Tutto quello che ha comportato scegliere New Orleans. Sceglierla. Come città, come donna a vita, come famiglia, come ricovero per la fine delle mie notti. Ah certo, Julia Street. Eccomi qua. Un'altra donna sotto braccio, alcune volte della mia età, mai, sempre molto più in là con l'età se non molto più giovani. La mattina qua, ci si alza, e se posso, guardo il fiume. E questo non è quello che mi uccide. Sono le donne che ho perso, sono le occasioni, le persone passate & ora morte. Ah certo, il Ninth Ward. Eccome se ci siamo stati. Una mattina al Community. Così solo dopo quello che ho vissuto? Sì. D'altronde quando vai fino in fondo e fai a pezzi tutto, cosa ti rimane. Tutto quello che ha comportato scegliere New Orleans. perdere la famiglia, perdere donne, amici.. nooo. Uno dei momenti migliori della mia settimana lo passo in Jackson Square. Intorno alle sette di mattina. Un veterano inizia a suonare una fanfara irlandese che poi declina in una marcia. Di solito, io mi alzo e marcio con lui. Di fronte abbiamo il Mississippi e tutto è salvo e ovviamente enorme e salvo ancora. La neve non cade mai qua, ma occhio alle sparatorie senza colore. In questo posto, ognuno, tutti i morti, hanno una tomba. Sopra o fuori terra.
lunedì, dicembre 31, 2018
Fuorilegge
Si potrebbe dire
che sono solo
un altro scrittore di bar
ma per essere precisi
sono uno scrittore
di bar di alberghi
& di camere di alberghi
Eccoti qua
per un'altra sera
che entri in camera
& non ho molto da dire
mi chiedi confusa
della letteratura americana
mi chiedi del marxismo
Potrei dirti di donne lasciate
di vedove abbandonate
di madri tremendamente sole
eccole qui
davanti a me
è solo un'altra partita di NBA
& ora scendo per le strade.
Le Cose Nuove/8
La sera poi, iniziamo a parlare. Riserviamo parole. Per noi stessi, per il nostro presente, qualcosa per il futuro, niente mai, per il passato. Al tavolo di fianco, un’altra confidenza disturbata. Seagram’s VO, distillato dal 1837. L’etichetta dice: oltre centoquaranta anni di integrità, tradizione e artigianato. Gli uomini, soprattutto certi uomini, sono molto suscettibili. Decisamente deboli, pronti a credere qualsiasi cosa viene loro detta, pronti a prendere fuoco per un facile guadagno o una donna di passaggio. Questi sono gli uomini, e di questo sono fatti gli uomini. Quello che sappiamo, quello che abbiamo vissuto, e perfino quello che vorremmo tramandare, finisce in un ultimo discorso di chiusura, in una parlata strappata, che non si riesce più a ricondurre a chi l’aveva pronunciata. Chiamami quando ti svegli; uno sporco numero di telefono. Fuori dalla porta, del legno messo a pavimento. Una volta si diceva, assi inchiodate. Pavimento. Davvero è il meglio del meglio del Canada? Non penso, ma potrebbe anche essere. Scale, porta, legno, maniglia. Una discesa, per non parlarne. Alle ore - facile associazione. Bar METRO-NOTTURNO, vivere ed ingoiarla. Non posso permettermi un altro errore. Ossido osseo. Caduta degli dei. Io che chiedo. Poi giunge a noi, quel richiamo lontano, orfico, un lamento. QUESTA E’ UNA MACELLERIA. Si batte si frolla si mette al chiuso, dicono, un setaccio di morte o una sequenza enciclopedica. COCA-COLA a profusione e SEAGRAM’S VO. Per un senso di protezione, chiamami quando vuoi. Il numero è - pura cabala.
domenica, novembre 18, 2018
M. 201/Dvorak
Una dea senza nessun posto
una dea per caso
capitata in un teatro
una testa piena di capelli
una impagliatura da omaggiare
Una dea distruttrice
come nei migliori dei casi
una dea che abbandona
una dea che lascia
i brandelli dei propri morsi sulla nuda terra
Una dea che ancora cammina
& che vede il proprio pianoforte
tutte le notti & tutte le mattine
in cui è costretta a vivere & vive
& accetta il passato & il presente
Una dea incerta
che odia & massacra ogni cosa
sempre discreta
sempre debordante
una potenza scellerata
Una dea che aspetta
grandi segnali dal futuro
una dea incapace
che non vede & non sente
ma &' tutto quello che siamo
tenuti
a fare.
Le Cose Nuove/7
Mi hanno detto che mio padre è decisamente in fuga. Non posso neanche parlargli. La polizia è sotto. Stasera non c’è molto di cui essere preoccupati. Solo, un’altra sera nel bayou. Magari vado a puntare a New Orleans. Ho lasciato moglie, ho lasciato figlie & mia madre. Sono nel club dei numeri uno. Ho perso tutto & ho vinto tutto. La vita è così semplice, ma la gente non lo capisce. Poi arrivano persone. Fai questo, fai quello. E questa massa di imbecilli e di sociopatici si converte. Le mandrie marxiane. Sia benedetta la sua grande anima. I grandi discorsi tenuti all’Università. Tutti invasati delle biblioteche e della politica. E i teatri e i cinema. Quando siamo diventati blu. Di certo la città, ha le sue storie dove non si può arrivare, ha i suoi attimi, ha le sue cadenze, come i ciechi quando non vedono o magari vedono - quanto fa caldo, quando lei sola è al settimo drink, questa città deve rispondere. Poi, ne verremo a capo. Lei è. Dopo trent’anni si è fatta trovare. Lei è la nuova Zelda. E su questo nessuno può parlare.
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