lunedì, novembre 27, 2023

Judy

 



Di nuovo a San Fran
di nuovo con i Grateful Dead
tatuati sul mio corpo

questa religione di libertà
fatta di due tazze di caffè & di una vita 
senza possibilità di perdere

Judy vai lontana da me
torna quello che appartieni
il ballo dei due passi.





Nessun Ostaggio

 


Andate avanti a guidare
basta avare Roy Buchanan
o Jonny Winter
andate avanti a guidare
fino a che fa giorno
in questa stagione non abbattono i predatori
siamo liberi di cacciare.



Il Riff di Wayne

 

Prima dei miei poeti
dei miei scrittori
prima dei miei filosofi.

I miei pittori
devi essere un vero uomo prima
per lasciarla. Rifugiato a Frisco.

Aria pesante alla Proust
Hegel & Schopenhauer in un angolo
Lacan era un uomo estremamente indeciso.

Debole, come il morso di una tartaruga
io amo i predatori, le aquile, gli alligatori, gli squali & gli orsi
ma il mio animale è un gatto.

Si chiama Wayne
è mio fratello
voglio portarlo in Louisiana.




Tutte le Battagle Nascoste

 



Non è lo shuffle della torazina
non è un fraintendimento
dura tutta la giornata.

Fai un passo indietro
alla pompa di benzina
qui è dove sei, una cattedrale gotica di cemento chimico.

Cartelloni pubblicitari
i temporali sono così lontani
facciamoli venire fuori.

Tornadi & Distruzione & Uragani & Terremoti &d Eruzioni
sono la Terra in cui vivo, Chi l'ha ammazzata, bomba al Propano
sono il mio Paese - La Mia Terra Eletta.

Bisognerebbe essere esausti
dopo una vita del genere
prova a stare dove sono stato io, il danno.

Rottami arrotolati
donne nude: che stiano pure vestite
sono un viaggiatore, mi nascondo dietro le sue labbra.

Una fermata senza sosta
non è una sentenza così definitiva;
qualcuno rimpiange il tempo in cui si poteva andare: IO NO.

Continuato ad andare, imperverso
sulle banchine del profondo Occidente
fino al punto che dovevo dichiarare guerra all'Est.

Lo so che sei stata matta attraverso le ore
ma i macellai erano chiusi & non potevo indossare
abiti mistici per comprare il roast beef della domenica.

So che c'era un sole di cui volevi parlarmi
un'altra galassia che atterra
ti prego di smetterla di urlare nella tua testa.

E' solo la storia che si ripete
nelle strade
sui muri.

Basta Passare.




martedì, novembre 21, 2023

Una Coppia Affiatata

 

Un uomo sulla settantina entra al Sazerac Bar e si siede ad un tavolo, non molto distante da me. Ordina un Vodka Martini con due olive, un classico. Dopo venti minuti gli si affianca una donna, della stessa identica età, e tra loro il saluto è quasi regale, - diciamo che è permeato da una certa solennità e distacco. Lei ordina un Gin & Tonic, doppio. E' evidente che fra i due vi sia un trascorso, un trascorso che si è spiegato durante gli anni; azzarderei che si possa parlare di una conoscenza che dura da una vita, che i due si siano conosciuti da bambini, magari a scuola ed in età adolescenziale abbiano fatto la scoperta del sesso assieme. I due sono legati, mentalmente e carnalmente, ma ora, a questo punto delle loro consunte esistenze, il diaframma che un giorno si è creato tra loro, è diventato una barriera invalicabile. Devono avere avuto due vite molto diverse, con scelte che li hanno portati ad essere diametralmente opposti. Lei di sicuro ha avuto un figlio o dei figli, persino dei nipoti. Lui ha alle spalle diverse relazioni, ma è fondamentalmente un solitario, non ha bisogno degli altri per sentirsi appagato, il suo palcoscenico è il mondo. Tra un sorso e l'altro, tra un morso di Club Sandwich e il seguente, fanno degli accenni a qualcosa di importante, sicuramente il motivo per cui sono qua ora, nel sancta sanctorum dell'Hotel Roosevelt di New Orleans. Parlano di una persona in particolare e ripetono il suo nome, almeno cinque volte nel giro di pochi minuti. Ne parlano al passato: stanno parlando di un individuo morto, trapassato. Ora decidono di uscire per fumare.  Non li seguo e proseguo con il mio caffè. Voltaire beveva quaranta caffè al giorno per essere ben sveglio e pensare, pensare, pensare a come poter combattere i tiranni e gli imbecilli. Sei stato molto audace, caro François-Marie Arouet. Rimango al mio posto, aspettando che rientrino. Eccoli. Ordinano un secondo giro ed una bottiglia di champagne. Forse ora le cose iniziano a farsi interessanti. Lei è molto irritata e stanno in silenzio. Forse, tempo addietro, lei se ne sarebbe anche andata. Sul volto dell'uomo è visibile un accenno di imbarazzo. Deve essere andato dritto al punto e a lei questo non è mai piaciuto. Lui è diretto, troppo diretto, e quando parla, quando parla di qualsiasi cosa, statuisce delle vere e proprie sentenze. Molte persone si trovano a disagio con l'obiettività di giudizio, non sanno fare i conti con la realtà, sia che ci si trovi dalla parte del torto o della ragione. Allora scappano, prendono scorciatoie, si prodigano in scuse strampalate e si rifugiano in illusorie dimensioni giustificatorie, assolutorie. Così la coscienza è al salvo e possono proseguire le loro vite senza traumi, senza confronto, senza ammettere che si vince e si perde e che l'unica verità da ammettere è quella e che non esiste una via di mezzo, una via di fuga, non esiste un'alternativa. Tertium non datur, belli miei. Quelle che queste persone, probabilmente persone come quella donna non capiscono o non vogliono capire, che dopo che si è vinto o si perso, l'importante è rimanere sul campo. Non ci si può esimere, bisogna rimanere in campo per la prossima partita. Questo a lei non è mai andato giù. Si vede che è una donna che ha vissuto nel privilegio e questo è diventato il suo scudo, la sua cifra comportamentale. La vita dell'uomo è stata sicuramente più travagliata e sono credo che si reputi una sorta di sopravvissuto. Sarebbe tipico di una personalità del genere. Vivi un altro giorno, potrebbe essere il suo motto. Woody Allen, cito, ha detto di vivere il proprio giorno come se fosse l'ultimo e poi magari un giorno sei fortunato e ci prendi. Non ha specificato in che modo e cosa succeda nel giorno in cui "ci prendi". Ma tant'è. Tornando ai nostri due avventori, avverto, anzi, vedo chiaramente, che la discussione e l'incontro ha subito un rallentamento, una dinamica di profonda stanchezza che ha inficiato il dialogo tra i due, l'ha reso frammentario, scivoloso, quasi inutile. Non durerà ancora molto il loro rendez-vous in questo regno altero e altro, uno stanzone d'avorio e pelle che è il Sazerac Bar. Sono quasi le tre del pomeriggio. Non ho sentito ancora nessun gallo cantare. Stavolta me ne vado prima io.


giovedì, novembre 16, 2023

Quello che succede qui di sicuro non succede da nessuna altra parte

 

Quello che succede qui di sicuro non succede da nessuna altra parte.

E' un venire a patti con la realtà, un fare compromessi su una scrivania
E' un principio di realtà o meglio il principio di individuazione fatto a pezzi.
Per la mia solitaria e completa soddisfazione.

Quello che accade qui di sicuro non accadrà il tredici di febbraio.

E' il giorno del Martedì Grasso a New Orleans.
Sono in questa città come meglio non potrei sperare ed esserlo.
L'ombra di me stesso è morta Lunedì: l'ho schiantata nel Pontchartrain ad alta velocità.

Quello con cui ci si confronta qua non è rapportabile ad altro.

Viene da dirsi, verrebbe da dire, si potrebbe affermare.
L'indecisione non ha mai fatto parte di me.
La reputo una radicale vigliaccheria.

Quello che ho di fronte è la guerra.

Guerra nei documentari sulla Seconda Guerra Mondiale.
Guerra nelle allucinate visione del Vietnam.
Guerra nel Medio Oriente.

Qui non ci sono mezzi termini e non potrebbe essere diversamente.

Non siamo tenuti a quello che impossibile.
Non siamo tenuti a credere in Dio.
E non siamo persino tenuti a vivere perché siamo liberi e civili.

Qui si costruiscono nuove alleanze e si stringono patti atroci con il nemico.

La rivolta del reduce è un qualcosa che ho scritto anni fa.
E' la Resistenza ad interessarmi. Non indietreggeremo mai.
L'ultimo ad uscire non deve spegnere la luce in questa stanza.

Quello che capiterà qui e nei dintorni.

Perché qui si appiccano fuochi per quelli che verranno.
Perché i confini della mente non esistono.
Perché saremo i primi a spargere il sangue dei falsi profeti.

Quello che succede qui di sicuro non succede da nessuna altra parte.






Le Ceneri di Frank

 


Frank McCourt
è la mia lecture de toilette
non sono lapidario
sono realista.

Di là ci sono Lacan Miller & Hillman
che mi aspettano
ho detto agli Stoici
di andare il più lontano possibile.

E' una trincea
un campo duro
fatto di forze
bisogna controllarle.

Ed è per questo
che non scrivo
con la macchina da scrivere
da quasi otto anni.




mercoledì, novembre 15, 2023

Dirottamento

 


Il dirottamento è iniziato tre quarti d'ora fa. Non so come andrà a finire, ma so che in qualche modo finirà. Stavo per tornare tra l'accogliente abbraccio umido della Louisiana. Calma, distesa, pacifica, tranquilla, rorida, sfinita Terra con la sua Esistenza martoriata fino alle ossa, malarica nelle articolazioni, arseniosa nei suoi fluidi corporei. Nonostante tutto questo, benedetta. Non che questo conti molto, ora, qui, in questa situazione. Non che se ne possa fare niente. Gli altri passeggeri sono terrorizzati. Gridano, piangono, implorano, pregano in varie lingue. Quando la guerra scoppia, le prime bombe iniziano a cadere e i bambini incominciano ad avere paura. Io sono fermo. Sono immobile come la Verità Custodita di Dio - che in queste occasioni di solito non si presenta e allora non resta che pensare a Lui, che votarsi a lui. Anima e corpo. Magari Lo rivedremo dall'altra parte come un vecchio conoscente nel verde vialetto dei ricordi d'infanzia. Che bella immagine. Soave, liberatoria, decisiva. Molti direbbero gli ultimi atti (che Dio li benedica, che vi benedica tutti, viandanti). Non ci permettono di comunicare, non possiamo sentire la musica dagli auricolari, non possiamo leggere, scrivere. Ma posso pensare e posso scrivere mentalmente. E allora penso e scrivo mentalmente. E' tutta la vita che lo faccio. Ho fatto uno strappo alla regola. Le regole. Ho chiesto se l'assistente di volo canadese potesse servirmi del whiskey con un bicchiere di acqua e ghiaccio a parte. Quelli che hanno in mano l'aereo l'hanno permesso. Non ne sono stato sorpreso. Una madre mi ha guardato disgustata a causa della mia richiesta. Ma io signora, sono solo. Non temo i sequestratori, i signori dirottatori, gli attentatori, i terroristi. Io, signora, sono solo. Non ho figli, non ho eredi e i miei genitori sono morti da anni. Non riesco a figurare dove siano adesso anche se so dove li ho sepolti e quando li ho sepolti. Una di fianco all'altro, a pochi mesi di distanza, l'una dall'altro. Con il mio desiderio di concedermi quello che è solo un bicchiere, ho rotto una promessa, ma forse, in punto di morte, possiamo cambiare le cose. Scrivo mentalmente, ancora. Scrivere è sempre scrivere qualcosa contro. Come negarlo. Anni a leggere libri, su libri e libri. Studiando, confrontando, analizzando, riflettendo. Mostre, viaggi, annotazioni, persone. Quelle che sono state della mia vita, ma di più le altre. Quelle che non ho conosciuto, quelle con cui non ho parlato, quelle che non ho apprezzato. Ecco, il vero limite di tutta questa faccenda, è la conoscibilità. Chi sono davvero questi uomini che ci tengono in ostaggio. Quanti sono. Qual è il loro piano. Ucciderci, farci schiantare sul suolo statunitense, fare clamore nel mondo. Chiedere un riscatto, una contropartita, fare un proclama universale, denunciare gli atti di un governo. Escludo che qui siamo in presenza di un contesto in cui la religione possa valere qualcosa. E se dovesse mai valere qualcosa, è solo un paravento, una messinscena di piccolo calibro, un equivoco messo in moto per confondere i presenti e le autorità a terra. La signora, la madre che mi ha duramente giudicato prima, con il suo sguardo bruciante di disapprovazione sanzionatoria, è ora più controllata nei suoi atteggiamenti. Forse è stata la tensione a tradirla, la disperazione di sapere di morire con sua figlio. Io, signora, non ne ho. Il mio comandante è il buio. Da tanto, tanto tempo. E so come muovermi nel buio. Nel buio so muovermi alla perfezione. Signora le dico una cosa. Suo figlio sarà al sicuro, tornerà a casa. Si prepari solo ad una dose molto forte ed inevitabile di violenza. Ci riprendiamo l'aereo.





martedì, novembre 14, 2023

La Routine Habituelle

 

L'assassino si alza prima dell'alba
sale in macchina e ascolta
un concerto per pianoforte
diretto da Golschmann.

Sappiamo che di quella casa
di quella famiglia
non rimarrà niente
sta proseguendo bene la sua carriera.

Cambio d'abiti
non per il volgere anonimo delle stagioni
anni infranti in impietosi pensieri
ma la testiera ha una fine.

Non si può pensare di farla sempre franca
ma si può essere spietati, decisamente
e non fa differenza se è con se stessi
o con degli estranei, no.

Sono pur sempre davanti a noi.





Anime Beate

 



Potrei venire a trovarti
potrei parlarti ancora una volta
e vedere che faccia fai
ma non reputo questo utile.

Si diano agli affamati
le pezze intrise di cherosene
fategliele ingoiare
assistite al loro tracollo.

Dammi ancora
quarantacinque minuti clinici
affrettati, metti le mani nelle tasche del camice
spogliati davanti allo specchio dell'armadio.

Non è la tua età
è solo il mestruo che sgonfia
il calore e il sudore del corpo
liberalo con un colpo di tosse.

Si diano agli assetati
clavicembali ben temperati
in modo che possano placare la sete
aprendo le carotidi al senso della vita.

Potrei venire a trovarti
non reputo questo utile
toccarti e darti un senso
una volta per tutte

Verrei per annichilire il tuo sesso
per stravolgerlo
fagocitandolo
tra le anime beate.



Il Rantolo del Serpente




I.
Indecente fino a quando tu lo vuoi
date le lettere di dimissioni
sigillate, busta chiusa.

II.
Nessuna riflessione
nessun rimorso
solo il domani.

III.
In aeroporto un altro drink un altro libro;
scrivi fini all'esaustione, diventa un altro
la metamorfosi è servita all’Imbarco Zero Nove.

IV.
Da dove abbiamo lasciato
ricominciamo, ancora:
è stato solo un falso allarme dalle autorità.

V.
Un cuore rovinato ed impolverato
su un fondale di quasi novemila metri
è l’Oceano Atlantico che ci divide.

VI.
Da Milano a New Orleans
e quindi via per un mondo abbandonato
gettato oltre la schiena, lasciato.

VII.
Rimane la consolazione
Seneca Marco Aurelio Brahms
gli Stoici Epitteto Gould.

VIII.
I frammenti del tuo corpo
i soliloqui della mia mente
parole al termine dei binari.

IX.
Presunzione viltà abbondanza
solenne come sempre
o solo come tu mi vuoi.

X.
Non cedere
non arretrare
calpesta.

XI.
L’infanzia di un ricordo
incendiato in un barile di petrolio
non posso dire come è andata veramente.

XII.
Se solo me lo chiedessi potrei essere sincero
ma è quel potrei che fa sbattere la porta e noi non ci dilaniamo
lo abbiamo fatto solo per scelta.





mercoledì, novembre 01, 2023

Appellativi


Nicanor Parra
Roberto Bolano 2666
tutto Borges & compagnia bella

dalla Cordigliera delle Ande
alla Pampa Argentina
passando per l'Uruguay-Paraguay

Uluru-anima-sprito-re-del-mondo
in cerca di nuovi maestri buddhisti-zen
ho mangiato l'ultimo libro di Patti Smith

oggi leggo i Tre Maestri
Bob Dylan Jackson Pollock
& Mark Rothko

poi mi potrò stendere
per almeno dieci anni
sempre che Cioran non si lamenti.