domenica, maggio 08, 2011

Questo tipo di donna

Sul tavolo, neanche a dirlo, in discesa dalle pareti della sala, manco fossero le uniche dell'appartamento, è piazzata una testa di donna appena quarantenne, si direbbe dai vestiti e dalle mani che tiene ben vicine al corpo.
Un odore di presentimento si concentra da una delle molte sere di lettura finite con Mrs Dalloway e alcune epistole monoculari della Woolf.
La donna è decisamente china e tra poco l'uomo di casa, suo figlio.
Sta rientrando dal lavoro.
Il perché di questa visione si chiede davanti al suo elegante tè con le foglie vive e pesanti sul fondo della tazza e davanti al suo bicchiere di vino bianco rinvigorito almeno ogni venti minuti, il perché di Virginia Woolf nella sua vita ed in quel periodo di sassi nelle tasche e fiumi.
I morti, la depressione che suona il "Ballo dei Bisonti", che poi avanzano nel soggiorno, tornerà l'uomo di casa, la promessa, con un sacchetto di carta della libreria Gustava ed uno zaino a mano su cui la donna, che ora fa vacillare il bicchiere di vino tra le labbra e le braccia, lo fa dondolare critica, ha ripetuto "quando l'ora tarda s'attarda e ci fa sembrare consumati", non ha niente da dire.

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