martedì, aprile 22, 2014
lunedì, aprile 21, 2014
domenica, aprile 20, 2014
sabato, aprile 19, 2014
Le macchie di Giove
Alla caffetteria
gli specchi
prima del bagno
una lunga giornata in nero
il giardino nero & muto
le leggende dette per far addormentare
nessuno si fermerà qui
tu sei uno degli ultimi di passaggio
& hai gli occhiali
qualche ferro vecchio
& vedi il mondo in un modo
che non esiste più
scusi potrebbe farmi l'hamburger
in quel modo
ma caro mio nessuno me l'aveva mai chiesto
in alcune parti la terra è così piena di colori
& la guardi & pensi alle montagne della luna
alle macchie di giove che gravita solo
dai dimmi quanto starai in giro ancora
fuori la temperatura sta scendendo
spero tu non dorma in macchina.
Non è nel mio bagaglio
ha preso una casa
a pochi isolati
da qua
il sabato pomeriggio
c'erano dei sabato pomeriggio
in cui metteva mano al suo archivio
metteva su un disco dei grateful dead
prendeva qualcosa
poi dopo una certa ora era fuori controllo
&d ogni sabato che passava
avevamo un pezzo di casa in meno
c'è sempre qualcuno dietro una descrizione
galli che cantano
donne mestieranti che battono
pastori che predicano
mobili in meno
finestre fatte a pezzi
porte stortate
ma a me andava bene stare con lei
basta che non toccasse i libri
gli scritti gli album i negativi
dicevano che ci sarebbe stato
il risveglio della esondazione
qualcuno le tavole della legge
quella cameriera
ha saputo sorriderci come tuo padre
le ho detto risvegliandola
quattro volte a settimana
mi addossava la colpa
di non aver avuto figli
anche se non era vero
& gli altri tre giorni
diceva che era stata una benedizione
non aver avuto figli
neanche uno
una volontà cosmica la definiva
si qualificava come un'artista concettuale
poi attaccava
con la storia della madre mancata
gli americani hanno un ottimo detto
"non è nel mio bagaglio"
& nel suo i figli non potevano starci.
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