venerdì, giugno 01, 2012

Citazioni dalle Cronache del vissuto inverno








“Ero una volta giovane e aggiornato
e lucido e sapevo parlare di tutto
con nervosa intelligenza e con chiarezza
e senza far tanti retorici preamboli
come faccio ora”
Jack Kerouac

“Lolita, luce della mia vita,
fuoco dei miei lombi.
Mio peccato, anima mia.
Lo-li-ta”
Vladimir Nabokov

“Ma solo nella mia camera,
cado in artifizi di scriba,
le cagne funeste si vendicano
come possono, mi mordono
rabbiose sotto il tavolo”
Julio Cortazar

“Ho visto le menti migliori
della mia generazione
distrutte dalla pazzia”
Allen Ginsberg

“Che esista un dimenticare
non è ancora dimostrato”
Friedrich Nietzsche

“Sono nella camera di mia madre.
Sono io a viverci ora.
Non so come ci sono arrivato”
Samuel Beckett

“Il giovanotto cammina da solo
a passo rapido nella folla
che si va diradando
per le vie notturne”
John Dos Passos
                               
“Eccoci qui, ancora soli.
C’è un’inerzia, in tutto questo,
una pesantezza, una tristezza”
Louis-Ferdinand Céline

“Ora, di qual specie è la proposizione
‘Nulla al mondo …’?”
Ludwig Wittgenstein

“Chi sei tu che nasci nella stanza
accanto alla mia con tanto clamore
che io posso udire l’aprirsi del ventre”
Dylan Thomas

“E’ sabato pomeriggio e questo sabato
pomeriggio è ben distinto da tutti
gli altri sabato pomeriggio”
Henry Miller

“Da un lato il mio trattato
non è solo un’opera d’arte
perche tratta di filosofia
D’altro canto però è anche il massimo
risultato che sia concesso nell’arte”
Thomas Bernard

“Tenebre tali che si possono palpare”
Esodo 10.21

“Il lugubre isterismo dei coyotes”
Truman Capote

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