lunedì, aprile 25, 2016

Parliamo di quel posto/ Di cosa parliamo oggi oggi quando stiamo insieme



parliamo di quel posto
tempo luogo, 13 ore

non c’è nessuno
che ti possa parlare
dall’altro mondo

e prima di tutto
sono tutti morti
ti guardano e ti parlano

fottetevi,
ma fino in fondo
visto che non siete niente
e che non avete mai avuto niente da dire

voi, le vostre reali nullità
nella vostra vita, voi, miserabili
fottevi voi e la vostra fottuta vita

(voce registrata di una corista
fuori da un bar di Seattle, Washington, USA
un cazzo di classicismo fuoricampo
cose e fatti detti da lei, quella donna)

quindi, andiamo avanti

leonard cohen
canada no LA

il posto
era coperto
colori
luoghi
accessioni
mostri
giostre
violenze

torturando la notte
la regina cammina

tornando a quel posto

sei così dolce
che appena posso
vorrei

il mondo è un posto così stupendo
rachmaninov alla mattina inc. co.

passato molta vita altrove
stato con donne diverse

cosa importa

dai cara
stammi sopra tutta
la notte

o tutto questo
di giorno
noioso
dannato

sempre pronto
new jersey
un paio di ore ad atlantic city

fa,mi,glie
religione
casa
scuola
famiglia
istituzione
una mascherata

contemplo
che prima o poi
come tutti voi
verrò ammazzato
dalla vostra famiglietta

( è sempre la corista di strada che parla,
non fateci caso
salvo che vostro marito
oppure chiamatelo vostro padre
sia un cazzo di habitué
delle signore che stanno fiere in strada)

cosa importa
siamo così dolci
& cattolici & così tolleranti

e voi cosa contate
con le vostre vite
piene di niente
i vostri conformismi
le vostre verità
nei vostri ridicoli posti di lavoro

borghesi
proletari
pezzenti
abbienti

fate parte
tutti
della stessa specie
“onorabile”
la razza umana

e quando la doppia linea di orione
doppierà il mondo
come scrissi
in qoelet blues

e di voi non resterà niente
quindi
iniziamo
re.iniziamo a parlare

in quel giardino
dove cristo
venne ucciso

parliamo pure di lui
parliamo di quell’esatto momento
mia madre,
quando ebbe l’idea di concepirmi

se volete
ci mettiamo
a parlare
di whitney

il fatto è che ho visto tutto
e che voi state lì
pagando un mezzo biglietto
pagandomi, giudicandomi

una bottiglia di vino rosso
solo per sporcare la bocca

che non bevo da molto tempo
roma

il vecchio tempio
di una religione
addizione

bastardi
non voluti
la tua propensione

buone storielle
per tutti voi
orari proibiti

vedo molta felicità
ora et,
una macelleria privata
una macelleria privata
solo un senatore che parla


parlando di te
di me
dei fatti dell'altro

sto per girare
il senso di questa città
e voi mi seguirete
siete così paurosi

impacciati
panicati
catarsi

la vostra religione
è la mia
ed io sono con voi

quindi, una giornata al cinema
donne, uomini
& ancora famiglie


un lunedì mattina.


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