domenica mattina
vestita di nero
pochi soldi strappati
che escono
dalla tasca dei pantaloni
arrotolati sul pavimento
[era una, si era]
una cosa per l'altra
un concerto dopo 6 ore che si è fuori
dondolando la mano
facendola travalicare lo spazio
della sua camera ammobiliata
solo per prendere
ancora qualcosa
da accendere
prese un mozzicone di matita
che era nel letto, sotto il cuscino
camminare nell'aria
una matita gialla all'esterno
butterata, amputata
fino al midollo
svuotata fino a lì
la sua bocca
una ripassata
con la matita in mano
voleva appuntare
john cheever
il mestruo, inutile
o una cosa simile,
prima che apra il mercato
le truppe naziste in russia
seguite dai servi italiani e rumeni
alla tele
cazzo! se ne era rimasta impressionata
da quel documentario
l'importante: che non sarebbero ritornati
tutta quella neve,tutti quei morti
rattrappiti, anneriti
come nel teatro sperimentale del centro
i formulari conoscitivi
che compilava
per il partito
prima di rimettersi a letto
guardava un attimo fuori dalla finestra
faceva montare il caffè
cosa, momento
che lei chiamava orgasmo
qualcosa da succhiare
squallide parole in testa
squallide immagini
lo sputo della saliva
il risciacquo
chiedendo il permesso
in quella che era stata
la sua casa per 9 anni (omicidio)
andava così - & non meglio
documentari in bianco & nero
operazione barbarossa
max weber prima karl marx
gramsci no, lenin forse
ma è stato il prussiano
a cambiarci la vita
morto a torino
è morto in piazza carignano
solo perché
non aveva conosciuto
per aver avuto un'ossessione
per i greci & la classica
per wagner
gli avrei consigliato
di farsi un bel viaggio
d'altronde
gli siamo tutti riconoscenti
ultrariconoscenti
oltreuomo.
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