mercoledì, ottobre 19, 2011

Vita femminile



Sei fatto tutto costruito
che non significhi molto
fai un salto prima che le calze
ti vengano tirate
credi in buddha
come in una candela
sulla cresta della montagna
hai una lingua
e puoi prendere una posizione
quando questo che hai vissuto
viene firmato in una lettera
che ha preso parte
e hai trovato un serpente sotto al tappeto
e gli hai parlato di pagine russe
in cui hai preso parte
riportandoti nel pieno XX secolo
con confutazioni prese al microfono
e poi hai incastonato proust in marcel
in un boogie ed ad heidelberg succede sempre qualcosa
per cui gli attimi irritati vengono scelti
interscambiati nella convulsione
chas e erath nelle mani del flusso
molto difficile da fermare
con un fiocco giallo
ecco dove sei rimasto
con l'ago del telegramma
la trasmissione del giorno prima
bocca distorta
il sindacato recalcitrante
i quattro numeri prima
della fine del quarto numero
con il cerone sui palmi
ed il cesto dei perdoni
gira sui semafori
indisponibili perché addormentati
una fioritura morta
presa d'assalto
perché il giorno finito
affacciato sulla guerra
un mortaio perché un mortorio
già adagiati i tuoi piedi
prima di essere colorati
della tua presunta maternità o verginità
la genuina natura è la stessa cosa
ma non so che gusto abbia
su un pavimento disteso di una chiesa
presa a prestito
o su un cammello strozzato prima di un autopsia
che detti il dictum
un affare di eroina al fronte
o una traduzione falsificata da marco
siamo tra colti ed intelletti
tra colti e colti
gli accenti non mi hanno mai interessato
come i pianeti
una sequela di palle astrotiche
mi arrabbio molto
quando mi privano dei dipinti nei musei
o quando non riesco a toccare certe donne
il silenzio non è mai una cosa condivisibile
quanto è dolce
quanto è gustabile
ciucciabile
quanto si può iniettare
e dire ciao
posso stare eretto
o supino o barcollare
fa freddo e mi metto sulla sedia
ho fame e accendo il fuco
la tastiera della mia camicia presa a calci
quindi faccia da bacio fammi fare una ripresa
che poi ti lecco
ho qualche teoria presa prima delle undici di sera
ho gli antenati fottuti in qualche loculo
non si fa mai tardi
conoscere Gerald Cowey in Neworla
o sentire Janisjopla dal Texasa
con i jeffersona airplaina
ricordarsi di san francisco così sola a castro
oppure l'inverso
perché gli inverni non prendono mai nessuno per il collo
amiamo gli amanti
molti metodi di avvicinarsi
con l'esofago bruciato barcollante
finché viene parlato
ed i reni diventino i congas di un coccodrillo
lasciare le lune mezze astanti
credere dove alcuni hanno sbavato
per l'epilessia o solo un racconto di Joyce
rimetto a voi stessi la parola o la cena o la chiamata
la signora della palude alita e rema
su un utrillo dell'istituto dell'arte di chicago
e dal galles nessuno viene
non hanno bandiera
credendo in accordi alternativi
neofiti guardano padri perduti
distonie elettrificate
la cosa peggiore della mia donna
è quando dilaga con i suoi momenti
o decide di non favorire
un bimbo vendi giornali dice
'mi hanno sempre preso per il culo'
io ho aggiunto
quando si poteva
tanto per dirla alla beckett
anche se non scrivo
più come una volta beckett
non parliamo di samuel
accettiamo ed accenniamo a beckett
da tutta la vita
da quando erano otto anni
e non esistevano gallerie
ed avambracci
né classi elementari
dove la risoluzione dei problemi
veniva giocata ed urlata

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