venerdì, settembre 29, 2023

Beethoven & Napoleone

 


Ascolto L'Eroica (1806). Beethoven ne fece a brandelli il frontespizio, quando seppe che il condottiero corso nel 1804 si autoproclamò niente di meno che Imperatore, tradendo così i principi della Rivoluzione, dei quali il Nostro era grande ammiratore. Per onore di verità storica, si limitò a cancellare la dedica espressa a Bonaparte, che ricordiamo essere passato al secolo XVIII e XIX come Napoleone e con quest'ultimo nome, rimarrà immortalato per sempre nei libri di Storia ad avvenire, per l'appunto, nei secoli dei secoli. Quando nel 1804 il liberatore di Popoli e distruttore di eserciti rivali, tra cui quello prussiano contro cui mosse guerra, Beethoven non ebbe alcuna esitazione, reputando l'oramai ex generale un traditore, un usurpatore e quantomeno, un uomo, non solo più mosso da un formale spirito di liberazione rivolto verso il genere umano, ma più visceralmente animato da una volontà di conquista, potere, distruzione e morte. Parlo di Ludwig Van visto che sto leggendo "Anni della Decisione" (1933) di Spengler e dopo riprenderò in mano “Il Tramonto dell'Occidente”. Negli ultimi anni della sua vita, Oswald, si abbandonò caduco alla contemplazione delle opere del Maestro di Bonn. Ne "Il Tramonto" forse si era dimenticato di un Paese a Stelle e Strisce dall'altra parte dell'Oceano, forse non aveva colto il prepotente avanzare dei Patrioti Irati, non ne aveva previsto la crescita e lo sviluppo, che nel Bene e nel Male di ogni Impero che si rispetti, avrebbe rivoluzionato, come la Francia di fine Settecento, il Mondo Intero. Altro che la lurida e folle Germania, caro Oswald, dove moristi nel 1936, predicendo la fine del Terzo Reich in meno di dieci anni, fine funesta ed ingloriosa. Infatti nel 1945, l'Innominabile Führer pose termine alla sua diabolica esistenza in Terra in un bunker di Berlino, facendosi esplodere la testa con un colpo di pistola. Diversamente Napoleone morì in esilio a Sant'Elena, un'isola in mezzo all'Atlantico, in Territorio Britannico d'Oltremare. Il decesso, si dice, fu imputato a cause naturali.




giovedì, settembre 28, 2023

Creature dell'Oblio & del Disprezzo



Potrei fare una lista infinita
di nomi che neanche conosco
di persone che mai vedrò
perché sono morte
perché non le incontrerò mai

scrittori poeti filosofi
politologi storici antropologi
sociologi psicologi psichiatri
fisici matematici teorici quantistici
professori universitari di materie disparate

musicisti compositori
artisti visivi di vario genere
pittori scultori performer
clown circensi acrobati
fotografi & rivoluzionari nati

quanta gente finita nell'ombra chissà dove
ma alcuni di loro hanno avuto l'occasione
di diventare immortali
con le proprie opere
con le proprie parole & i propri gesti

sarebbe troppo facile per me elencarli
tutti quanti di fila in un solo fiato
in piena apnea cerebrale
Nietzsche Kerouac
& Compagnia Bella

oggi ho letto Spengler, "A me stesso"
una confessione lucida puntuale tristissima
che non lascia appello a speranza alcuna
anche se ci ha donato il monumentale
"Il Tramonto dell'Occidente"

vite disperate solitarie
dissipate distrutte disgregate
frammentarie e frammentate
in cui si fatica a dare un senso
allo stare al mondo

ad un anno da vivere
figuriamoci ad una giornata intera
fatta di ore minuti secondi
riempita dal moto
del proprio corpo

nello spazio
che non si sa se sia limitato od illimitato
nel tempo
che non si sa se sia finito od infinito
purché tutto sia pervaso dalla Relatività

potrei ricordare Pollock & Rothko
i Due Maestri Assoluti
della Pittura del Novecento
morti entrambi per depressione
&d alcool & tutto il resto

il primo in un incidente stradale
il secondo si è tagliato le vene
potrei parlare di Van Gogh
che Artaud definì nel suo testo
"Il suicidato della società"

potrei andare avanti
profeti biblici
martiri cristiani
monaci buddhisti
pacifisti immolati nel fuoco della propria pelle

QUESTI AVRANNO GLORIA E SONO SICURO CHE

prima o poi il mondo
& coloro che lo hanno abitato & continuano ad abitarlo
in modo inveterato &d squallido
da secoli, da millenni
dovranno fare i conti

con la sciatteria
l' indifferenza
l' intolleranza
la meschinità
la stupida &d inutile quotidianità

l'ignoranza perpetrata senza vergogna
il profondo rancore provato
per essere portatore di un'esistenza
misera subalterna inutile
impregnata di intolleranza verso il diverso

per mezzo di una famelica e purulenta sopravvivenza
alimentata dal disprezzo per ciò che non si capisce
reso incattivito per essere figlio di un dio minore
che lo ha condannato umiliandolo
a non capire & a non distinguere

a condurre una bieca
& monotona sussistenza
che lo ha portato
a non concedere
a non perdonare

che lo ha costretto a disprezzare
in una permanente &d insopportabile
monotonia dominata da un uso distorto
delle proprie limitate & degenerate facoltà
soggiogato da una irredimibile perniciosa volontà 

che dall'età dell'infanzia
fino a quella adulta
lo hanno corroso
lo hanno abraso
lo hanno avvelenato

spinto ad essere
un dormiente senza Risveglio
un ottuso senza scintilla
un indolente diarroico
un ignorante riottoso

E COSI' LA SUA STORIA VOLGE INEVITABILE

ad una persistente dannazione che lo condanna
all'essere debole & all'essere sopraffatto dal nulla
anziché dalla bellezza & dalla continua novità
dell'esistenza umana & terrestre che cambia
nel segno della santa e divina impermanenza del Mondo

E LA CREATURA DELL'OBLIO & DEL DISPREZZO RIMANE

castigato come una preda fuggiasca
una carcassa inconscia che si trascina
di nascondiglio in nascondiglio di buca in buca
per trovare riparo & venerare l'unico dio che riconosce possibile
quello dell'oblio & del disprezzo

che invano crede che lo protegga
lui creatura indifesa che reagisce
attaccando aggredendo
cercando di ferire
ma non riuscendoci

vigliacco per natura
& perituro per destino
non accetterà mai
se stesso né gli altri
non lascerà traccia

soffocato da un dolore che non comprende
imprigionato in se stesso
incarcerato a vita per sua stessa volontà
vivente per approssimazione
un giorno o l'altro dimentico per sempre.



mercoledì, settembre 27, 2023

Vita & Morte di Whitey Bulger

 


James J. Bulger (detto "Whitey").
Data di nascita. 03.09.29.
Numero di previdenza sociale: 018-22-4149.

Informatore dell'FBI.
Il 19 agosto del 1999, lo dichiara
il 458º criminale più ricercato di tutti gli Stati Uniti.

Andare da Whitey, incontrarlo,
era molto rischioso & pericoloso
roba da lasciarci la pelle.

Re di Southie - Boston
siete mai stai a Southie?
Io sì. Il mio consiglio è quello di non andarci mai.

La gente di lì o ci resta
e ci vive in qualche modo
oppure ci resta due metri sottoterra.

Chi ha un minimo di coscienza
fa fagotto e se ne va via, lontano, molto lontano
ad esempio ad Austin, Texas.

Come Luke O' Sullivan, professione bartender.
Conosciuto anni fa al Roosevelt Room
per l'appunto ad Austin. Texas. Molto lontano da Southie, quindi.

22 giugno 2011. L'FBI cattura James J. Bulger.
Lo bracca mentre camminava in un parcheggio
di in un condominio a Santa Monica, California.

Mi ricordo il giorno del suo arresto.
Ero a New Orleans, in una camera dello Sheraton.
La CNN batteva la notizia. Altri network facevano lo stesso.

30 ottobre 2018.
Assassinato nel Carcere Federale di Hazelton, West Virginia.
Omicidio in cella. Brutto affare.

Età del decesso: 89.
Sepolto nel cimitero di Saint Joseph
a West Roxbury, Massachusetts.





Contra Wagner



Mentre leggo Scritti su Wagner
Richard Wagner a Bayereuth 
Il caso Wagner e"Nietzsche Contra Wagner"

ascolto Brahms che all'epoca fu definito
dalla critica il suo naturale antagonista
ovvero fu indicato

per parlare di categorie dello spirito
come colui che incarnava un'intimità
pervasa da uno romanticismo ancora vivo

contrapponendolo alla teutonica e tempestosa
portata in terra del titanismo estremo e formale
dal compositore di Lipsia

chissà cosa avrebbe potuto dire il filosofo con il martello sempre in mano
al solo ascolto de il quartetto per pianoforte e archi
n.1 in sol minore op. 25 del 1861

quale saetta sarebbe fuoriuscita dal suo pennino
intriso di cicuta socratica
e di smania ieratica

chissà cosa avrebbe potuto scrivere di un natio di Amburgo
una Stadstaat tra la Bassa Sassonia e lo Schleswig-Holstein
che visse buona parte della sua vita a Vienna

credo di poter affermare in vece sua
un vero e proprio orrore par excellence
agli occhi profetici del nostro filologo

lui di Röken, cittadina della Sachsen-Anhalt
il figlio dell'umile pastore protestante
lui che, tanto per cominciare la sua guerra totale

riporta un preludio dal sapore lontanamente beffardo
come se stesse tessendo delle lodi non richieste
rivolto al compositore tanto caro al nazionalsocialismo

"Da novizio incerto, Wagner diventò un perfetto padrone della musica e della scena,
e in ognuna delle condizioni tecniche preliminari,
un inventore e un accrescitore
".

Nietzsche qui inizia il suo personale balletto
e dalle Sentenze e Frecce del Crepuscolo degli Idoli
possiamo servire al tavolo la portata n. 32

"C'è un odio della menzogna e della simulazione che deriva da
una certa suscettibilità del senso dell'onore; esiste un odio di questa specie dovuto alla vigliaccheria,
essendo la menzogna proibita da un comandamento divino. Troppo vigliacchi, per mentire ...
"

Quanto ti amo Maestro!







martedì, settembre 26, 2023

Il Danno della Storia

 



Nietzsche va letto alla mattina presto
preferibilmente dalle quattro meno un quarto alle sei
Nietzsche va capito, è un filologo
bisogna leggerlo in piedi in cucina
con le luci soffuse che balugino dai pensili
passeggiando tra i fornelli ed il frigo
va declamato sottovoce
con in sottofondo Tom Waits
vanno presi frenetici appunti estemporanei
su un taccuino di fortuna
Nietzsche va pensato
e dopo aver concluso
la contemplazione di una sua opera
la si può riporre nella propria biblioteca
con la gestualità sacra che si riserva
e si dedica alla deposizione
di una reliquia laica e storica.