Viveva in quella piccola casa che c’è sulla destra, su Dauphine e Louisa. Ve la ricordate. Niente di che, ma un angolo molto carino, molto grazioso. La stupidità a cui siamo condannati. Ogni tanto andavo da lei a sistemarle le piante. Poi Iniziavamo a bere, a guardare la partite e se era ancora cosciente, finivamo a letto per giorni. Un vecchio amico, è andato, mi diceva che l’arte era la verità. Forse vi ricordate dei miei pezzi sullo scandalo dell’ 88. Ero un buon giornalista. Mi offrirono dei soldi, quindi radiato. Non ho mai potuto fare più quell’unica cosa che credevo fosse per me. Scrivere. Qualsiasi cosa. Scrivere. Vera o Falsa, lasciamo ai posteri. E quando i posteri decadranno, ce ne saranno altri e ci saremo noi. Ricordate quella storia che ci raccontavano. L’uomo e la scimmia. L’uomo e il suo creatore. L’uomo e il suo prossimo. Sentite questa. Ho incontrato quell’uomo, chiamato Hu, da fuori città. Vedete come la vita cambia. Hu è un mezzo assassino. Da tanto tempo sono così stanco che non riesco a dormire. Cosa ho fatto. Siamo sempre in penitenza, da quando ricordiamo. Pensavo di averti sentito ridere quella notte, pensavo di averti sentito piangere di girono. Tanto tempo fa ridevi, e sorridevi ed eri tu alle mie battute ed io ero così felice di scrivere, mi mettevo a scrivere. Ora sono quello che ci eravamo promessi mai di essere. Ora sono un uomo vile. Le nostre memorie. I miei principi morali, i miei codici. Cosa credete, che non sappia. Ho sentito quelle voci.
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