venerdì, ottobre 14, 2022

Piccolo Falco




Se la città è diventata 
un posto impossibile in cui vivere, per te, vai
un posto in cui non puoi andare avanti
senti lo spirito del silenzio imperdonabile
che si mette a parlare & si propaga sotto le narici
mentre rimani letto nei pomeriggi sacrificati
alla depressione straniera & spietata
alla malattia che viaggia &d esplode nella testa
pensa a quando ti dicevo
che nel deserto c'erano morbide foreste
con acqua da bere senza rimedio
in cui immergersi fino ad annegare
& cedri da raccogliere per le voglie
di un peccato originale inimmaginabile
& che questo era meglio
che andare in una chiesa
per inginocchiarsi davanti
ad un dio impenitente
che si trascina da secoli
nel clamore delle sue orme
lasciate su un telo
impregnato di sangue arrugginito
se la città per te è diventata
una lettera sigillata da non aprire
fino a quando non riceverai istruzioni dall'alto
o da qualche entità esterna che vedi scendere
dall'ultima fermata per Brooklyn
preparati ad una scelta irrimediabile
il tuo amante di turno
avrà pure delle lenzuola linde
trovale & calati dal balcone
& vai nella valle del buio
in fondo l'unica cosa importante
                                    [è andare
se la città non è più un riparo
è meglio una breccia
per nessun posto in particolare.








































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