lunedì, settembre 16, 2013

Definizione di Rock










Il rock oltre ad essere una definizione di un certo stile di vita, è un termine preciso con una sua pronuncia: rɒk.
Il rock è un carico da novanta che ti attraversa la stanza il sabato pomeriggio.
Il rock è Lou Reed con i capelli gialli, occhiali da sole neri, vestito interamente di nero, fare da tossico, che canta un brano di Berlin in un concerto da qualche parte in Danimarca in un tour del 1974.
Il rock è Johnny Cash nella prigione di Folsom (California, Stati Uniti) che dice per attaccare: "Ciao, sono Johnny Cash".
Il rock è una bella dannazione, uno scatenamento virale dei sensi, non darla vinta, forte autodistruzione, ribellione, abbandonamento, ridursi male, protestare, ballare, marciare, saltare, stare in mezzo ad una strada e non sapere cosa fare.
Il rock è un viaggio denso e drogato all’interno di se stessi per poi capire che si è l’unico individuo vivo sulla terra alle 4.32 di mattina e che fuori il mondo è pronto ad un’altra giornata di noia totale: meglio scoppiare che svanire lentamente diceva Neil Young - continua a rocheggiare nel mondo libero.
Il rock è prendere ed andare via di casa e a fare ciao a mamma & papà mentre spingi la macchina il più possibile su una strada accidentata dall’altra parte del mondo e fermarsi in un motel nel mezzo di un Paese straniero e mettere una sedia ed un tavolo dietro la porta prima di andare a dormire perché l’assassino della camera a fianco non venga a farti un saluto nel cuore della notte.
Il rock sono i gentili deadheads e la loro bellissima religione laica fatta di libertà, tolleranza, apertura mentale, rispetto, civiltà, affetto, amore e tanta roba.Il rock sono i punk strafatti e ossa e poca carne che giganteggiano sul finire dei Settanta.
Il rock sono gli strali di Grace Slick nelle sue oniriche e glaciali vocali mentre guarda Janis Joplin con la trecentesima bottiglia di Jim Beam.
Il rock è Jimi Hendrix che non incontrerà mai Miles Davis per una super jam session.
Il rock è prendere la tua Les Paul con corde grosse e vecchie e farla suonare nel tuo Marshall per acustica.
Il rock è ogni santo giorno che ti compri un disco e quando lo metti su stai in alto e leggi I fratelli Karamazov in poche ore e pensi che è roba di quasi centocinquanta anni fa. Pessimo affare, Fedor.
Il rock sono migliaia di fotografie in bianco e nero fatte per strada nei momenti più impensabili, è non rispettare il semaforo per far fuori il pieno il più in fretta possibile, è avere una cambusa stipata allo sfinimento con birre e casse di whiskey pronte all’uso.
Il rock è girare per migliaia di locali per sentire il tuo proprio blues e stare sul marciapiede, fuori dalla porta d'entrata, finché non riaprono, solo per un altro giro, solo per un altro giro.
Il rock è Woodstock con la pioggia e il fango e molta pace e amore, fratelli e sorelle.
Il rock sono i Beatles così opposti agli Stones e sai: gli uni hanno fatto la musica, gli altri sono la più grande rock band del mondo.
Il rock è decine di riviste con copertine patinate che parlano di guitarheroes o dei cento migliori album di sempre. Vince sempre Sgt. Pepper’s (piuttosto il White Album).
Il rock è farsi crescere la barba per almeno tre mesi e pensare ai Creedence o ai Canned Heat.
Il rock è The Last Waltz di The Band per non scordare Rock of Ages.
Il rock è il tuo impianto stereo acceso ventiquattro ore su ventiquattro sette giorni alla settimana; è una quantità inverosimile di pasticche, dosi, roba mischiata eccetera.
Il rock è la copertina di Horses ed una foto di Patti Smith con Robert Mapplethorpe.
Il rock è volere fortemente una donna per poi averne nel letto un’altra.
Il rock è quella ragazza appena maggiorenne – o giù di lì, che vorresti che ti facesse visita nelle tue stanze sacerdotali.
Il rock è Duane Allman che pesca in cannottiera, Eric Clapton che sedie davanti a svariate bottiglie o Jimmy Page con i draghi sulla giacca e la Gibson al Madison Square Garden nel 1973, anno ab incarnatione domini nostri iesu christi. 
Il rock sono gli Who con Roger Daltrey che lancia il microfono in aria mentre Pete Townshend fa roboare il braccio destro sulla SG - la terra perduta deserta degli adolescenti.Il rock sono i tatuaggi di Johnny Winter e i suoi cinquanta dischi conservati preziosamente in un posto silenzioso di casa tua, il dito mozzo di Jerry Garcia, i cappellacci di Bob Dylan mentre sfrigola l’armonica in re, la voce paziente di Leonard Cohen, i tonfi gracchianti di quella di Tom Waits, le gesta schizzoidi-ieratiche di San Nick Cave, la parte scura della luna dei Pink Floyd, Elton John che canta Bennie and the Jets, il Doctor John impantanato in una palude cajun, le introduzioni dei Doors, i riffs dei Deep Purple, David Bowie con il suo suicidio rock 'n' roll, le oscurità finte dei Black Sabbath, le narici imbiancate di Stevie Nicks, i gilet di Jeff Beck, il mostruoso rullio di John Bonzo Bonham e il massacrante terremoto di Keith Moon, il “dai un’occasione alla pace” di John Lennon.
Il rock è una coerente, strana, debordante visione che ti fa alzare alla mattina e mettere su Stevie Ray Vaughn con Texas Flood o un disco dimenticato di Roy Buchanan.
Il rock è la tua donna che se ne è andata con un’altra donna e speri che non torni più.
Il rock sono scaffali interi di dischi da prendere e bruciare come sacrificio al potente dio della musica.
Il rock è quella cosa che ti può cambiare la vita, che può essere la via di salvezza o la via di fuga.
Il rock è fisicamente uno stato fisico, è distrazione umana, è violenza allo stato più puro.
Il rock è tutto il resto.


















Nessun commento:

Posta un commento