martedì, dicembre 27, 2022

Famiglia Gurskij














FAMIGLIA GURSKIJ
Atto unico per un radiodramma

Persone: Elizabeth Aken, ragazzina olandese Rutina Elricht, donna sulla quarantina, zia di Elizabeth Giovane soldato collaborazionista Joseph Gurskij, uomo sulla trentina Ada Gurskij, donna poco più che ventenne Rabbino Ittivi Ragazzo di bottega Nota introduttiva Dopo la mezzanotte del 9 maggio 1940, l‟armata tedesca penetrò nei territori dei Paesi Bassi, invadendoli ed occupandoli. L‟occupazione olandese è stato un esempio dell'esplicazione del potere nazista e del deciso collaborazionismo offerto dagli occupati. Ad Amsterdam, pressoché la totalità degli olandesi Ebrei vennero deportati nei campi di concentramento. Negli inizi del 1941, il Partito Comunista Olandese per protestare contro l'abominio continuo compiuto contro gli Juden, indisse uno sciopero generale, passato alla storia con il nome di “Sciopero di febbraio”. Amsterdam fu libera solo il 5 maggio 1945, quando l'idolatra comando della svastica, si arrese.
33 Prologo 34 L'urlante camera di Beth 35 ELIZABETH AKEN Nella camera da letto entra sempre la stessa luce forse d‟autunno cambia un pochino il che non toglie che io sia una ragazzina ed in fatto di luce non ne sappia un granché ho avuto un gran piangere prima Abbiamo ebrei sotto di sopra di fianco nella casa mio padre dice che sono faticosi lavoratori guadagnano tanto per risparmiare per generazioni che verranno per il popolo d'Israele faticare tanto per rincasare Mia zia mi dice che per loro il risparmio è lo ziggurat ho sbagliato quella parola mi dice che per loro i fatti di soldi sono l‟estasi non che io sappia cosa voglia dire Sono neri e sembra che abbiano quest'estasi di prima mattina quando urlano sempre stanno facendo dell'Europa una specie di croce uno stemma tanto grande che si possa vedere dall'alto sembrano delle braccia storte un affare nero in un cerchio bianco intorno rosso ma non rosso sangue proprio rosso il dominio sui petti il loro dominio sulle nostre vagine ariane dice proprio così la zia Della vagina rispetto all'estasi ho un'idea più contenuta e nei limiti sono maturata un mese e mezzo fa so cos'è in grado di fare una vagina 36 e quello che comporta al suo interno come al suo esterno lo chiamano Mr. Hitler qua e non solo qua Vorrei un ragazzino una bella faccia fresca „somma che mi faccia sentire il „che di essere diventata donna piena te l'ho promesso zietta mi farò sbranare dal primo che faccia la sua entrata e questi nerastri germanici mi sembrano più in forza dei giudei hanno i capelli biondi cortissimi ai lati poi una ciocca laterale hanno la faccia come una cinghia di un grande esercito Vorrei un nazis. 37 L'incanto delle divise 38 RUTINA ELRICHT I cristi schifosi mica li ho potuti mai tollerare ho parenti tedeschi loro la chiamano la Nazione io la chiamo Grande Germania accoglimi i democratici i socialisti i liberali i comunisti i monarchici i regnanti la vacca con la sua cricca di tirapiedi Wihelmina Helena Pauline Marie Van Oranje -Nassau a migliaia fuggiti in quel buco d'Inghilterra gli olandesi sono dei rammolliti alla maniera degli zingari il vicino popolo belga la merda che intoppa il nostro già intasato vaso Venite Razza siete la pura fortuna che ci è capitata tra le mani io non collaborerò mai con voi sono voi grazie Re grazie Reich III venefica macchina livellatrice di giustizia Mio padre era ebreo solo di nomea d'altronde le dicerie sono un vizio congenito dell'umanità mi prenderete per il mio rantolo rabbioso Vorrei mostrarvi e l'accetterete la mia accurata rappresentazione del popolo giudaico Mi chiamo Rutina Elricht dormo la notte mai di giorno all'occorrenza evito di dormire mi sento già da medaglia da decorazione sfilare marciare nella pubblica parata nelle piazze sovrastate dall'effige che bei completi che avete Avete previsto ogni minimo dettaglio azione reazione comandi ordini esecuzione obbedienza blitz krieg siete una stupenda non sconfiggibile macchinazione oh i francesi gliele suoneremo 39 Gran parte è con noi sono il più grande popolo antisemita gesù cristo ipso facto avremo olanda belgio danimarca norvegia finlandia svezia germania austria italia polonia cecoslovacchia ungheria bulgaria romania turchia jugoslavia albania grecia spagna portogallo fidi alleati pezzi di russia africa cina mica è finita ci sono anche i giapponesi dilagheremo qua e là all'olandese Vengo con voi un bel completo e niente più Rutina Elricht per voi Erika Loeffer la luce bianca sulla Baviera nel riposo del sommo capo l‟attesa azione riparatrice l‟offesa schiantante di Berlino che belle le vostre divise Danzate. 40 L'alto ronzio delle armi 41 GIOVANE SOLDATO COLLABORAZIONISTA L'alto ronzio delle armi venne quando a qualcuno andava fregandosene sempre meno altri avevano perso il lavoro conclusioni inconcludenti si sprecavano come molliche nel soggiogato porto di Amsterdam l'Europa gracidava Sarà ripulita a dovere debito con sani vecchi metodi per una generazione di invertebrati che la terra si vede popolare ogni tanto addosso Il grasso puzzo delle armi era la veste della città tradimmo la giustizia dei giusti dei padri fondatori del regno abdicammo e ci rialzammo superiori spronati dal desiderio di forza suprema tutti i nostri soldi venivano da genuine conquiste d'esercito una razzia di tutto rispetto su volti polverizzati tracciati a vita seduta stante Guerra civile spagnola grande messinscena granate nelle vigne dei repubblicani quella gente che si trascinava i quadri del museo di Madrid appresso Non arrestarsi facendo rullare la nostra ruota di arterie d'acciaio una morfina sciolta nelle schiene erose dei deboli spinti nei vagoni merce su una carretta comoda per farli finire azzuffati nei forni irrespirabili e caldi tetre teste guizzanti al loro interno insensate omelie nella vasca delle anguille Il venditore di liquori l'abbiamo inforcato le bottiglie gliele abbiamo succhiate finché ce ne era Quei porci d'inglesi li addormenteremo la pietà papale è poca cosa un ridicolo e blaterante romano 42 In un giorno Amsterdam si è presa volevano fermarci facendo saltare in aria tagliandoci i ponti in un giorno occupati messi i ferri ai giudei i musei ve li potete ammucchiare nelle pinacoteche o viceversa Berlino è la gerarchia fatta di muri da erigere moschetti d‟assalto ai bambini è il motto noi oramai siamo il giusto Mr. Hitler siamo venuti dentro di te impertinenti bolscevichi che annienteremo collaborando deporteremo lo straniero non si potrà opporre c'est ne pas plus Freude Freunde. 43 Atto 44 Famiglia Gurskij 45 JOSEPH GURSKIJ Avevamo messo le finali diverse come i pittori o come gli infrangitori che da molto tempo si alternano in questa città nessuno me lo suggerì nessuno ci aveva fatto alcunché fu una mia trovata ingegnosa quando chiesi al rabbino Ittivi se fossi all‟altezza della sua comunità mi disse RABBINO ITTIVI Tu sei il sangue magiaro che ci mancava un giorno torneremo ad essere la Nazione capisci lo Stato spiegheremo il pugno di davide sulle corrotte membra dei disperati che proliferano vicino al Tempio infestandolo di fango e veleno ritardando la venuta del messia quello che avrebbe dovuto mutare le stelle Sono un vecchio credo nella giudaica legge e mi invaghisce il misticismo JOSEPH GURSKIJ Uscii dalla sua stanza sghignazzando folle d'un vecchio ebreo Voleva dire sì sì si poteva lo dissi ad Ada di sera mangiando uno dei suoi buffi dolcetti inzaccherati e farciti con marmellata Nostra figlia risponderà al solo nome di Noemi Gurskij e la sua bocca si limiterà a palare di verità RAGAZZO DI BOTTEGA 25 febbraio 1941 Negozio Krillisch Insegna smaltata di un colore che si avvicina all‟oro ma dall'altra parte del canale è rame sfibrato Come ha i capelli neri quella signorina Ho fatto la fine che meritavo garzone di un negozio che smercia stoffe confeziona abiti di ogni genere e taglia 46 prima c'erano degli ebrei russi erano i padroni della baracca Dicono che oggi c'è un grande sciopero delle fabbriche gli operai si fermano gli spareranno addosso intanto mica andranno lontano cerco che farsi accoppare per i giudei mi sembra che vada al di là dell'umana concezione di cosa è giusto fare o no Mi compiaccio di come i compagni di quelli che protestano abbiano fatto filare sti inaciditi di borghesucci della ultima esalazione Romanov il Grande Zar di tutte le Russie del mio benestare finito con i denti bucati dal fuoco solforico ti ha raddrizzato la schiena il dottor Ulyanov manco con una zappata te l'ha proprio fatta sciogliere con il piombo Scorri giù per gli Urali despota felice Chissà come se la passa la nostra odiata Guglielmina dai reali inglesi. ADA GURSKIJ Mi hanno fatto un ottimo prezzo davvero grazie zii ecco cosa succede quando si hanno le conoscenze ti fanno gli sconti ti piegano il vestito bene nella scatola ti danno dei confetti ti trattano bene mi hanno fatto risparmiare sull‟abito da sposa fa difetto qua e là metterò su qualche chilo pane burro e aringhe tanto quanto mangia il mio amore lo chiamerò Eliot simile ad Elia ma come quello scrittore credo inglese di sicuro vive in Inghilterra 47 un buon nome di cultura promette bene drammaturgo olandese ebreo di sangue ungherese e russo Iddio sia ringraziato salvato dalla Santa Madre Russia che presto o poi tornerà spazzando via i codardi assassini con la loro sporca ideologia I tedeschi i nazionalsocialisti li preferisco cosa hanno mai fatto a noi olandesi mica come quei cani di francesi che se lo mettano in testa saranno spazzati via in tre settimane la torre Eiffel farà il passo dell'oca e allora sarà lo scarno rancio cara grandeur JOSEPH GURSKIJ Ada dice che da noi non verranno non hanno interesse a prendersi il Regno d‟Olanda noi siamo ebrei e questo tempo marcio è per il pianto Ittivi mi ha insultato urlando disperato RABBINO ITTIVI Zuccone di un ebreo la nostra pelle sta già bruciando non hai sentito delle leggi contro di noi in Italia in Germania fascisti razzisti vogliono spazzarci via una volta per tutte nessuno ci aiuterà solo alla fine del conflitto verranno a contarci come i caduti come l'artiglieria usata Una croce offensiva sta uncinando l'Europa e noi saremo i suoi chiodi spremuti fino all'ultimo grammo fibra per fibra Le nostre navi hanno ricevuto sputi dall'altra parte dell'oceano 48 davanti a quella statua ricoperta da tutto quel rame nel paese delle opportunità proprio da quella città che svetta sull'Atlantico e che gente del nostro popolo ha contribuito a fondare Nieuw Amsterdam abbiamo ricevuto bestemmie faremo da viti impiantate nelle falde per sorreggere la loro industria di guerra le loro azioni di conquista rimarremo fusi loro uccideranno con tutte le ragioni JOSEPH GURSKIJ Potremo far saltare ponti dighe e fiumi e regioni c'arroccheremo in Zelanda per la Resistenza qualcuno può dormire un sonno tiepido altri non so cosa aspettino ADA GURSKIJ Faceva freddo e ad uscire si preferiva rimanere sepolti nei vortici che salgono nei funerali non voluti saremo stati la cenere del mercoledì un vomito nel trabocco dei canali delle ciminiere strette piene di carne nei ritrovi oltre i banchi del giglio della morte compiacente declinata nel fascino di un pavimento di corpi selciati ELIZABETH AKEN RUTINA ELRICHT/ERIKA LOEFFER ADA GURSKIJ (un corale) E' la vicenda di due famiglie che cercano di abitare qua E' lo sfregio di una famiglia che vive nel rispetto dell'altra Fuori dalla mia finestra fuori dai miei bisogni di Reich noi abbiamo chiuso gli occhi li abbiamo fatti entrare a voi poi hanno portato via vi hanno dato la libertà del lavoro mia cara Elizabeth Aken la tua zia è l'antisemita numero uno ADA GURSKIJ Nella nuova strada 49 ci sono rotaie e bambini increduli si guardano l'un l'altro alitano a turno nello stupore attorno a quell'elevatio crucis stort a come ribaltata nella morsa dell'alto ronzio delle armi Fu tutto un roseto di colpevoli da punire a turno il popolo deicida alla resa forse qualcuno di noi ha ammazzato qualcuno e non se ne ricorda non è sicuro di averlo fatto qualche cosa che ci è sfuggita nei millenni che ora non si vuole ammettere un taglio sulla testa che non si mette a posto del sangue sul naso E' inspiegabile La prima cosa è che ci ammazzano quando lavoriamo quando sostiamo nelle linee dei treni un tipo d'amore per il prossimo presente quando viene ad uccidere La prima cosa è che durammo quattordici giornate ed il resto fu bianco e marrone JOSEPH GURSKIJ Ada studiava da madre comune e con le forbici si tagliava i capelli nelle pause indispensabili piangeva su una foto grigio lucente della sua Russia La nostra felicità si era compromessa il non poter affrontare il divorzio di due corpi per uno nuovo I bambini piangono per le madri d'Israele brandelli di macello fuoriusciti dai libri sapienziali non so chi sia il mio dio anche se tutti noi ci siamo elevati a lui in più di un'occasione Processati mortalmente da quando il tempo attraversa 50 la nostra fragile vicenda il mondo sta per coprirsi di noi fibra per fibra La chiameremo bruciatura di vento idiota ci chiameremo i soppressi malinconici sostituzione di carne per carne dunque rimarremo nell'atmosfera terrestre e rimarremo Le fredde spalle di mia moglie si stanno rosicchiando una ad una le fanno lavorare Cosa avranno fatto dei suoi capelli per il supremo Reich e la morbida reductio ad unum Ittivi è rimasto stralciato da fucili poco precisi l'ho saputo prostituendomi e vomitando Ada deve aver perso nostra figlia un‟eco riuscita male i loro figli appaiono più resistenti vedranno meglio sapranno meglio la razza li ho sognati abbattersi sulla nostra Ma lo scroscio di una bandiera blu rossa e bianca per niente francese da Nieuw Amsterdam ho visto quella bandiera da dove ci hanno sputato avvolgersi al mondo foderandola con un banconota un biglietto verde Ada ha dato un tocco in terra ha spento le campane appese alle ciglia mi ha detto mai mai ADA GURSKIJ Dio bevve e si addormentò in un alterco il nove ed il dieci di maggio Iniziammo il 1940 avevo il bambino altro che il loro cristo l'avranno invitato a scendere e tanto in fretta 51 l'avranno invitato a risalire da dove se ne era venuto credo che fosse troppo per la nostra elezione di popolo e la storia dei popoli è fatto di coincidenze divine ed ognuno le legga come possa quando le terre sfregheranno tra loro ed i bivacchi sprofondano nei polsi degli infartuati del campo Ci osservano fotografandoci riprendendoci documentandosi analizzandoci puzzano di alcool e di quello con cui le loro accolite si impregnano la vagina usati come sbobinate tracce di procedura medica squallidi presunti ariani costipati in riga in una lercia divisa Mi ha violata contro un sedile di una locomotiva non ne ho mai visto una con un sedile in pieno giorno chiamandomi marleen finiscono tutte così per reich ragione Il bambino lì cedette su quei colpi quello strattonare ventri appesi in ansia una maledizione di dio sulla terra che mi era stata data in possesso Coltivavo una solitaria verginità benedetta dal signore di Gerusalemme e dal fu rabbino Ittivi una donna israelitica quanto dovrà pagare per il suo destino per l'antico disprezzo Maestro Milioni per uno Stato. 52 Epilogo 53 Lascito 54 JOSEPH GURSKIJ ADA GURSKIJ RABBINO ITTIVI (metodo corale) Gli affari del signor Ulisse per una cosa che non ci è mai riguardata la spremuta della gente di Gerusalemme viviamo in quello che non crediamo Il Male è il figlio prodigo e bevitore essere dalla parte giusta dei massacri voluti dalla storia Quando gli anziani parlarono a suo tempo decisero di ucciderlo degnamente L'efrateo Ittivi con la giacca di un davide scuro nella meditata penuria provata nelle asfaltate valli delle tentazione Gli olandesi hanno firmato con le solite due dita farci rimanere nudi un'altra volta senza le iniziali dei nostri nomi sulle bocche stritolate dalla polvere chimica della propaganda insana mio marito sta sopra centottanta corpi crivellati Io sono Ada Gurskij e tra qualche ora lo zolfo nazista farà il suo ingresso nel mio corpo.


(Fine








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