venerdì, agosto 16, 2019

El Norte. 2





Piccina perché piangi? Non ne vedo il bisogno. Vuoi un po’ di acqua fresca? Soldato porti subito un bel boccale di acqua fresca per la signorina. Ecco, vedete, queste cose El Norte non le fa. E’ tanto tempo che El Norte non guarda in faccia le sue vittime. Sapete come ha lasciato gli ultimi dodici? Appesi a testa in giù da un ponte. O meglio, appesi per i piedi, visto che la testa gli era stata staccata. Perché mi guardate in quel modo? Pensate che vi stia mentendo? Che voglia impressionarvi? Che il vostro Generale El Norte non sarebbe mai capace di cose del genere? Sono io che ho cresciuto El Norte e sono io che gli ho insegnato tutto. Senza padre, senza madre, un essere venuto al mondo per essere solo e per diventarne la stella più solitaria del mattino scintillante. L’unica stella che brilla a El Norte. Solo che poi il vostro capitano, ha iniziato a bruciare. Ha iniziato ad allontanarsi. Tu potevi fidarti della posizione di El Norte, della sua luce, della distanza che c’era tra il tuo corpo, tra il tuo battaglione e la sua visione della guerra che non era altro che la sua originale concezione di vita. Una vita a El Norte. Quell’anno, scoprì chi veramente fosse la madre. E El Norte venne a cercarmi. Fuggì nella notte con i miei uomini, quelli che non erano stati ancora pervasi dalla Religione di El Norte, da il Credo di El Norte. Fuggì perché l’alternativa era morire entrambi. Nessuno dei due avrebbe permesso all’altro di sopravvivere. E così dopo vent’anni siamo qui. Lui ha fatto grande il Nemico, lui ci ha umiliati e fatti a pezzi ogni volta che ha voluto. Potrebbe anche candidarsi a Presidente per quanto mi dicono. El Norte Presidente, ve lo immaginate? Mio nipote Presidente di quella feccia di Unione di Stati. Ancora quello sguardo. Mi è solo scappato che El Norte è mio nipote. Due cose non vi ho detto esplicitamente. Primo era figlio di mia sorella, non sopravvissuta al parto. Del padre non parlo, perché era un bastardo della vostra gente e pensai bene di ucciderlo molto tempo prima che il piccolo El Norte nascesse. Gli ho insegnato tutto io, ma lui mi sorprendeva sempre. Alcune volte era lui ad insegnarmi. Ma i suoi insegnamenti avevano un leggero gusto di inganno. Come una droga che leggera leggera che ti rende più semplice tutto. Il Potere di El Norte. El Norte il Persuasivo. Il Carisma di quello sguardo rivolto sempre altrove. Lui non era in battaglia, lui era oltre la battaglia. Riusciva sempre a vedere oltre, alcune volte anche in modo distorto, ma vedeva oltre. Il piccolo El Norte in un mondo duro, crudele, che non gli ha risparmiato niente. Certo che lo zio, io, non gli ho mai fatto mancare niente, come avrei potuto. Era mio El Norte! El Norte era mio. Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa. È diventata simile a una vedova, lei che era grande fra le nazioni. Essa piange, piange, durante la notte, tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici. Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitù; abita fra le nazioni, ma non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto mentre si trovava nell’angoscia. I suoi avversari hanno preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano; poiché il Signore l'ha afflitta per i suoi innumerevoli peccati. I suoi bambini sono andati in schiavitù, davanti al nemico. Non sono mie queste ultime parole. Dovreste conoscerle, voi fedeli di El Norte, voi, i Credenti. 









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