NOTIZIE & NIPOTI
Da ACTA - Testi per un teatro della parola
Persone
Guya Magda Dolores, ventiduenne dal fare molto maturo, con piglio di una quarantenne vissuta.
Indossa
una maglietta di cotone bianco, un’ampia gonna che arriva alle caviglie e delle
ballerine di colore rosa o fucsia.
La gonna
deve risultare come un elemento di distacco netto, di demarcazione tra il busto
ed il resto del corpo.
Può essere
di qualsiasi tessuto ed è preferibile che riporti temi floreali.
Voce
Maschile
Scena
Uno spazio a cui è stata impressa una curvatura, un semi-ovale.
Sui due
lati della scena, due banchi da scuola.
Ad uno di
questi è fissata con una pinza, una sgangherata lampada da tavolo
L’altro ha
una semplice lampada.
Come
dall’alto è diffusa la musica di “Malaguēna”.
**********
(Guya
Magda Dolores. Mentre Malaguēna, da circa un minuto, riverbera già sulla scena.
Ha dei
foglietti in mano e cammina ellitticamente, guardandosi attorno, sbirciando in
tutte le direzioni, soprattutto verso il pubblico, non per cercare qualcuno, ma
per un particolare, come un bottone o per sentire un suono od accertarsi di un
verso.
Mentre
compie questi movimenti, ragiona tra sé, fa come per ripetere delle battute. In
poche parole, cerca l’attacco.
Sul banco
su cui è fissata la lampadina ci sono dei foglietti.
Va verso
questo banco, ci si appoggia, facendo strusciare il fondo schiena contro lo
spigolo del banco, prima dondolandosi, poi infastidendosi)
G.M.D. (Leggermente, trasognata)
Ah
Recuerdos de la Alhambra
di Rodrigo
inconfondibile
come ce la suonava il nonno
con la sua chitarra
a corde aperte
una chitarra flamenca
Le sue meninas
le sue imprendibili ninfette
ci chiamava
(fa un respiro baritonale, si schiarisce
la voce imitando
una vecchia radio pesante che non riesce
a sintonizzarsi)
Sapete come si chiamava
la terza caravella di Colombo?
E tutte zitte
L’Innominata! Bambine mie!
Non c’era una terza caravella!
E giù a ridere, noi
io e mia sorella Ines
mentre nostra cugina
la Dogmatica
la Ieratica
la Cagna in Pelliccia
Faceva storia a sé
lei voleva sentire
le impetuose opere
dello spirito romantico
dello spirito santo
Le piaceva credere
in una santa ed immacolata chiesa
una et trina
a volte cattolica e apostolica
opere del secolo passato
dei millenni calcificati
(si rivolge idealmente a Francisca, la
cugina)
Si tramortisce e si traumatizza
zittendosi con il suo Schubert
Francisca (guarda i foglietti)
Vedo tutte queste notizie
dalla prima alle ultime
quindi si susseguono
si compenetrano
fino a lasciare il posto
ad un nuovo nato
(da fuori scena una voce maschile, nasale
e turbata,
imita uno squillo di tromba, per due
volte consecutive,
fa quindi, un paio di versi acuti, poi,
con tono annunciatore)
VOCE Delitto all’incrocio
tra un incrocio ed un altro incrocio
nel bel mezzo del sagrato
del Duomo gotico di Fiene
(G.M.D. è
disgustata e cerca un posto dove sputare,
ma
frettolosamente ci rinuncia)
VOCE Rapina effettuata
con tenaglia a mo’ di porco
ai danni di un cassone di un edicola
Trafugate ottantadue riviste
di approfondimento medico – scientifico
di scarsa importanza
G.M.D. (Finalmente può parlare, si sovrappone
alle ultime sillabe pronunciate dalla
voce)
L’inconfondibile intensità
di Rodrigo
ce la ricordiamo tutti, no?
Las meninas
suonata con l’Alhambra
hanno detto all’incrocio
tra un incrocio
ed una altro incrocio
(fissa il vuoto sopra la sua testa,
accennando al compimento di opere
di alta astrazione, tutto in modo
affettato)
Sarà sicuramente una superficie
dotata di ciclicità
un ambito circolare
uno spazio superficialmente tondo
se non proprio tondo
almeno ottuso il giusto
per contenere quel catafalco
del Duomo di Escher
un obbrobrio scultoreo
di chiara fattura medievale
un dominio fatto pietra
grazie alla ricchezze delle gilde
del grasso potere vescovile
su alberi vescovili
su un sagrato di porfido sconnesso
di piccioni e bancarelle
tutti che cercano
di vendere qualcosa
instancabili drogati di preghiere laiche
anestetizzati da quella sacca con le
monete
lo scroto danaroso del commercio
(si ferma, passeggia per il palco,
idealmente nel sagrato,
si dirige verso il banco con i
foglietti,
li impugna, ne fa un rotolo, lo apre e
guarda attorno, studia i foglietti, si
accorge
che su alcuni ci sono scritte frasi
incomprensibili,
su altri niente, sono solo un po’
sporchi)
G.M.D. Guya
Magda Dolorosa stabat
Prima di te quante eroine
Quando la bisbetica indomita dice
Fallire, noi?
Una donna deterge i panni
sulle mura della propria città
a difesa di essa
nel Testamento Ester
ha tramato per una festa
Elissa ha coperto di pelle d’anatra una
collina
ma nel fuoco è inciampata in una spada
non come la visionaria di Nuova Orléans
che ha trascorso gli ultimi istanti
nel carbone della sua stessa pelle
Alcesti dinanzi ad Estia
dubito che fosse restia
di fronte alla morte
le suggerì di diventare madre
reggente nel disordine
che le calate degli déi portano
Menomale che certi catecumeni
mi hanno assicurato
che dio vede e giudica
stando a quanto detto da Sirach
le ingiustizie non sono sopprimibili
in quanto non esiste il naturale
contraccambio
(si muove verso il banco con i
foglietti,
li osserva, s’imbizzarrisce)
Ah
Guya Mesta di Dolore
per i tuoi amori assaggiati
sotto l’arcata di carne insaponata del
palato
le loro mani a rimuovere
questa gonna
(prende la gonna con entrambe le mani,
all’altezza dei fianchi, la alza di poco
e fa una faccia incredula, introversa,
guardando per terra,
gonfiando le guance come una mela
fiacca,
cotta o prossima all’eccessiva
maturazione)
per scalfire l’albero gelato
Tormentata fin da piccola
con le citazioni delle biografie
di
donne pazzesche
immolate sacrificate spezzate
maritate come pietre al suolo
del sodalizio laico o ecclesiastico che
sia
donne ricordate
I recuerdos suonati dal nonno
le meninas
le sue meninas assopite
dalle corde sbilenche
della chitarra portoghese
punte con il pollice e l’indice
talora possono essere
i nostri fianchi
a finire sbranati
dalle manacce di altri
benvenuti o malcapitati
VOCE (Questa volta proviene da una radio)
Fonti anonime riportano
che l’esercito israeliano
durante l’operazione “Piombo Fuso”
compiuta nei territori di Gaza
potrebbe aver usato
armi non convenzionali
armi espressamente vietate
dalla Convenzione di Parigi
sulla Proibizione delle Armi Chimiche
Pare che si tratti
di fosforo bianco
e non solo
(la voce sfuma)
G.M.D. Evidentemente
questi cronisti al fronte
questi lenti riportatori di notizie
non sanno che le convenzioni vengono
fatte
proprio per (s’interrompe, allegra)
fare queste cose!
Provare nuove delimitazioni
i confini dell’etica dell’agire
l’accumulo di ingiustizie presunte
sfrontatezze pregiudizio contro le forze
armate
ci hanno dato una res publica
Azzardati detrattori di libertà
dio vede e giudica
(va verso il banco con i foglietti,
ne prende uno e declama)
Colui che non mangia
non disprezzi chi mangia
dice Sant’Agostino
nelle Lettere ai Parti
una popolazione imperiale fanatica
che fu una minaccia continua
per il capolavoro Romano di Paolo
(si dirige nuovamente verso il banco con
i foglietti
spegne la luce della lampadina, guarda
il banco di fronte,
ci si approccia a passi corti,
circospetti,
poi fa un balzo, con entusiasmo
meditato)
Bisogna lanciare minacce
per sapere con chi si ha a che fare
(si mette le mani tra i capelli, ne
estrae una forcina
la apre, fino a formarne un’unica
bacchetta dritta,
ne verifica la robustezza, la soppesa,
guarda per terra)
VOCE L’ultima voce di uomo
che i vicini hanno sentito
sembrava salutare una donna.
G.M.D. Arrivo tesoro!
(esce di scena correndo, tenendo teso il
braccio in aria,
impugnando la forcina per i capelli come
un pugnale)
(Chiusura con la lampadina sul banco
libero, sfuma la luce
suona un campanello, rumore di una porta
che si apre)
(Fine)
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