mercoledì, agosto 14, 2019

N.0./10




Perlomeno dovrei concedere qualcosa alla decenza della mia età, in questa condizione… Algiers nella giornata, & balzato al Sazerac alle cinque, posizione di comando & qualche facile commento, prima dell’inizio della serata. Strategie stese sul bancone, avventori sempre col collo sudato per quello che hanno vissuto o hanno assunto scaricati a testa in giù cinque minuti prima su un lavandino di una toilette per soli uomini con tanto di servizio, servizio che tutti chiamano Fredy il Portoricano, & lì puoi starne sicuro - se ne vedono delle belle, se ne sentono delle belle & si fa quello che si deve fare per qualche attimo - atto di demolizione in corso signori, deviazione di percorso, viabilità invertita. E’ Fredy che si prende la responsabilità di controllare che tutto non vada fuori controllo. Se succedesse un evento del genere, un evento che ponesse la divisa di Fredy, quello che quella divisa significa in questo luogo e che rappresenta fuori da queste mura, là dove il mondo imperversa &d esiste solo per le notizie scrollate su un megaschermo prima della partita in programma, che ponesse la sua personalissima responsabilità al di fuori da quanto stabilito dalle regole di questo hotel, si verificherebbe un qualcosa di veramente inusuale, qualcosa che qui chiamano senza esitazione, Codice Viola. Senza nessun annuncio, non esistono gli avvisi in certe situazioni, ti potrebbe capitare una cosa, come dire, “vai e ammazza lo straniero che ti sta di fronte, il primo che trovi per strada, quella del vicolo diciamo”. Fredy mi parla di Algiers, la "sua gemma & orgoglio", come dice lui. E' profondamente innamorato della vita che gravita e si riproduce vicino al fiume e sulle rive fin su nei piazzali di asfalto che accolgono i traffici di affari, le prognosi aggiustate in partenza, le fantasie inclinate di Algiers con zone di libero accesso & di smercio, Algiers con le sue chiese riabilitate al culto dell'Onnipotente, le concessioni stradali in sospeso, le licenze bancarie & assicurative revocate, i cantieri navali sotto assedio di navi cargo dal Medio Oriente, il cimitero calpestatile come l’erba dei bambini della terra ingenua ma mai vergine. E anche se Fredy mi attende, so che sta aspettando, anche solo per una procace lavata di mani, tanto per usare uno dei suoi asciugamani marchiati Roosevelt, gli direi: so che qui dentro le preghiere non hanno alcun potere, ma sai cosa dice il cartello all’entrata: una Nazione al cospetto di Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti. Quindi, Fredy il Portoricano di un non so quale sobborgo di San Juan, attieniti anche tu alle regole, e mi fermerò qui dentro ancora qui dentro con te per qualche minuto. Nessun Codice Viola Stanotte.





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