
& nero
di uomini
& donne
vedevi
musicisti scrittori pittori
uomini
politici
artisti di
vario genere
ma anche
grandi piazze
con gente
alle manifestazioni
movimenti
di massa
proteste
estese per i diritti
alcune
foto del maggio ‘68
la taverna
era
suddivisa in sale
&d
ogni sala
aveva un
nome di un colore
& loro
erano
gli ospiti
fissi
di due
sale
quella
nera & quella rossa.
XXV,
lui era
per la nera
lei per la
rossa
così
alternavano
a seconda
della disponibilità
o anche a
seconda del caso
delle loro
voglie
dei loro
desideri
& mangiavano
in quella
rossa
c’erano
appese
fotografie
di musicisti
formato
30/40
lì c’era
una tavolo
che dava
contro una parete
& uno
dei due che stava a quel tavolo
si sedeva
su un divano legno e velluto rosso
&d era
lì
che si
metteva lei
così che
lui
mentre masticava
vedeva
sopra
la testa
di sua cugina
una degli
ultimi scatti
fatti a
John Coltrane
caduto da
un palco
da due
metri di altezza
rideva
steso a terra
forse dolorante
ma con
un’espressione esplosiva nella faccia
con il sax
sul torace
& buona parte del corpo
con il
volto gonfio & sudato.
XXVI,
quando
avevano finito di mangiare
lui si
spostava sul divano con lei
& si
mettevano a parlare
più
intimamente
andavano
via da “La Buca”
quando il
locale
doveva
proprio chiudere
& di
solito il proprietario diceva loro
siamo
affezionati a voi
ma anche
stanotte
vi devo
chiedere
di andare
via
& loro
andavano via
ripercorrendo
quei gradini
57 gradini
lui li
aveva contati
sapeva a
memoria
il numero
di quei gradini
da quella
volta
che aveva
rischiato di precipitare
& tutte le volte
che li risalivano
scoppiavano
a ridere
ricordandosela
se era
inverno
fuori
c’era nebbia
& saranno
state le tre
o anche le
tre & mezza
salivano
in macchina
si
chiudevano dentro
accendevano
il motore
& la
musica.
XXVII,
era sempre
lei a guidare
la
macchina di lui
una
mustang verdone del ’57
che arrivava direttamente
dagli stati uniti
gli
piaceva guidare
quelle macchine dalla
grande cilindrata
ma quando
era con lei
guidava
lei
tornavano
verso le quattro
alla
camera numero 7
de “Le
cabine del Cacciatore”
& si
mettevano a letto
la mattina
dopo
quella
mattina
lui andò a comprare i giornali & lesse
che il
prete era stato trovato morto
si era
impiccato in chiesa
ad una
trave nella navata centrale
&d
aveva un cartello attorno al collo
oltre alla
corda
c’era
scritto
qui muore
un figlio di dio
innocente
su di voi
ricadrà la vendetta del signore
poi
trovarono anche
uno
scritto accusatorio
in cui si
difendeva
da quelle
che lui chiamava calunnie
& malediva i magistrati
che lo
perseguitavano
& qualche giornalista
che lo
aveva spinto al suicidio
XXVIII,
telefonò
al direttore del suo giornale
il quale
gli confermò il suo sospetto
il prete
aveva messo
il suo
nome nella lettera
ma il
magistrato inquirente & l'editore del suo giornale
si
accordarono sul fatto di omettere
il nome
del giornalista che il prete accusava
che aveva posto, de facto, termine alla sua esistenza
lui
ringraziò il direttore
subito
dopo chiamò il magistrato
responsabile
dell’inchiesta
& i
due si dissero
che era
una brutta storia
& che
si era chiusa male
& il
magistrato gli disse
di non
sentirsi in colpa
poiché per
la legge
per la
magistratura
aveva
agito nella piena legalità
& che
detto tra loro
aveva
tolto di mezzo
un
delinquente
un
criminale
della
peggior specie
ritornò
nella camera numero 7
lei era in
bagno che si stava lavando
bussò alla
porta & le chiese di aprire
doveva
dirle una cosa importante
si è
ucciso
stanotte
l’ha fatto
lei si
mise una mano sulla bocca.
XXIX,
sai non
sono del tutto sicuro
di essere
esente da colpe
non sarà
più come prima la vita
non potrò
più vivere come prima
no
non devi
considera
solo il fatto
che era
sotto indagine da un anno
che anche
la diocesi
aveva
iniziato
una
procedura interna
stava per
essere allontanato
va bene
lo so
ma quello
che mi sconvolge
è il
rapporto di causalità
troppo
forte
troppo
stretto
io parlo
con lui
& poche ore dopo
si ammazza
si impicca
nel mezzo della chiesa
con quel
cartello
& quella lettera in mano
con il mio
nome
& quello del magistrato
due nomi
maledetti
su cui ha
richiamato la vendetta di dio
questa
cosa non mi piace
ha fatto
il suo ultimo atto infame
mettersi
nel centro della chiesa
a morire.
XXX,
la stai
affrontando
nel modo
sbagliato
te l’ha
detto anche il magistrato
per me sei
un eroe
sì ma io
lo sono sempre stato per te
sin da
piccoli il mio
eroe dicevi
tu sei il mio eroe & mi baciavi sulla bocca
& nonna si arrabbiava
cresciuti, qualsiasi
cosa facessi
ti portavo
un disco dei led zeppelin
& per
te questa era
una cosa
straordinaria
scrivevo
un pezzo sul giornale
& per
te era subito da pulitzer
hai
rinunciato anche
a parte
della carriera per me
& anche io ho fatto lo stesso
ero
sposato con lei poi le ho detto tutto
ho dovuto perché era con
te che volevo stare
era te che
volevo, la mia vita era con te
quando mi
hai detto che ti sposavi
sono stata
male per un mese intero
vomitavo
non
riuscivo più ad uscire
solo
perché eravamo cugini
non
potevamo sposarci
io poi ho
avuto la grande fortuna
di non
poter avere figli
& così
il mio corpo
non ci è
stato mai d’ostacolo
hai potuto
fare
ogni cosa
di me.
XXXI,
hai sempre
riposto
una
fiducia incredibile in me
una
fiducia illimitata
un credito
senza fine
& quando ti ho ferito &d umiliata con il mio
matrimonio
con la notizia del mio matrimonio
quando te
lo dissi
è stato la
peggior cosa della mia vita
& adesso quel momento mi sembra così vicino
perché per
me era stato come ucciderti
& adesso ho ucciso un’altra volta
ma
stavolta sul serio
anche se
era un prete pedofilo
se era un
violentatore di bambini
& meritasse trent’anni fa
di finire
come è finito
mi stanno
passando davanti
quello che
sono stato
quello che
ho fatto
noi, in
poche parole, dopo tutto
quante
volte la famiglia
ha cercato
di dividerci
quante
volte ci hanno fatto il discorso
io ho
retto & ho tirato avanti
tu no
&d ho dovuto salvarti
quando tua
madre, mia zia
ti aveva
rinchiuso
quella
mattina
ti stavano
per sottoporre
all’elettroshock
ti presi
di peso & di portai via.
XXXII,
andammo
direttamente in aeroporto
volo per
new orleans
con scalo
a new york
dovevamo
rifarci una vita
è stato
il miglior
periodo
della mia vita
sei mesi
sfrenati
vita piena
una vita
piena
non trovi
sarebbe
finito come tutto
lì nessuno
sapeva
che
eravamo cugini
nessuno
conosceva
il nostro
legame di sangue
figli di
due sorelle
& la
nostra somiglianza
agli altri
la giustificavamo
con il
caso, il puro caso
in quel
periodo
eri sicuro
di voler fare il musicista
più che
scrivere, fammi dire
che eri
ossessionato dalla musica
però la
musica
sebbene ti
tenesse a galla
non era
come i libri
il leggere
& lo scrivere
a new
orleans abbiamo lasciato
350 libri
li hai
letti tutti
in 6 mesi.
XXXIII,
mi mettevo
a letto con te
mentre
leggevi
& stavo lì a guardarti
guardavo
te che leggevi
anche se
lo spettacolo maggiore
era quando
ti mettevi
alla macchina da scrivere
anche per
scrivere due righe
ti ho
sempre cercato
ho sempre
ammirato
chi eri
& quello che facevi
alcune
volte ho esagerato
cercavo di
vivere
attraverso
te
&d era
sbagliato
ma eravamo
la stessa cosa
sembravamo
la stessa persona
anche
perché
il padre
ce l’abbiamo in comune
un padre
solo genetico
un paio di
avventure
con due
ragazze
in due
sere diverse
come
poteva saperlo
il ruolo
del padre
l’ha fatto
la nonna
lei è
stata nostro padre
una storia
interessante
la nostra
finisci di
vestirti
che
usciamo.
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