venerdì, dicembre 18, 2015

Tanti Cari Saluti/Perché dovremmo essere tutti così annoiati





I.
se deve andare a finire così
con le acque che vanno a fuoco

stare dove si va in profondo
& nessuno andrà mai su marte

un banco dei pegni
senza oratori

o tutti questi che parlano
per vendere le miniere

II.
solita donna in blu
occhi cromati

notte dei lunghi coltelli
i generali della morale

i capostipiti della corruzione
le code dei falliti

il conforto del vecchio capo di stato
& quello della nave scuola.

III.
acqua calda
case sfitte

una certa confidenza
musicisti come babbo natale avvelenato

fermati e guardati in faccia
come sei arrivato a questo

i teatri vuoti
chitarre e sipari di cera invenduti.

IV.
una volta
o forse era solo prima

dopo essere scesi per la valle
la strada chiamata senza doveri

avevamo un lavoro
un vecchio motel

sfortunati/fatti
& a pezzi.

V.
mi ero fermato
che per me

erano le 5 di mattina
una birra

forse la 25esima
le luci

bourbon
quanto sarei andato.

VI.
la riproduzione è lenta
il film non finirà mai

quattro salti
quattro sguardi

una puntata
gli orari

quello che viene dopo
è solo quello dopo.

VII.
fuori dai giochi
lontano dai valori religiosi

teste rasate
croci gialle

cocktails allungati
il presidente parla

tutti in piedi
con il bicchiere.

VIII.
confessare questa giornata
senza soldi

vestiti & subito qualcosa da bere
sotto la diga

sono stato al freddo
per molto tempo

leggendo kant & heidegger mi di diceva
strozzandosi dalle risate.

IX.
la via crucis
è una stazione

interminabile stanotte
donne disposte

giochini mentali
donne sole

tradite & abbandonate
basta guardarle.

X.
la prima volta
che arrivai in città

era oltre 40 anni fa
anni passati

40 miglia possono essere
come 40 anni

avete visto
questa città.

XI.
non ho più saputo niente
di mia moglie

delle mie figlie
di mia sorella

mia madre
mio padre

degli antenati
dei fondatori.

XII.
certo che andava in chiesa
di domenica

cantava pure
e predicava

non votava più
ai referendum

andava solo al cinema
di mattina.

XIII.
non abbiamo
mai perdonato nessuno

dai caro vieni
e dammi una toccata

una settimana di rye
nei tuoi propositi

vedi quel pianeta
un solo bossolo.


XIV.
le vergini abissali
il saper parlare bene

giovani preghiere
predicatori drogati

sei tutto solo
sono passati gli anni

come lo giustifichi
senza nessuno che ti aiuta.

XV.
alla fine della sera
c’era sempre lei

la sua faccia
i suoi occhi pagati

andare al cinema
alle 11.00 di mattina

storie raccontate
pop corn & molto altro.




Nessun commento:

Posta un commento