venerdì, gennaio 24, 2014

Lisa Fisher/3









domenica mattina
vestita di nero
pochi soldi strappati

che escono
dalla tasca dei pantaloni
arrotolati sul pavimento

[era una, si era]
una cosa per l'altra
un concerto dopo 6 ore che si è fuori

dondolando la mano
facendola travalicare lo spazio
della sua camera ammobiliata

solo per prendere
ancora qualcosa
da accendere

prese un mozzicone di matita
che era nel letto, sotto il cuscino
camminare nell'aria

una matita gialla all'esterno
butterata, amputata
fino al midollo

svuotata fino a lì
la sua bocca
una ripassata

con la matita in mano
voleva appuntare
john cheever

il mestruo, inutile
o una cosa simile,
prima che apra il mercato

le truppe naziste in russia
seguite dai servi italiani e rumeni
alla tele

cazzo! se ne era rimasta impressionata
da quel documentario
l'importante: che non sarebbero ritornati

tutta quella neve,tutti quei morti
rattrappiti, anneriti
come nel teatro sperimentale del centro

i formulari conoscitivi
che compilava
per il partito

prima di rimettersi a letto
guardava un attimo fuori dalla finestra
faceva montare il caffè

cosa, momento
che lei chiamava orgasmo
qualcosa da succhiare

squallide parole in testa
 squallide immagini
lo sputo della saliva

il risciacquo
chiedendo il permesso
in quella che era stata

la sua casa per 9 anni (omicidio)
andava così - & non meglio
documentari in bianco &  nero

operazione barbarossa
max weber prima karl marx
gramsci no, lenin forse

ma è stato il prussiano
a cambiarci la vita
morto a torino

è morto in piazza carignano
solo perché
non aveva conosciuto

per aver avuto un'ossessione
per i greci & la classica
per wagner

gli avrei consigliato
di farsi un bel viaggio
d'altronde

gli siamo tutti riconoscenti
ultrariconoscenti
oltreuomo.




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