mercoledì, novembre 15, 2023

Dirottamento

 


Il dirottamento è iniziato tre quarti d'ora fa. Non so come andrà a finire, ma so che in qualche modo finirà. Stavo per tornare tra l'accogliente abbraccio umido della Louisiana. Calma, distesa, pacifica, tranquilla, rorida, sfinita Terra con la sua Esistenza martoriata fino alle ossa, malarica nelle articolazioni, arseniosa nei suoi fluidi corporei. Nonostante tutto questo, benedetta. Non che questo conti molto, ora, qui, in questa situazione. Non che se ne possa fare niente. Gli altri passeggeri sono terrorizzati. Gridano, piangono, implorano, pregano in varie lingue. Quando la guerra scoppia, le prime bombe iniziano a cadere e i bambini incominciano ad avere paura. Io sono fermo. Sono immobile come la Verità Custodita di Dio - che in queste occasioni di solito non si presenta e allora non resta che pensare a Lui, che votarsi a lui. Anima e corpo. Magari Lo rivedremo dall'altra parte come un vecchio conoscente nel verde vialetto dei ricordi d'infanzia. Che bella immagine. Soave, liberatoria, decisiva. Molti direbbero gli ultimi atti (che Dio li benedica, che vi benedica tutti, viandanti). Non ci permettono di comunicare, non possiamo sentire la musica dagli auricolari, non possiamo leggere, scrivere. Ma posso pensare e posso scrivere mentalmente. E allora penso e scrivo mentalmente. E' tutta la vita che lo faccio. Ho fatto uno strappo alla regola. Le regole. Ho chiesto se l'assistente di volo canadese potesse servirmi del whiskey con un bicchiere di acqua e ghiaccio a parte. Quelli che hanno in mano l'aereo l'hanno permesso. Non ne sono stato sorpreso. Una madre mi ha guardato disgustata a causa della mia richiesta. Ma io signora, sono solo. Non temo i sequestratori, i signori dirottatori, gli attentatori, i terroristi. Io, signora, sono solo. Non ho figli, non ho eredi e i miei genitori sono morti da anni. Non riesco a figurare dove siano adesso anche se so dove li ho sepolti e quando li ho sepolti. Una di fianco all'altro, a pochi mesi di distanza, l'una dall'altro. Con il mio desiderio di concedermi quello che è solo un bicchiere, ho rotto una promessa, ma forse, in punto di morte, possiamo cambiare le cose. Scrivo mentalmente, ancora. Scrivere è sempre scrivere qualcosa contro. Come negarlo. Anni a leggere libri, su libri e libri. Studiando, confrontando, analizzando, riflettendo. Mostre, viaggi, annotazioni, persone. Quelle che sono state della mia vita, ma di più le altre. Quelle che non ho conosciuto, quelle con cui non ho parlato, quelle che non ho apprezzato. Ecco, il vero limite di tutta questa faccenda, è la conoscibilità. Chi sono davvero questi uomini che ci tengono in ostaggio. Quanti sono. Qual è il loro piano. Ucciderci, farci schiantare sul suolo statunitense, fare clamore nel mondo. Chiedere un riscatto, una contropartita, fare un proclama universale, denunciare gli atti di un governo. Escludo che qui siamo in presenza di un contesto in cui la religione possa valere qualcosa. E se dovesse mai valere qualcosa, è solo un paravento, una messinscena di piccolo calibro, un equivoco messo in moto per confondere i presenti e le autorità a terra. La signora, la madre che mi ha duramente giudicato prima, con il suo sguardo bruciante di disapprovazione sanzionatoria, è ora più controllata nei suoi atteggiamenti. Forse è stata la tensione a tradirla, la disperazione di sapere di morire con sua figlio. Io, signora, non ne ho. Il mio comandante è il buio. Da tanto, tanto tempo. E so come muovermi nel buio. Nel buio so muovermi alla perfezione. Signora le dico una cosa. Suo figlio sarà al sicuro, tornerà a casa. Si prepari solo ad una dose molto forte ed inevitabile di violenza. Ci riprendiamo l'aereo.





martedì, novembre 14, 2023

La Routine Habituelle

 

L'assassino si alza prima dell'alba
sale in macchina e ascolta
un concerto per pianoforte
diretto da Golschmann.

Sappiamo che di quella casa
di quella famiglia
non rimarrà niente
sta proseguendo bene la sua carriera.

Cambio d'abiti
non per il volgere anonimo delle stagioni
anni infranti in impietosi pensieri
ma la testiera ha una fine.

Non si può pensare di farla sempre franca
ma si può essere spietati, decisamente
e non fa differenza se è con se stessi
o con degli estranei, no.

Sono pur sempre davanti a noi.





Anime Beate

 



Potrei venire a trovarti
potrei parlarti ancora una volta
e vedere che faccia fai
ma non reputo questo utile.

Si diano agli affamati
le pezze intrise di cherosene
fategliele ingoiare
assistite al loro tracollo.

Dammi ancora
quarantacinque minuti clinici
affrettati, metti le mani nelle tasche del camice
spogliati davanti allo specchio dell'armadio.

Non è la tua età
è solo il mestruo che sgonfia
il calore e il sudore del corpo
liberalo con un colpo di tosse.

Si diano agli assetati
clavicembali ben temperati
in modo che possano placare la sete
aprendo le carotidi al senso della vita.

Potrei venire a trovarti
non reputo questo utile
toccarti e darti un senso
una volta per tutte

Verrei per annichilire il tuo sesso
per stravolgerlo
fagocitandolo
tra le anime beate.



Il Rantolo del Serpente




I.
Indecente fino a quando tu lo vuoi
date le lettere di dimissioni
sigillate, busta chiusa.

II.
Nessuna riflessione
nessun rimorso
solo il domani.

III.
In aeroporto un altro drink un altro libro;
scrivi fini all'esaustione, diventa un altro
la metamorfosi è servita all’Imbarco Zero Nove.

IV.
Da dove abbiamo lasciato
ricominciamo, ancora:
è stato solo un falso allarme dalle autorità.

V.
Un cuore rovinato ed impolverato
su un fondale di quasi novemila metri
è l’Oceano Atlantico che ci divide.

VI.
Da Milano a New Orleans
e quindi via per un mondo abbandonato
gettato oltre la schiena, lasciato.

VII.
Rimane la consolazione
Seneca Marco Aurelio Brahms
gli Stoici Epitteto Gould.

VIII.
I frammenti del tuo corpo
i soliloqui della mia mente
parole al termine dei binari.

IX.
Presunzione viltà abbondanza
solenne come sempre
o solo come tu mi vuoi.

X.
Non cedere
non arretrare
calpesta.

XI.
L’infanzia di un ricordo
incendiato in un barile di petrolio
non posso dire come è andata veramente.

XII.
Se solo me lo chiedessi potrei essere sincero
ma è quel potrei che fa sbattere la porta e noi non ci dilaniamo
lo abbiamo fatto solo per scelta.





mercoledì, novembre 01, 2023

Appellativi


Nicanor Parra
Roberto Bolano 2666
tutto Borges & compagnia bella

dalla Cordigliera delle Ande
alla Pampa Argentina
passando per l'Uruguay-Paraguay

Uluru-anima-sprito-re-del-mondo
in cerca di nuovi maestri buddhisti-zen
ho mangiato l'ultimo libro di Patti Smith

oggi leggo i Tre Maestri
Bob Dylan Jackson Pollock
& Mark Rothko

poi mi potrò stendere
per almeno dieci anni
sempre che Cioran non si lamenti.