domenica, aprile 23, 2023

TX, 02

 

Nella stagione dei cedri
persi
nella stagione libanese
dei quadri & delle scintille
persi
come i persiani
nella propria via





La Mano Rossa



Alza la tua mano rossa
& non guardare dove cammini
una volta pranzavi
una volta andavi al lavoro
quell'altra eri totalmente persa
poi andavamo in direzioni opposte
l'ultima avevo due stupidi sacchetti di mele addosso
non so ti ho amato per l’ultima volta
è la quinta volta che ti vedo in strada
o per le strade come mi piaceva tanto dire
a noi, gli incurabili delle fondamenta
alza la tua mano sinistra
non so se è solo un’altra Visione di Gedeone
o se la Bibbia è tutto quello su cui
abbiamo posato la mano destra.




domenica, aprile 16, 2023

Volume

 

Il volume è lo spazio occupato da un corpo, ovvero l'estensione di un corpo attraverso un dato spazio. Il volume può variare come lo spazio e tra due persone - a et b, che stanno camminando in direzione opposta su una stessa strada, il volume si sta comprimendo, involontariamente. Il loro è un percorso che si potrebbe definire "libera coercizione" - un tracciato ineludibile, che vedrà a et b concentrarsi, forse scontrasi ed inevitabilmente denunciarsi, in uno spazio ben definito, dal loro moto avverso e dall'andare della giornata, non avendo niente a che fare con l'andare degli astri ed il volgere di un sole lontano. Andare, andare, andare fino ad un luogo estremo su un marciapiede che potrebbe prendere il nome di c. Di qui poi discenderanno tutti gli effetti contemplabili e passeranno in rassegna le lettere dell'alfabeto - gli eventi. Ricordi che vengono a galla, movenze leggermente modificate, fino ad arrivare alla zeta universale, conclusiva, ma per questa fase. Poi si oltrepassa e si ricomincia con un altro individuo che cammina in direzione opposta di un altro - a(1) et b(2), per arrivare ad uno stato di coercizione di tipo secondario, di secondo grado. Kierkegaard diceva stadi sul cammino della vita. Sono piedi di corpi che procedono non preoccupandosi del volume dei corpi e di profezie già lette.




lunedì, aprile 03, 2023

Come Ogni Strada Rovini



Letto per un po'
Vecchi-Poeti-Francesi-FineOttocento
giusto per non dimenticarsi
troppo spesso cosa facevo
maestri precursori simbolisti decadenti & intimisti
& se ogni giorno rimane un buongiorno
nomi roboanti nell'introduzione
Freud Mallarmé Baudelaire & Wittgenstein
con Jean Moréas quando sei solo
scopri che non sei così solo
& la tua città rimane sulla collina
dodici anni per scrivere meglio
ne sono passati quarantadue
tanta onorata militanza al servizio di
magari mettere i piedi in strada
& fare pezzi da strada
a colpi da fuori
una lettera di fiori sbriciolata
a cui nessuno crederebbe
colpi di cuori in antartide
da dove arrivano & dove si fermano
questo non è chiaro
per il filo di una cornetta
di un telefono pubblico
non credo lo sia
di più per una farfalla
torbido finché
non venuto fuori dall’acqua
a tal punto da non riconoscersi
nelle volontà delle ossa della fossa
vino inzuppato da Gerico
non può mai riconoscerti
se non con quel greco di Efeso
se ad un ladro od ad un giudice
viene affibbiata una piccola punk Jinan
potrò sempre raccontarti
cose molto dolci
ora che gli amanti
si incontrano
& non hanno niente da dirsi
ora che i santi non piangono
il mio assassino sulle vene del mio sangue
vecchi occhi blu E.A.Poe
dai dammi un’altra parlata
dai piccolo rock'n'roll
dai morto, svegliati
dammi un’altra fortuna
per quello che sarà
quando sei sola
& che ti dico
come principessa sull'albero delle erinni
sei rimasta solo tu
la luce che arriva fuori dalla camera
alza la tua mano sinistra per ripararti
non siamo stati mai così tanto assieme
possiamo dire di sopportarci
ti prego di credere ancora
in quello che non è più creduto da secoli
o dove si sconta la differenza
tra chi vive e chi muore
quando hai preso a scrivere
in cinque stanze diverse
potevo sentire la tua chitarra malandata
& le tue macchine da scrivere
dalle cinque vie fino al centro della città
che circolavano nella nostra casa
avevo le mani bruciate
la notte che te ne sei andato
sirena del mio silenzio
posso sentirti
nella foresta nel mio deserto
posso sentirti alla stessa maniera
con quello che andava o non andava
fatto
so che ti ho tradito
&d ho ucciso la tua fiducia
anche se ti ho detto
con le mani sporche
& pieno di roba
non ho potuto fare
altro che quello
che ho fatto
Il quattro di luglio
l’unica cosa che posso dire
Eilyeen piegata sul selciato
& poi quello
non si è mai alzato a terra
dato per morto
un cadavere per terra
che sanguini o meno
&’ sempre un morto lasciato per strada
questa terra di abbondanza
& se si guarda ad ovest od ad est
non se ne ha mai abbastanza
c’è troppa gente
che rompe il limite di velocità
dai ci sposiamo, dai vediamo dove
alla faccia delle nostri madri
& delle nostre figlie, ma dei padri
con le loro triste facce
sulle salite di Frisco
come scrivere di nuovo
qualcosa di nuovo
se le donneandate stanno
& se ammazzi te stesso
come pensi di poter scrivere ancora
in tutta questa terra di abbondanza
dove gli dei muoiono ogni giorno
per il rancore della loro sacralità
chi ti viene a proteggere
in questa rinnovata terra
di assoluta abbondanza.