giovedì, gennaio 15, 2015

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Sarebbe stato meglio che la nostra comprensione fosse stata illimitata ed almeno, si fosse presentata come tale: la compassione avesse una parvenza di esercizio. I rituali delle fedi planetarie. Chi sono quelli che ci stanno dietro. I libri degli scrittori americani a Parigi negli anni Venti & Trenta. La voce elettrizzata di Nina Simone, grigia, sbagliata, nel fegato fritto di un tramonto divorato con Charles Mingus & le signore peccatrici. Apostasia mentre si crolla su un pavimento di sampietrini. Il vecchio zio sam e tom sawyer. Un marciapiede illuminato a giorno, un jazz-blues che si accascia, con la nostra schiena che regge la bandiera. Supermercati aperti, commesse che non parlano, dei nomi su buoni sconti irreversibili. Rimozione di carri e macchine in divieto di sosta. L’utilizzo dei mezzi meccanici nel nostro presente. La vita dell'atlantico che bombarda, macchine Underwood che ci martellano ogni giorno. Un blues tanto estremo che ce lo portiamo a letto con un cumulo di caffeina & i suoi nostalgici annessi. Corde mezzo tono giù, già portate ai re di questa terra imperiale. Animali che gonfiano il torace dopo che turisti sono passati. La lotta per i diritti nei tribunali con qualcuno che si è perso nelle Antille a furia di ascoltare Bob Marley. Bob Marley che muore in Germania, non in Jamaica, braccato dalla CIA. Una sicurezza collettiva proiettata nei cinegiornali degli anni Trenta. Th. Dreiser, prima. L’avvento della sociologia e la morte del colonialismo. La gente che fa saltare in aria banche e luoghi sicuri in Oklahoma. Di chi fai parte. Pollame arrostito alle dieci del mattino e venduto alle quattro del pomeriggio. Una professione per gli eserciti senza più testa. Dormi bene consumatore. Vogliono venderti qualsiasi tipo di prodotto. Nessun cambiamento quando si parla. Le trasmissioni televisive scorrono. La gente che scopre il senso della vita quando qualcuno a loro vicino e più giovane muore. Siamo nello stato della comicità. Nell’esternazione delle paure più egoistiche. Il predicatore in noi taciuto. Le strade di Russia, di Polonia come quelle di San Francisco o della Francia rurale. Siena attende, sporca, degradata nel cuore del consiglio di amministrazione della banca più vecchia del mondo. Una donna guarda le carte e le interpreta. Mi chiede perché una persona come me sia andata da una come lei. Tu stai lasciando la città. Sbagliato, mi sono appena trasferito a vita. Ci diciamo: un nuovo inizio. Sappiamo quello che comporta. Non prenderà soldi ma potrà dire qualcosa di vero. Le sedie rivolte. Le poltrone di pelle nera in un bar di Detroit. Filmati di John Lennon proiettati su una parete di un locale dallo stile napoleonico. Difficile parlare con i fantasmi. La neve sulla cartilagine di Atene.









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