quindi videro quel posto, nella distanza. stettero. brian wilson & dio. con paul mc cartney alle spalle. dio negli ultimi frangenti. dio che non è mai stato in queste terre e dopo che fece queste terre, se ne andò. i popoli temeranno il nome del signore. i popoli hanno sofferto. i popoli sanno. il signore è stato affacciato dall’alto del suo santuario. dipendenze, droga, divorzio, abuso & stupri allo stato del giorno. dipendenze. braccia bruciate. nel paese, a poche miglia da qui, dicono: dio, dio mio, non rapirmi a metà dei miei giorni, visto che in principio, visto, che ci hai lasciato soli, e che non salvi dalla fossa la nostra vita. un dio con il gusto della morte, dei naufragi, degli uragani, delle devastazioni e della povera moby dick. sempre stato dalla parte dei grandi perdenti e dei grandi devastatori. in un tempo antico, indietro, non mi avresti lasciato solo. perché lo hai fatto. perché hai scelto di farci morire, annegati, stuprati e violentati, con facce irriconoscibili. tu non sei un dio. tu non sei niente. tu non esisti. non sei mai esistito. le tavole della legge non sono mai esistite. tutto questo è solo una incredibile colossale menzogna di cui ci siamo avvantaggiati, mettendoci un costume. grazie a te, al tuo nome, alle parole, alle cose, alle guerre fatte in nome tuo. quindi, in quel posto, alle quattro di mattina, la terra allagata tra le due colline, a margine della palude, dissi al mio esecutore, mamma e papà, me ne sto andando, ho aspettato tanto, ma il mio momento è arrivato. finalmente mi ha puntato il fucile contro. compassionevole.
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