lunedì, ottobre 23, 2017

M.83


pancetta su una piastra
caffè burro & succo d’arancia
cosa c’è di meglio
alle quattro di mattina


un sabato mattina
lasciato senza cacciatori
chiese croci paludi
& la mostra al museo


inutile parlare di quello che
non sono mai stato
uno scrittore solo al bancone
un vecchio mangiatore di olive


è tutto così lontano
lei con i suoi piani per il sud
uova & salsicce
dodici meno un quarto


lei che non mi ama più
lei con i suoi codici rotti
& i suoi capelli rossi
che non sono più rossi


non ci sono direzioni
in questa nuvola di nicotina
ho pagato 50 pezzi per questa botta
ho pagato il prezzo di un pollo arrosto


tutto questo è così facile per me
che sto qui da tutta una vita
su una macchina da scrivere
ho tutta la vita & niente da dire


lei sarà pure tornata in città
un incidente prima che i santi
la intonassero & la nebbia tornasse
nei meandri di quello che siamo stati

& prima, noi
noi con le nostre facce
& prima noi
messi a nudo

& se ti dico che ti sento
da quasi sei mesi & so
che sei viva in qualche posto
nel deserto & sei senza forza

vedo il vento
sui tuoi polsi
che ora lasciati liberi
dai segni dei veterani

nella finestra di casa tua
ti ho detto
non ci sono limiti
non ci sono barriere

ti ho amato
per esserti vicina
sono diventato matto
per te & so che mi leggi

& so che sei tu
con le calze sopra le caviglie
& dici che mi trovi dimagrito
anche se sai che è una menzogna

poi dopo un altro giro
si può parlare di buona condotta
cosa poteva essere
fino ad un piccolo rimpianto














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