Quando avevo sedici anni, era marzo, ed era molto caldo, un caldo che non avevamo mai sentito nella regione. Guardavo in cielo e guardavo all’orizzonte. Il grasso che scendeva dal dosso del marciapiede. Cos’è quella cosa che chiamiamo male. Da quando gli abbiamo dato un nome. Certe cose non esistono e non serve nominarle. Altre possono essere loro e possono essere noi. Non c’è niente in questo mondo che ci tenga qui. Stiamo così bene finché non arriva lo squillo del telefono. Quindi rispondiamo e. Essere differenti per un’altra storia, per cosa, la drammaticità della vita. State sicuri che questa notte tutto andrà per il meglio. State sicuri nelle vostre case. Certo che ti amerò fino alla fine. Certo che starò fino alla fine. In chiesa una volta un uomo molto anziano, si alzò e disse cosa cosa, finché non fu applaudito mentre se ne usciva. Mi sono abituato a guardare in basso. Dalle grandi città alle baraccopoli. Cimiteri e pezzi di rossetto. Dai dammi un po’ di quella roba. Parlami. L’ho sempre detto. E’ tutto così facile. Chiamiamo Nostra Sorella.
Nessun commento:
Posta un commento