domenica, maggio 21, 2017

Bergerol, 5





Luglio era così lento e fu inevitabile che prese il fucile e sparò a quell’uomo. Stranamente, le piante intorno fiorivano ancora. L’unica cosa per cui lottiamo, a volte, non è l’onore. Stanze vuote con tende senza più nessuna traccia di vita, di dolore presunto. Il nostre grande cuore preservato nella prossima diligenza che sta per arrivare in città. Ci guardiamo, ci guardiamo in faccia fino a sfinirci. E le avete viste le facce di questi uomini, uomini che stanno soli ad aspettare di essere pagati, uomini che si mettono in fila per il sussidio, uomini abbandonati da mogli e figli e tutto il resto. A ovest, lontano da qua, decisi di prendere una fattoria. Non ne ero così convinto. Trovammo il petrolio e prosperammo per un ventennio. Mi avete visto passare di qua. Non direi. Sì, c’era una volta in cui siamo andati ad ovest. Io e lei. Molto prima di queste foto che mi state facendo vedere. C’era vita prima di queste foto. C’era la nostra vita. Inutile che ve la racconti. Inutile che parli a questo punto. Ad un solo milione di chilometri da qua cosa succede. Meteoriti. Nubi cosmiche. Antefatti tra dei di un altro sistema solare o di un’altra galassia, prima che il mondo finisca. Vi ricordate del ragazzino che vi consegnava i giornali con il sorriso e il sudore appena asciugato dalla schiena. Vi ricordate delle torte della domenica, delle partite alla radio, delle attrici prominenti e prosperose alla televisione. Vi ricordate di quando avete infranto, per la prima volta, il limite di velocità, godendo, tirando dritto e poi prendendo l’uscita per la 90. Cosa pensavate di fare, dove volevate arrivare, in un paese straniero così lontano da casa.

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