lunedì, dicembre 02, 2013

Whitney-Teresa/2







Qualche settimana fa
ho intitolato una mia foto
“Whitney”

ritraeva una panchina di cemento & legno
nella stazione del ferry che unisce
New Orleans ad Algiers & viceversa

Whitney lavora al Road Kill
un negozietto di cianfrusaglie
dal gusto decadente sulla Decatur

viene dalle Keys, Florida
un posto perfetto
per vivere con la famiglia

ma non è quello che volevo fare
nella vita
metter su famiglia

la mia ragazza
viene dall’Austria
Osterreich

Whitney è uno schianto
con un residuo indiano
& io le dico

sì, ho notato aggiungo
lo so, guarda, ribatte
& si mette le mani in viso

si muove in modo
flesso, frenetico
solo a tratti femminile

con le dita
senza vedersi allo specchio
traccia una figura geometrica

quello che lei definisce
“il famoso triangolo”
molto tipico, dice

punta un vertice sull’angolo sinistro della bocca
uno sull’orecchio & il terzo in mezzo alla guancia
& cerca di farmi vedere, farmi capire

le sue lentiggini, per cui ho una fissazione
sono tutta costellazione
nella plumbea notte di New Orleans
nella notte che sfonda il quartiere francese
per arrivare fino a Bywater & dall’altra parte
per incendiare di umidità Canal Street

occhi ghiaccio verdi & azzurri
tatuata per buona parte del corpo
mi dice che dovrei trasferirmi qui

incontrerai una ragazza di New Orleans
& dovrai sposarla

nessuna scelta.

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