venerdì, dicembre 01, 2023

Winston, certo che bisogna andarsene.

 


E' presentato dalle sigarette Winston
torniamo tra venti secondi
è duro relazionarsi con Gould, Glenn

840 volte, ripetuto
la mattina la faccia
con l'acqua della bacinella

fredda una piastra di ferro
anonima nel vento di Long Island
trasferirsi come un essere fuori tempo

fare un buon brodo di pollo
poi imparai a suonare la chitarra
andando dietro ai dischi

aspettando le donne al bancone
& ordinando in qualche night club gay
non c'è spazio tra queste tende

fine del maschilismo
fine delle donne a pagamento
da ieri sera hanno chiuso i bagni pubblici

dove nessuno ti guarda
dove nessuno ti rivolge la parola
dove nessuno ti nota

un altro che prende nota
spartiti per viola
o forse solo arancioni

in isolamento
mia madre scomparve morta, non la vidi sepolta
cresciuto con mio padre devoto alle sante

un improvvisatore della memoria
imparai a sperimentare
volevo andarmene

imparai a sopravvivere
decisi di andarmene
basta scrivere

leggere & ripetere
la 42esima strada è un cesso ingordo
preferisco mangiare & bere a Coney Island

odio questa cazzo di New York
qua avverto la paura
tutti si ammazzano

ho preso un'ascia & ho fatto
a pezzi il tuo pianoforte
eravamo a Roma

ci vediamo la prossima settimana
i venti secondi
sono passati da secoli in Louisiana

è stato molto peggio
andare ad Harlem a fare il carico
ti faceva male il braccio.









Nessun commento:

Posta un commento