venerdì, ottobre 25, 2019

N.O./13



Mi sono messo dietro la tua porta
per iniziare a contare i fogli scritti
ma chi stava entrando in casa
era per distendersi in campi aperti
sotto colline, sotto le finestre
delle nostra abitazione
la polvere rossa desolata
immersa nel tuo cranio
finché si poteva
finché la mia testa
& il mio intestino
potessero reggere
& non parlatemi
di un destino alternativo
piegato sul piano da parete
per l’intera prossima stagione
pregatemi perché risalga
perché riviva
perché prenda vita ancora
da questo pavimento
che ci ha fatto sfracellare
mi sono messo dietro la tua porta
& ammetto di non essere stato
nei miei momenti migliori
ammetto tutto quello
che devo ammettere
sotto l’astro metallico raffreddato
& sotto il vulcano 
che sbudella l’occhio
appeso al nostro tradimento
le case basse di questo quartiere
rimangono tutte piegate.






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