martedì, febbraio 07, 2023

L. 56. Sole A Picco.



A.
Ho buttato giù dentro la marcia
fino al fondo collo del motore
energia pura & scossa dinamica
nel retrocervello booooommmm
mio dio che adrenalina.

B.
Amen - Bello, bello, bello:
inizia un’altra fantastica giornata
un quarto alle cinque
l’alba sta rimbombando gonfiandosi
sopra il fiume, santo sia il signore.

C.
Ci si butterà dentro
fino all’inizio del giorno.
Ecco dove siamo
ecco chi siamo
&con chi o cosa ci si diverte.

D.
Se spingo
la spina dorsale
del pianale della Challenger
il cofano si alza & zittisce tutti
con i suoi beneamati cavalli.

E.
Tutti in riga
state distanti tutti cari miei
in carico c’è la bestia ora
in sella sta l’animale
Dominante a Delfi.

F.
Meravigliosa
la mia giornata
sinfonia distopica
tra rock & blues
volume forte su.

G.
I miei nervi sciolti
fin che non si arriva
700 miglia, settezerozero
& sono arrivato
non uno in più non uno.

H.
In meno: 7-0-0
molto caffé & tabacco
&d altre smancerie che rinforzano
i connotati per affrontare questa mia nuova
m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-a giornata di sole, a picco.

















domenica, febbraio 05, 2023

M.C., 0.0. Esecuzione.



Bisogna ammetterlo: come biasimare chi non volesse trovarsi qui, in questo giorno dell’anno bisestile, in quest’avamposto di terra che abbiamo preso a chiamare città, qui, nella quindicesima ora delle esecuzioni. Il modo con cui far avvicinare una parola all’altra, come incatenare, come assemblare le scene e rendere drammatici e pura azione i dialoghi. Le palpebre si gonfiano, le labbra si sbiancoano, irrigidendosi. Oggi l’umidità è il tempo meteorico in tutta la sua forza, in ogni minimo accenno del suo spettro e in ogni minimo movimento dei corpi umani, fermi, impietrati ed intrisi di sudore, accalcati nella brama speranzosa di un’altra anima votata a Dio e mandata al Diavolo. La colonna sonora di queste giornate di rabbia non è l’altro che un Te Deum o una Pastorale Dissennata e un Requiem, tronfio, inestricabile - pentagramma muto, nessun segno, quindi nessuna traduzione possibile. Come dare torto a qui non si avvicina a questo luogo, come dare la croce addosso a quelle poveri e timorati pastorelli. Cosa sta scritto signore, mi chiede il fanciullo, faccia sporca e smunta, tirato fino all’ossesso, una nassa confusa dalle parti ammassate, grezze, abituata da troppo tempo ad intrappolare la vita, per servirla ai palati affamati che mordono le tavole da pranzo di questa contea. La contea, già: pessimo affare amici miei. Il governatore Canakori, un discendente di questa o quell’altra tribù e di qualche colono bontempone della prima ora, roba alla Mayflower e caccia alle streghe, roba da tobacco e tassa sul té, due piedi zoppi messi sulla sponda americana e quella britannica dell’atlantico, mezzosangue puro, erede della terra… sono molte le parole per un faccendiere impostore come lui; non è quel tipo di persona che ha compiuto atti a beneficio della società, è un bell’imbusto gonfio di doppiogiochezza, la sua parole non vale più di uno stoppino per la polvere da sparo, non vale un’unghia della lunghezza del cappio che ha deciso di calare qui, nella nostra città. Addio porto, addio pesca, addio sbronze colossale e nottate da pirati e marinai con donne facile. Ci ha letteralmente stordito con la sua infame scelta di istituire Morgan City a città santuario delle impiccagioni, o come piace usare il termine, un po’ a tutti, il centro delle esesecuzioni. Io sono stato a lungo il sindaco di questa mia città ed ho aperto il mio personale conto con il dannato governatore di questo Stato, la Louisiana.




sabato, febbraio 04, 2023

L. 55, Abnegazione



Guarda la tua età
Non esistono né apolinneo né dionisiaco
Esiste solo il presente
Un tempo senza linee né facce
Un tempo senza tacche da esibire
Angelo riguarda il passato
Un tempo eravamo diversi
Ora siamo solo noi stessi
Il presente e l’incedere del futuro
Scombinati nella coppia di essere e avere
Non avremo nulla di tutto questo
Disturbati alla nascita da un dio oscuro
Niente da rivedere o da ritrattare





mercoledì, febbraio 01, 2023

L. 54, In Qualsiasi Posto





Nonostante tutto
dopo tutto

non importa cosa hai fatto
ma chi sei stato

bravo figlio
pessimo amante
padre deprecabile
madre intonsa

spirito del mio silenzio
ti sono affianco
qualche volta
stato un po' più in là

un dono dio dio
si diceva
avevo già i pugni
ben serrati

ti chiedo solo
di essere la mia tastiera
gelsomino & limone
sul tuo collo

non ho più niente
da provare
se non
la mia esistenza

non ci vedrai mai più destino.




L. 53, Legittimo Benestare

 


alcuni se ne stanno accovacciati
per non oltrepassare il limite di velocità
in questa terra di latte & miele
c'era sempre qualcosa nell'ovest dei territori
metti un proiettile tra ossa cartilagine & pelle
& vedi come ci sente con il sale che zampilla
oltre, ehy tu vai oltre
poi ne parliamo
ehy tu, non potrai mai essere qua
cristiani cattolici protestanti
ecco come andava per tutti.