sabato, febbraio 28, 2015
78
può essere
tutto quello che abbiamo
stasera
sonny landreth
una terra promessa
le voci della cugina
la terra infartuata
chi fa la fila
nei territori62
veniva da me
tre, quattro volte a settimana
poi ci abbiamo dato un taglio
questa città non è
più la stessa
mi viene da dire
dopo il film
dopo il concerto
all’uscita dal teatro
maestri a cui si danno
i nomi delle vie
gli altipiani metropolitani
conversioni acclamate
conversioni di poco conto
per l’intera settimana
162
altro tavolo
il dry martini di barcelona
162 aribau
miles come tutte le sere
i libri non venduti
la gente alle mostre
portafortuna ingioiellati in tasca
scegliere la lingua in cui scrivere
casa madre
scontri a roma
nell’anno del giubileo dei corpi
un ossario saccheggiato
tutta la gente vista passare
che ti parla
il ritorno a casa alle nove
venerdì, febbraio 27, 2015
Ip. 19
strani decadi
bretagna, fronte
brests, touché
il lungo litorale disabitato dell’inconoscibile
venire a compromessi
scendere
mi ricordano i miei doveri
me li elencano
una sera, un’ultima mezzanotte
di fratelli & sorelle
cosce di pollo in frigo
il dissenso sociale
tracciare la città
i suoi quartieri discussi
luci colorate
dimensioni dilatate
una profonda macchia
verde olio nero
interpretazioni
parole fuori dall’aula
rimane in fondo
la discrezione del sensazionale
hanno votato
hanno eletto il parlamento
l’istituto di arte
un paese da contemplare
nella stanza in cui avvenne
il suicidio di cui abbiamo parlato prima
socialdemocrazie compresse
la sai una cosa
identità presunte
venute al dunque
la divisione contemplata
dall’uomo col cappello
strumenti di rilevazione
dati aggiornati
riesci a venire qui
e a toccarlo
sta sparendo
energia elettromagnetica
la grande ellisse
dei corpi
ho solo dimenticato il mio cognome
per una sera, dando le spallemercoledì, febbraio 25, 2015
lunedì, febbraio 23, 2015
domenica, febbraio 22, 2015
27 pezzi in tasca
1,
verità al mercurio
rivelazioni scarnificate
la chimica del consumismo
2,
la guida conduceva il gruppo dei turisti
nella cella num. 479
leggende tedesche per fanciulli
3,
jazz sotto il mio abbraccio
sefarditi con il segno della vittoria
un mondo incalcolabile
4,
questo covo di esaltati
in preda
a qualcosa
5,
stati umani
sostanze
il passato imprevedibile della russia
6,
la fortuna del non detto
quel tragitto
per la devastazione a poco prezzo
7,
la fiducia nei mercati
il rendiconto transnazionale
numeri digitati appaiono
8,
“poiché
il tuo spirito
è in tutte le cose
9,
tu castighi
poco alla volta
i colpevoli”
10,
beeth. risuonato
milioni di volte
la cattedrale di utrecht
11,
superbowl nella notte degli antenati
una valuta per tutte le guerre
i confini in discussione
12,
forniture di gas
carbone
energia atomica
13,
il paradosso che risulta
da incroci tra i piani
del simbolico e dell’immaginario
14,
tipi psicologici
lacan
l’altro e la psicosi
15,
sciopero
dell’industria siderurgica
inquinamento delle tute blu
16,
non c’è strategia
non c’è politica
la legislazione sul lavoro
17,
chi sono
veramente
gli altri
18,
com’è facile
la ricomposizione serale
delle famiglie della nazione
19,
le facce della vittoria
in auto blu imbottite
pelle e distintivi
20,
un ventilatore
rimasto fermo
1969
21,
anni di racconti brevi
nei refettori
dei protestanti
22,
la messa in mora
dei precetti
delle istituzioni
23,
le civiltà incoscienti
che dimoravano
nei boschi
24,
questo quarto globo
bagnato di yage
menù à la page
25,
il fumo ostruisce le arterie
vendiamo tabacco lavorato
il racconto di tre città
26,
la sua intelligenza stava
nel capire che il momento
era difficile
27,
che dio ce ne salvi
un’inondazione contenuta
27 pezzi in tasca.
sabato, febbraio 21, 2015
venerdì, febbraio 20, 2015
mercoledì, febbraio 18, 2015
lunedì, febbraio 16, 2015
domenica, febbraio 15, 2015
Distrazioni dal Testo
quando eri piccolo
ti avevano detto di seguire
quello che ti stavano insegnando
dopo una decina d'anni
introdussero dei concetti
bibbia legge coscienza
parole solide
da una distrazione incoerente
solo per fare il proprio giorno
Seduto dove le cose accadono
seduto all'incrocio
dove le cose accadono
per una disciplina della mente
& i semafori si fanno arancioni
non svoltare a destra
rispetta il passo dei pedoni
dimenticare le parole dei padri
affinché la città rinasca
& nient'altro da dire
per lungo, lungo tempo
ma la vita mi ha ancora
la vita vulnerabile nelle nostre discussioni
percorrendo statali
i cartelli delle persone scomparse
il prezzo della benzina fermo da anni
sabato, febbraio 14, 2015
Blues Ordinario
le otto di sera
di un blues ordinario
in cima alla strada
inevitabile che passi
qualche treno
a qualche decina di metri da qui
domani ci trasferiamo
in un’altra città
sotto un’altra bandiera
giovedì, febbraio 12, 2015
Le processioni del popolo
alla televisione
fanno i soliti dibattiti
parlano di quello che dovrebbe essere
è febbraio
e le processioni del popolo
prendono forma
pronti per le presenze
pronti per la pasqua
o solo per i soldimartedì, febbraio 10, 2015
Abito da sera
si cambiava nella camera accanto
una testimonianza passata
sui vestiti nell’armadio
sono sceso al porto
ho camminato
fino alla drogheria
potevo avere
qualche anno in meno
qualche chilo in meno
un covo di fantasmi
eccezionali
in abito da sera
mr lovesick blues
& tutte le ballate che ricordi
i trucchi non possono durare per sempre
lunedì, febbraio 09, 2015
La collana di tua madre (i principi della terra)
non è l’ora del funambolo
arso vivo per incomprensione
o solo caduto dalla corda
tra le torri gemelle
ma solo del sesso
nei bagni dei bar
& gli altri che aspettano fuori
con il biglietto
quando tu avevi 18 anni
lei 15, plasmabile
& bruciava
- sei realistico?
qualche volta spregiudicato
ma basta che guardi
&d aspiri
consulta le statistiche
si tingeva i capelli di rosso
solo che sbagliava le ciocche
&d ogni mattina con l'armonica in re
o tutte le tue paranoie imbarazzanti
banconi sovraffollati
la vecchia europa che precipita
stragi religiose in atto
da parigi all'arabia saudita
il petrolio che pompa
un amore così facile da parlarne
dolci fritti in olio bollente
pochi incredibili soldi
la coda fuori da un concerto
io ti posso dire
dio solo sa come abbiamo
gestito le nostre vite.domenica, febbraio 08, 2015
kate, canti del quarto
refusi
quadro 4
canto 4
strofa 2 parole
canto 7
canto 12
canto 15
refusi
ho visto il bianco della città
attento a quello che facevo
avevo le mani
sui suoi occhi
è tutto così facile
ci siamo visti
per un quarto d’ora
a los angeles
sono andato
verso il deserto
60 gradi
la notte senza suoni
lei era un’altra
popstar americana
si è seduta
canti del quarto
Contemporanea - Incipit dai 4 quadri
quadro I
guarda la tua età
I,
guarda la tua età
e stai perdendo
l’ennesimo caffè nero
proprio sul tuo tavolo
il punto di rottura
era quello che si diceva
e anche quello
si dava per buono
per le brave persone
tempi di pratiche dissennate
vendute come buone
gente alle finestre
di tutto questo
non si faceva parola
non se ne faceva niente
ai tempi della crisi
un credo quia absurdum
sant’agostino e kierkegaard
potevano morire per strada
l’uomo ritorna nel vicolo nietzsche
non per camminare
ma per starci
con il meglio di marx sottobraccio
da qualche parte sul muro
un falso allarme
solo un’esercitazione
un esercizio di stile
per autostoppisti
e la tua vita può diventare
un discorso di viaggio
mai arrendersi al perdono
alzare il pugno per il diritto.
***
quadro II
la famiglia
I,
il pranzo alla villa di campagna
ampia tavolata borghese
roast-beef, tacchino arrosto
cacciagione di prima scelta
insalate varie, diversamente condite
patate arrosto ed al cartoccio
con ripieno di burro salato fuso
rosmarino e aglio
grandi forme di formaggio
su taglieri di legno intarsiati
predisposti in batteria
coltelli affilati la mattina stessa
acqua in brocche di cristallo
provenienti dal secolo passato
frutto di un legato di un’eredità
discussa a lungo in un tribunale
bottiglie di champagne
bottiglie di vino bianco
e per gli astemi
cinque barilotti di birra messicana
agli angoli della tavola
nei due angoli opposti
che costituiscono i vertici
di una diagonale per così dire “politica”
sono poste due risalenti copie di libri
una è dell’antico testamento
l’altro del capitale di karl marx
ma gli adepti non ne sono interessati
non hanno ancora
compreso appieno la situazione
e per questo non ne fanno parte
non ne sono toccati.
***
quadro III
delitti e ballate
I,
delitti nel pieno del sole
calde ammissioni
uomini nudi al fronte
e altre storie di questo genere
qualche volta
devi tirare il grilletto
per un altro
tanto è una cosa come un’altra
sola fino all’ora di cena
lasciata da suo marito
prende mezza boccetta
per la notte
sfila lenta una sigaretta
cose banali come queste
pensa
mi stanno uccidendo
le care e vecchie kool
mentolo sui denti
proprio come una volta
cari anni cinquanta
se l’accende con una disinvoltura
tutta da scoprire
mentre il brandy
non le basta
intanto compone una melodia
per l’altro mondo
al piano da parete
e nessuno viene a piangere
solo un altro giorno
domani
si poteva fare meglio
ma a lui non importava.
***
quadro IV
approdo
I,
All’ Approdo, 1° Quaderno
Dodicesima Annotazione
Lezione, 1:
Spartitraffico Notturno
devi perdonare questa città
ti ha lasciato
anche se è tutto
post-urbano
gente di ogni razza
ogni cosa
gente di vari sessi
segnati in faccia
il bambino
è richiamato dal padre
mentre tenta di attraversare
una famiglia su una strada
lui gli getta un’occhiata
senza possibilità
forse il bimbo
sarà riempito di botte
dopo a casa
per far prima
senza possibilità
di riscatto
fede, usanze
chi prima di noi
per le piazze svuotate
dalla domenica degli uomini
parlare
l’amore
alle nove di mattina
dalle cinque in piedi.
sabato, febbraio 07, 2015
605
[…] poi abbiamo visto la collina. Avrei potuto dire: la faccia del politico bugiardo, il tagliagole di stato, lo stupratore a piede libero, l’uomo di legge genuflesso. Di qui alla discesa è tutto facile. Oramai è il tempo. Jetzt ist die Zeit. La massima delle esperienze - l’ora del grande disprezzo. I corridoi e le gente che batte le mani. Basta passarci attraverso, arrivare a nord, ai confini. L’ultimo pranzo con la famiglia. Tutti ben vestiti e con belle parole. Un dipinto dal nome Il trapasso dei demoni imbiancati. Tabacco avvolto in della carta bianca trasparente. Vai a dirlo al predicatore. Stai davanti alla sua schiena nuda e grassa, luminescente per la fede che tracima. Tutto quel sudore contemplato. Come a dire la bottiglia benedetta al quarto di luna. La costa est a migliaia di chilometri. Certo che lei mi ha raccontato la sua sua storia. Dopo voleva solo essere portata a destinazione [...] abbiamo vissuto la collina, qualche anno dopo, non ancora determinato nella sostanza e nella forma, ho tracciato il mio percorso. Sadico, necessario, circolare, una lapidaria iscrizione nel tempo. Shiva danzante sulle tombe dei morti, interrogando i non morti. La salita alla montagna, le tavole dei comandamenti e la vita nei boschi. Le sinfonie di Mahler impilate, ferme su un archetipo di grammofono onirico. Lei si occupava della casa, fedelmente. Si prendeva cura della memoria di nostra figlia. La divisione dei compiti, la calendarizzazione condivisa dell’esistenza collettiva familiare. L’uomo si spinge ad attuare macchinazioni terrificanti. Dalla veranda la terra curvava ed impietosiva la vista. Non cessava mai di franare, anche se di fatto era immobile. Nel secolo scorso rimuovevano la dentatura a chi era ricoverato nei sanatori psichici. Era il primo passo della procedura rieducativa. Cose similari a queste. Cose come queste. Ponti di cemento armato che uniscono due stati. Autostrade vuote battute da pneumatici usurati. Quella sera abbiamo avuto una discussione violenta. Diceva che la stanza le sembrava rimpicciolita. Questo ambiente, le tue parole: tutto qui mi opprime. Io volevo una vita felice. I nostri vicini erano distanti. La loro casa quasi non si vedeva. Un pomeriggio mi disse che non si vedeva del tutto. Di sicuro ai loro occhi siamo stati, quanto meno siamo apparsi, irreprensibili. Ci siamo messi sul tavolo. Voleva starmi sopra e io volevo guardare le pareti della casa. Erano le undici e ci siamo seduti, sullo stesso tavolo. Questo prevedeva che le chiedessi scusa. Il perdono cristiano degli hare krishna. Abbiamo acceso la radio. Un concerto di musica country. Ci siamo messi a mangiare. Ho cucinato io. Tutte queste persone così brave. 60 dollari.
venerdì, febbraio 06, 2015
511
A questa ora, ti parlano di situazioni. E io, posso parlare solo di situazioni. Anni persi, memorie collezionate. Su una parete di casa tua, qualche migliaio di libri. Di notte, le foto, le locandine delle mostre, i poster, tutto si stacca dalle pareti. Un crimine in casa o un urlo per le strada. Qualcuno che muore o che prende a vivere. I tutori della legge senza divisa. Pochi tasti per un diverso, un nuovo universo. Scritti su Wagner. Il lamento del cigno cadente, l’asteroide frantumato nelle ossa. Tutto il tempo senza un riconoscimento. Thelonious Monk. E’ sempre stata tutta una questione di opposti. Un dialetto parlato stretto masticando psicofarmaci prescritti dal buon dottore. Non puoi implorare dio tutto il tempo. Siamo stati così lontani in questi anni: la testa in un altro paese. Guardato gli altri oltre un muro, un vetro o attraverso una bottiglia. Ragionato sul sud-ovest. Animi riscaldati in sala. Solo che, la prima volta che attacchi, la gente ti ricorderà sempre per quello. La musica. Un branco di jazzisti falliti. Li vedo tutti i giorni. Tutti rapiti da miti personali. Scrivono un brano e subito sono compositori. Scrivono un racconto e sono scrittori. Dipingono una tela e vengono comprati. Lungo le strade del mondo che esiste, cammino e parlo; persone con un’occupazione ed una famiglia. Camminano ex tossicodipendenti che si rifanno il fegato. A casa sua, il mio amico ha trovato l’amore e sperimenta scale di quinta. Ha forse ceduto? Si è normalizzato? No. Lui ha la forza di quello che è stato sepolto vivo ed è risorto. Empatia. Il buio condiviso. Vediamo il progresso dell’essere umano. Il concetto è camminare lungo i muri di altre stanze. Risate di gente che mangia. La sessione ritmica che avanza. Parlano solo di macchine, frigoriferi, televisioni. Soldi, soldi, soldi. Kerouac vive con sua madre perché lei beve più di lui. Il bardo ricordato come uno dei più grandi bevitori di whiskey irlandese. Bukowski, quello che muore. Nietzsche junghizzato per 1200 pagine. Alla donna al telefono dico che domani usciamo e andremo a mangiare aringhe con burro salato.
giovedì, febbraio 05, 2015
lunedì, febbraio 02, 2015
Lavoro, madre mancata
poco prima
l’ho trovata
lì, non parlava
verso la porta del locale
l'ho portata a casa
per dirle che
era solo un’altra storia
un’altra bevuta andata maleDal titolo del film
le ho chiesto
a che ora chiudete
ah guarda caro
facciamo 24 su 24
l’unica differenza
è che tra tre ore stacco
poi arriva un bartender
uno di philadelphia
puoi chiedergli quello che vuoi
ti farà qualsiasi cosa
a philadelphia
hanno una tradizione dura
domenica, febbraio 01, 2015
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