domenica, gennaio 29, 2012

Dialogo ad un party




Fatta la mia presenza
al tuo rimarcabile
COCKTAIL PARTY
non TSEliot 1950
è sempre un’illusione
ad avvicinarti
a renderti più conscio
di quello che ti sta attorno
da qualche ora
riflessioni sulla crisi economica
freddure sulla cultura
inarrestabili manifestazioni di pensiero
sull’ultimo libro letto
o l’ultimo spettacolo a cui assistito
l’immancabile horribilia
del corredo umano
un certo tipo di individui
devono esibirsi di continuo
una donna mi ha detto
li lasci stare
non hanno niente da dire
si parlano addosso
gli sfugge completamente
l’essenziale
visto che non ho ascoltato
non c’è proprio speranza
& nel culto dei morti
nell’Italia contemporanea
si dicono cose terribili
& lei
come fa a sostenere
una cosa simile
a leggerla
signora
non racconto mai
la stessa storia
due volte
ciò che degli altri sappiamo
è solo il ricordo
dei  momento in cui li conoscemmo
signora mi scusi prego
se vado solo per quotazioni
ma ha visto
come era sciatta
l’interpretazione della Lazzarini
oserei definirla
non senza la sua approvazione
o il suo modesto compiacimento
un’insolenza elitaria
o un azzardo proletario
tutto inchiavardata
sulla radice della nostra democrazia
la repubblica democratica
capisce
illo tempore
ha portato in scena
una vergognosa sciatteria
ridurre in quel modo
Giorni Felici
stroncare il testo del Maestro
in quel modo
ha colto i movimenti
quando ansimava
arrancava
quella gestualità anni Settanta
non crede che fosse
profondamente volgare
un’imposizione del corpo degli attori
una violenza dichiarata sul pubblico
ma le pare possibile
fare Giorni Felici
con suo marito
Willie
le sembra una cosa plausibile
Winnie & Willie
moglie e marito
sul serio
nella realtà quotidiana
ma volgarizzarlo a quel punto
ma che si ritiri
se non è più all’altezza
tutto quell’atteggiamento
da operetta da Regno delle Due Sicilie
sono quarant’anni che si rifà
al suo mentore
a Strehler
& poi
riproporre
un Beckett del genere
che ne pensa
la mia Giulia
mi ha detto
che lei
oltre ad essere a conoscenza
del carteggio
tra Beckett & Strehler
ha una cultura tutta sua
so che si inoltra
nella storia del jazz
& che nei suoi soggiorni
a New Orleans
frequenta gente del posto
eh dica
come è vivere lì
è così come dicono
musica-tutto-il-giorno
ma si esibiscono per strada
signora conosco da sei anni
tre fratelli che vivono di tip –tap
mi dica
ma tutto quel scrivere
pardon
quello scrivere nei bar
nelle camere di albergo
da solo
la appaga
come vanno i suoi libri
si vendono
lei mi sembra
molto proiettato
verso l’arte del novecento
se posso dirglielo
ha proprio sbagliato secolo
mio caro
doveva nascere
trenta anni prima almeno
se non prima ancora
ma non si stanca
in quelle serate
quando immagino sia stravolto
ed ancora va avanti ad appuntare
a cesellare sui suoi appunti
la mia Giulia
mi ragguagliava
su i suoi contatti
con l’editoria italiana
che potrei definire
non proprio edificanti
vero
mi diceva anche della musica
del ruolo che riveste nella sua vita
delle sue forti radici
nel blues
nella classica
& di quegli studi
che come le dicevo prima
a quanto mi risulta
sta facendo
nel campo jazzistico
comunque
io la devo
assolutamente presentare
a x y alfa & beta
& vedrà che non avrà
nessuna difficoltà
a pubblicare
ha un taglio preciso netto
nella sua scrittura
non si abbatta
mi è molto piaciuto
quel suo piccolo radiodramma
notizie e …
NOTIZIE & NIPOTI signora
certo
quei riferimenti
sul El Greco
Velasquez signora
sempre spagnolo rimane
scusi la confusione
ma i drink iniziano a fare effetto
devo proprio dire
che lei regge benissimo
che tempra
dimostra anche cinque anni in più
ha sempre quell’espressione dura
da uomo vissuto
scusi se sghignazzo
è il vino
lei comprende
ecco mi chiedevo
ad esempio
in quei bar newyorkesi
che differenza trova
oh scusi
ho visto un mio amico
vado a salutarlo
ed in un attimo
sono da lei
possiamo darci del tu
giusto?

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