Qualche
settimana fa
ho
intitolato una mia foto
“Whitney”
ritraeva
una panchina di cemento & legno
nella
stazione del ferry che unisce
New Orleans ad Algiers & viceversa
Whitney lavora al Road Kill
un
negozietto di cianfrusaglie
dal gusto
decadente sulla Decatur
viene
dalle Keys, Florida
un posto
perfetto
per vivere
con la famiglia
ma non è
quello che volevo fare
nella vita
metter su
famiglia
la mia
ragazza
viene
dall’Austria
Osterreich
Whitney è
uno schianto
con un
residuo indiano
& io
le dico
sì, ho
notato aggiungo
lo so,
guarda, ribatte
& si
mette le mani in viso
si muove
in modo
flesso,
frenetico
solo a
tratti femminile
con le
dita
senza
vedersi allo specchio
traccia
una figura geometrica
quello che
lei definisce
“il famoso
triangolo”
molto
tipico, dice
punta un
vertice sull’angolo sinistro della bocca
uno
sull’orecchio & il terzo in mezzo alla guancia
&
cerca di farmi vedere, farmi capire
le sue
lentiggini, per cui ho una fissazione
sono tutta
costellazione
nella plumbea
notte di New Orleans
nella
notte che sfonda il quartiere francese
per
arrivare fino a Bywater & dall’altra parte
per incendiare
di umidità Canal Street
occhi
ghiaccio verdi & azzurri
tatuata
per buona parte del corpo
mi dice
che dovrei trasferirmi qui
incontrerai
una ragazza di New Orleans
&
dovrai sposarla
nessuna
scelta.
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