sabato, febbraio 27, 2016

Calais-Dover




potrei dirvi la verità
tutta la verità
oppure solo fandonie
potrei dirvi
dei pestaggi
delle torture
un pupazzo da abusi
raccontarvi che ho visto
mia madre assassinata
mio padre assassinato
i miei parenti sotto le bombe
che abbiamo affrontato
un’epidemia
una carestia
un genocidio
i soldi dati
a chi traffica essere umani
gli scafisti
l’agente di frontiera corrotto
i carcerieri con gli AK di contrabbando
i container in cui eravamo costipati
le barche da pescatori
la marcia per attraversare i confini
molte volte sono morto
di stenti
soffocato
malmenato
disperso
affogato
caduto sul fondo marino
ma non verranno mai
a riprendermi come i Bronzi di Riace
altre volte sono sopravvissuto
stato in centri di detenzione
di smistamento
di accoglimento
disinfestato
sbattuto a terra
umiliato
fatte battute
di cui non capivo il senso
deriso
derubato
ammanettato per ore
mi hanno chiamato
migrante
immigrato
clandestino
profugo
rifugiato di guerra
chiedente asilo
fuggitivo
migrante economico
dissidente politico
apolide
delinquente
disperato
mangia spaghetti
mangia patate
mangia rane
la cosa che ho sempre saputo
anche se sono lontano
da dove sono scappato
è che sono nato nel posto sbagliato



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