sabato, giugno 22, 2013

Il sindacato in piazza







Il sindacato parla in piazza
unificato, una volta tanto
la famosa unione dei lavoratori
prende la scena

volti tirati facce scure
bandiere del secolo passato
proclami & applausi
neanche loro sanno più cosa dire

il treno è passato 30 anni fa, Italia
la crisi che non è una crisi
ma uno stato di fatto
una modalità permanente

il lavoro ha fatto un giro su se stesso
& poi guardandosi bene intorno se ne andato
i soldi spariti
le famiglie in strada

[riforme, lotta all'evasione
 i giovani, i vecchi
 il pubblico, il privato
 il nord, il sud]

il solito elenco esausto
dopo 10 anni
la famosa unione dei lavoratori
si conclude con dei palloncini colorati.



domenica, giugno 16, 2013

La sera dello spettacolo








Dietro a delle persone
in fila in una coda
per avere un’altra tazza del tuo caffè
dietro alla macchina da scrivere
tutto il giorno
& poi al market

la vigilia di pasqua passata al telefono
in fondo alla via hanno tolto i cartelli
sempre zitta con nessuno con cui parlare
tu che stai sempre zitta in cucina
con nessuno da abbracciare
in questa casa dove viverci è difficile

il trattato sugli dei di Mencken
può stare lì mesi
mi piace molto la mia città
la sera dello spettacolo
in un vestito nero tirato
delle scarpe con un tacco alto

portarti fuori
quindi riportarti a casa
hai fatto gli occhi spessi
stasera hai detto
non credo che la vita
mi darà altre occasioni

in macchina ti ho detto
che di questa cose
non voglio più sentirne
tu non sei quello che Lou Reed
definiva un regalo
per le donne di questo mondo

& io non so quanto tu sia donna
ma queste sono cose
che non portano mai fortuna
ho girato la macchina
per tutta risposta
hai iniziato a piangere

stai andando troppo forte
è quasi mattina
& se ci ferma la polizia
ci facciamo qualche giorno al fresco
ti sta molto bene quella collana

dovresti cambiare profumo.



Neil Young




martedì, giugno 04, 2013

Last at least







Stones in another sauce






Rolling Stones & The Exile






Primo Quadro da un scritto inedito







I,
guarda la tua età
& stai perdendo
l’ennesimo caffè nero
proprio sul tuo tavolo

il punto di rottura:
era quello che si diceva
& anche quello
si dava per buono

per le brave persone,
tempi di pratiche dissennate
vendute come buone
gente alle finestre

di tutto questo
non si faceva parola
non se ne faceva niente
ai tempi della crisi

un credo quia absurdum
sant’agostino & kierkegaard
potevano morire per strada,
l’uomo ritorna in strada

non per camminare
ma per starci
con il meglio di marx sottobraccio
da qualche parte, sul muro

un falso allarme
solo un’esercitazione
un esercizio di stile
per autostoppisti

& la tua vita può diventare
un discorso di viaggio:
mai arrendersi al perdono
alzare il pugno per il diritto.


II,
“la graticola poteva avere
la forma di una sedia
o di un cavalletto metallico”
o niente di tutto questo

“[…] su cui il condannato era obbligato a sistemarsi;
poteva essere anche una semplice griglia
montata su quattro piedi più o meno lunghi
sulla quale il martire veniva attaccato con delle catene”

c’è stato un doppio omicidio volontario
dall’altro lato del caseggiato di mattoni neri
“la bibbia parla più di 130 volte
della gloria di dio”

è solo una vecchia banda di musici
a roma come a milano & torino & genova
memphis tennessee
ad avignone doppio papa come a roma

vecchia pelliccia ricanta il blues
solo per gentilezza in spettacoli di contorno
joni mitchell diceva perennemente alterata
sorrisi di bourbon

“la parola spezie
deriva dal latino
nel senso di merce speciale
rispetto a quella ordinaria”

lui dice a lei:
non sono per niente d’accordo
con quello che stai suonando
ti sei svenduta

è sabato sera? dovrei aspettare
ancora un po’
per un altro divorzio
mio o di qualcuno


III,
dal 29. a.c.
al 64I d.c.
come venirne a capo?
con dei bambini nel coro

"Il ritorno del reduce"
quindi, egli;
se la resistenza viene dimenticata
con la violenza sociale muta di questi anni

& le scimmie hanno cominciato a battere
sulla testa dello squallido missionario
che legge Rebelais
& che annota con un po’ di sudore

il regno & la terra
non sono mai state promesse
se fossimo stati ciechi
durante il processo, alla stazione

prima di sicuro
di sicuro, molto prima
di pollock & compagnia
al moma sale & corridoi

soliti discorsi delle 2.00
poche commesse
in quel negozio
pompa di benzina

alla cassa il proprietario
maneggia contanti
la cassa batte monete
47.15, cambio €/$1.29

una voce registrata
esce obliqua dalla radio
robert johnson & il diavolo
si sono accordati.


IV,
questo letto per riprendersi
una bionda svedese impazza alla televisione
puoi venire in camera da me, diciamo verso le undici?
certo caro, prendilo come fatto

per africa orientale
si intende una striscia di continente
dove il pigmento nel tuo sangue
lascia delle domande

preso per terra, tirato su
senza essersi chinati
un vocabolario
letto in meno di un giorno

è probabilmente
una delle questioni
che suscita maggior scalpore
& alcune risposte date a caso

le scale sono ripide & strette
dai prova a dirmi se il tuo occhio
doppia l’orizzonte del pacchetto di sigarette
& l’ombra che questo provoca

scritto per scritto
aggiunto appuntato
la volgarità dello stare dentro
in molto meno di una mezz’ora

tremava per l’aggiunta
che aveva voluto
per l’ultima della sera
correggendo il suo stato d’animo

pronto centralino
può mandarmi
qualcosa in camera
sì, me ne dia due.


V,
quando si raccolgono
gli oggetti di chi è stata
sopra o sotto di te
in pochi minuti & si guardano

puoi fingere che se rimane
in bagno per un buon quarto d’ora
non la rivedrai mai più
& non puoi lamentartene

di certo ha quel modo di fare
che ti può far sbizzarrire
ma non perdere la calma
guarda quella ragazza venire giù

salito in macchina
nel pomeriggio subito dopo
la corda era troppo spessa
per i suoi polsi

costretto a guidare con i fari nelle notte
nessun cartello ad indicare
piante di grano ai lati dell’asfalto
deuteronomio 32:20

la ragazza, calma
quella che deve venire giù
ha un cappello di paglia in testa
& fuma qualcosa di pesante

se questo può esserti di conforto
anche io mi sono fatto i miei giri
&d ho trovato &d ho rivenduto tutto
deuteronomio 32:16-17

le braccia sono lunghe, molli
con le vene & il resto
annegate nella pelle
(sandra poulange).


VI,
includere i personaggi
dei propri racconti
nel quotidiano
è uno sporco affare

di henry miller
mi è rimasto addosso
quel proclama
“vivere pericolosamente”

di céline molte altre cose
degli altre altrettante
böll, camus, sartre
& filosofi & molti autori di teatro

guarda la tua età
mi dicevano
 - erano al tavolo,
hai solo sei anni

allo stadio
con mio padre nei distinti
su dei seggiolini di legno
marci dalla pioggia

& il muro di berlino non era ancora crollato
ma il più grande calciatore europeo di sempre
lasciava il campo a 32 anni
deponendo fiori per i tifosi

abitavamo vicino a piazzale loreto
& quando chiedevo ai miei
cosa sta succedendo
mi dicevano “sono quelli dei centri sociali”

io sapevo che lì vicino
avevano impiccato già morto, 
il peggior male di sempre
di questo paese.


VII,
il presidente moro
in un bagagliaio
con dei pezzi di cervello
in un bagaglio

prima avevano ammazzato
la scorta per bene
erano le br
poi ci ha pensato la dc in pectore

pasolini schiacciato da una puttana
o forse era solo un ragazzino di borgata su mandato
che lo prendeva in culo &d in bocca
& che poi ha avuto l’ordine di menarlo a morte

a bologna
si sono divertiti
per bene
centinaia di feriti, 85 † 

alzare il tiro
nelle sale del ministero
è sempre stato un discorso
di un altro justerini & brooks

era meglio essere nati
in un deserto
& cresciuti
in una tana di leoni

deuteronomio 32:23
i diritti che non siamo
riusciti a tutelare
nel movimento del ‘77

cristo quando hanno sparato
al presidente Kennedy
peggio ancora a suo fratello
l’ubi maior, il vero amore di Marilyn.


VIII,
vecchio deuteronomio avanza
nello spettacolo
di andrew lloyd webber
i gatti di ts eliot

se il suo nome era agosto
agosto che veniva dall’ovest
devi essere stato amato
più & più volte

prendendo le tazze da tè
mancava un coltello
un pezzo d’oro nella zuchheriera
dello straniero dell’altra settimana

il limone sull’asse
taglio dall’alto
pezzi, fette, schizzi
il sesso su un tavolo di cucina

una qualche risonanza
tutto quello che sto chiedendo adesso
puoi anche darmene poco
basta poco, dai

la gravidanza di questo paese
è una cosa del tutto particolare
le donne si rigenerano
almeno 4 volte l’anno

& se poi prese da parte
ti danno 4 figli
alla volta
solo se parli loro bene

in mano mi ha dato della roba
il nostro amico in comune
non mi sono sentito le gambe
per 3 settimane.


IX,
sai benissimo
che quello
è un soggetto
che smercia una marea di roba

passando nella piazza
stringendo il polso
una marea di roba
riviste porno arrotolate

dai, che
passando dove ti sei fatto
una torta per compensare
alle 7.30 di mattina

berlinguer muore
solo, su un palco
accasciandosi
in quel di padova

tra il 7 & l’11 giugno
un uomo può morire
nell’84 non era successo
niente di importante

prima che pubblicassero
quella retrospettiva
condita con quella monografia
il poeta spirava a giacinto

(guarda che ti amo
più di una canna di zucchero
guarda che dopo
me ne torno in albergo)

viale padova
a milano
dove le hanno insegnato
a chiudere le gambe.


X.
le punte degli indici
sapevano di sale
impressioni di occhi
tutto per una parola: crack

non fare quella faccia
così felice, all’esposizione di haring
ci hanno preso tutti per il culo
per via dell’aids

lo glass spider tour
è stato una botta
& noi tutti guardavamo
verso david

poi abbiamo ripreso
punte di acidi
& siamo tornati
a casa con anna

la cattedra d’estetica
allora
non era per niente ambita
& poi si sono aggiunti gli altri

in coda per andare all’aula
slogan su cartelli
gli studenti gli operai
il sindacato

senza il pugno sinistro alzato
avresti avuto dei problemi
che ti saresti portato dritto
fino alla facoltà di architettura

“non si accettano candidati
per questa mansione
laureati tra il ’68 ed il’78
alla facoltà di architettura”.


XI,
il solito problema, checcazzo
il solito cazzo di problema: il mio nome annotato
con le date le ore il prezziario del cazzo cristo
dovevo pur darle da mangiare oltre che scoparla.

mio nonno mi ha regalato
una racchettina da tennis
d’oro con un brillantino
era la pallina

“anche se ti trasformerai
& so che cambierai & molto
che la tua vita brilli
come quella pallina”

l’ultima volta che ho visto mio nonno
era in una corsia di ospedale
mi ha dato le spalle dicendo no, no
con la mano destra e l’indice

ripeto, aveva una vestaglia
blu a pois del tipo in cui ci vivo da anni
sono stato come un cane
quando se ne andato

sei proprio sicuro
che sarà tutto così - sì
è proprio tutta vera
questa tua voglia di morire – no, affatto

caro mio
i  momenti terribili
nulli
o nonsense

vengono per dirci chi siamo
& chi saremo & tu guarderai negli occhi di tutto,
preparati & scrivi
preparati negli anni ad avere il peso necessario.


XII,
da una lapide: la fossa c’è
non si può dire
quanto sia profonda
ma i morti sono fatti per risalire

guarda quella ragazza
nel tavolo alla tua sinistra, capelli neri
tutto quello che riesci a dire
è solo capelli neri, li preferisco

lei ti vede
& ti racconta di quel soggiorno
in centro italia
trasferita perché maritata

poi attacca a parlarti
del bronx & di harlem
& ci sei stato
& ti parla delle sue tre bambine

tutto questo parlare dei morti
tragedia greca & nietzsche
la bibbia & ibsen (strindberg)
la maschera della morte rossa

se guardi quella ragazza
& le dici
mettiti un trucco più pesante
nero celeste, dai impasta

le consigli di vestirsi di nero
& di colorarsi le caviglie &d i polpacci
& di venire, se ci riesce
giusto un attimo prima

di quando tu sei pronto
poco dopo quella scimmia
di cui hai parlato tanto:
tutto questo senza salire in macchina.


XIII,
dove vivevamo
dall’altra parte della strada
loro smerciavano & molti dei loro clienti
li trovavi sdraiati, riversi alle 5 di mattina

i semafori erano vecchi
i pali di ferro ricoperti di giallo
la donna passava con un passeggino vuoto
quella con la sua macchina l’ha fatta un ammasso

per fortuna la bambina era all’asilo
con un succo di frutta in mano
& il suo compagno
un donatore anonimo del Belgio

alla biblioteca rionale
ho fatto tutto quello
che era in mio potere
& nel bagno una bella spada

quando siamo risaliti
con la scala mobile della stazione centrale
abbiamo visto il ritratto del che
come una star del rock n roll

quello che era stato insinuato
parlando di spingere il cielo
un po’ più la
fino a che il giorno potesse sprigionare

per una prigione
si facevano strani conti
fammi contare un po’ più in là
dai se ci stiamo dentro, amico

lo sai che mi stanno controllando
lo sai che gli sbirri mi stanno facendo il culo
per un po’ non ti posso passare niente
dillo agli altri.


XIV,
allo svincolo
tre gradi, piazzale
4 maitresses
solito blues per tutti

da questo balcone
esamino molti casi
freud confidava
jung scappava

prima che la stagione iniziasse
trascurando le piante &d i monsoni
non c’erano selvaggi che valessero la pena
di convertire & redimere

l’antropologia ci ha graziato
con la caduta degli organi caldi
alla fermata del tram
il ratto delle 72 vergini

da questo balcone
prendo le mosse
ogni mattina
per vedere quello che arriva

ho descritto
la storia di lili e david
le riprese sono cessate
il 15 ottobre dell’83

ho riportato
entrambe le pagine
secondo un manuale di sesso & tortura
preso dalla sormani

un’anima sopravvissuta
viene vissuta come un malanno
le lattine di mais appese in cucina
come teste che sgocciolano.


XV,
uscito con pochi soldi in tasca
uscito per andare al concerto
sto uscendo
non importa dove parcheggiato la macchina l’altra sera

un uccello scuro di pelle
scuro di becco
continuo a rivedere robert johnson
& miles davis & coltrane & monk & mingus

mi stanno davanti
molto meno di bertrand russell
e di adorno
& dei diari di cheever

la divisone
tra quello vissuto
quello scritto
& la carne sulla schiena & davanti

parlavo
en passant
della storia di lili & david
prima che ci fosse il colpo di stato

una rimpatriata di pochi
lo scintillare dei capelli di poche
coperte di fango di woodstock
per poi preferire la tappezzeria del louvre

a che ora
era visionabile l’opera
zola zitto
j’accuse mon ami, toi

in quella distesa di sabbia
fino al mattino
overdose che taglia & brucia l’aria
quindi tirarsi in piedi.


XVI,
mamma metteva sempre scarpe basse
anche se comprava molti vestiti
che rimanevano negli armadi
aveva deciso di accumulare

il pianto degli animali
nei canti della presa
serviva per stupire
il pubblico

arroccato sulla collina
& nascosto nel fondo della grotta
hanno trovato il colpevole
di infanticidio del villaggio

l’anno delle dimissioni
era alle porte
molti uomini presero congedo
ritirandosi ad vitam

cade un sospetto
ora su di loro
volti abbandonati
per pochi spiccioli

era la stagione
delle memorie mischiate
si condividevano le donne
& il vino in pesanti quantità

prima della resa
si riempirono la faccia di cerone
proprio come Bergod
nella conversazione di Brema

grossi calibri puntati sul desiderio dell’occidente
un abito fatto su misura
un buon taglio di capelli
& dopobarba a dismisura


XVII,
arrivato in città
subito dritto a fare conoscenza
per così dire, ad acclimatarsi
in vista di un soggiorno di tre nottate

la loro parlata era del tutto eccezionale
la lingua scorreva sul palato
tamburellando sui denti dell’arcata superiore
tac slap tac slap, niente pause

tac tac
viene da dirsi
prima di commentare
da un leggio a luce spenta

cemento altezze
spiazzi moti meccanici
contrazioni in acciaio
vetrate in sequenza

il terremoto del 1907
era venuto dal mare
& nel mare molta gente si sarebbe buttata
per scappare al fuoco al fumo alla devastazione

il punto d’approdo era &d è
per fanatici come me
quella libreria affogata
in quella conca di asfalto

in altri tempi
mi avrebbero suggerito
di utilizzare il termine “catino”
o di aggiungere la locuzione “sub cultro”

niente è indefinibile a questo mondo
essendo sostanzialmente indefinito
ma questo è qualcosa che attiene
ad un’altra fase della mia vita.


XVIII,
“a metà degli anni settanta
si fece un gran parlare
di sinistra extraparlamentare
ribellarsi è giusto

il partito ragiona
per aut aut
tu sei dentro
tu sei fuori”

lo chansonnier disilluso
mi parla irriconoscibile
dei suoi anni ruggenti
dell’età dell’oro

“concerti
capitali europee
manifestazioni
proteste

“l’unica cosa
che non faceva di me
un uomo di partito
era che scrivevo troppo bene, per loro

& che i miei modi
non rientravano
nel loro libricino rosso
il loro privato catalogo categorico

devi scrivere per il popolo
mi dicevano
devi guidare il proletariato
anche solo con un blues

nel novembre del ‘71
andai in piazza & parlai
ma tutto fu rovinato
dalla bomba dei servizi segreti.”


XIX,
tu lo guardi & dici
negli anni ha perso il suo peso
si è prosciugato
più di quanto abbiano fatto le sue idee

& quando giungono questi momenti
ti chiedi cosa può essere andato storto
fino a quel punto
nella vita di un uomo

strade piene di fili elettrici
di fili del telefono
qualche rifiuto & latte di acrilico
un poster di un concerto sul palo della luce

chi scrive
di solito è un soggetto ossessionato
dalla scrittura dal vivere
o dalla ricerca dell’argento

jerry garcia diceva
io so qualcosa di piccolo
che tu non saprai mai
in the looser

bob dylan
tu ora sei al napoleon
in stracci
& ti vanti con il tuo diplomato

neil young
ho visto il danno dell’ago
& ne abbiamo dentro un po’ tutti
ogni tossico è sole che tramonta

de andré
teresa ha gli occhi secchi
guarda dalla sua portantina
la caccia alle streghe.


XX,
lo sciopero era al novantesimo giorno
i trasporti erano bloccati da di più
poi venne la forza la repressione
& il gioco duro dei militari

tu sì tu pure
quell’altro no
(solo perché era il nostro informatore
dopo tortura & sotto ricatto)

aveva iniziato da mesi
a bruciare le bancarelle degli ambulanti
& a molestare le loro donne
se non a farle sparire

in quelle nazioni era nato
un nuovo sbocco dell’economia
il mercato nero
delle adozioni & del sesso

i giornali del continente
dicevano che il governo di Allende
(poteva chiamarsi in qualsiasi modo)
aveva paralizzato il paese

ci si erano messe anche le epidemie
morte povertà pestaggi 
& gentili & morbidi elettrodi
applicati nelle parti più reattive

riporteremo questo paese senza dio
dove da sempre è destinato a stare
nel rispetto dell’ordine & della legge
solo che era la loro ordine

vennero chiuse le facoltà
di lettere filosofia sociologia
antropologia scienze politiche
& i conservatori.


XXI,
Lui si è preso
una casa sulla spiaggia
dove è andato a viverci
durante la settimana

finito il lavoro, venerdì
riprende a vivere & si fa un paio di donne
a pagamento o vecchie amiche che ci stanno
per lui, nessuna differenza

non così devastante
come il terremoto del 1907
ma charlie whitewood
prendeva tutto sul serio

mi diceva
se un paese
è stato sotto la terapia nixon
può resistere anche a bush

al molo
con una ex attrice
che aveva avuto
ben altri fasti

dopo la birra con molta schiuma
nel bicchiere di plastica
dopo lo scintillare del mare
& dei suoi specchietti da trucco

attraverso le vele
di quelle barchette
&d i soliti surfisti della domenica
giù lungo le gole del tuo corpo

un gesto di un significato
può avere la sua valenza
durante la sera
&d un altro di giorno, appena alzati.


XXII,
la catena animale
ha regole precise
prima uno mangia
& poi l’altro muore

dipende a che stadio della catena
tu sia stato disegnato
o nelle residue delle ipotesi
occupi, a patto che ne sia convinto

a portland, maine
sono stato invitato dal rettore
della facoltà di ingegneria
per un breakfast domenicale

ma ho preferito tagliare la corda
&d evitare di parlare del bosone di higgs
& di fare esperimenti sui ratti
me ne sono tornato all’holiday inn

il giorno dopo
sempre con quel motivo in testa
quel riff di blues
era per quello che faceva così caldo

dopo il rapporto si metteva a gambe incrociate
sul mio bidet & si tirava fuori tutto
o non proprio tutto
coperta dalla sicurezza della pillola

al concerto a newport
fatti come delle zecche
cristo seppelliscimi
od innalzami

parole al drive-in
o all’human be-in
alberi gonfi di rami & foglie
su frenchmen, new orleans.


XXIII,
il tabacco brucia
in un pezzo di carta arrotolato 
alla meglio & basta
straccio giallo sul bancone

prima del processo alla televisione
al bancone degli imputati
un viso ovale alle Audrey Hepburn
molte righe di trucco

un vestito nero
un tubino
ho piantato un coltello
in pancia a mia madre, allora?

il processo era trasmesso in diretta
su 42 reti nazionali
& dal quel momento fu bandito
da un decreto statale

charles manson non era
ancora il diavolo compiuto
peggio di lui poteva arrivare
il diavolo in persona

certo, tutto sta
se nel diavolo ci credi
o se è solo un ripiego
per le tue paure infantili

tutti condannati
a 860 ergastoli
per un totale di 1667 anni
esclusa per sentenza la grazie

i campi qua attorno
sono pieni di erba & di piante in fiore
dietro questo quartiere
di fatto, c’è il nulla.


XXIV,
ad un incrocio di strade
dopo due ore di pioggia
l’odore sale greve
& nelle bocche non rimane molto

in un modo appassionato
lei soggiunge che sarebbe bello
farsi prendere almeno 8 volte oggi
lui strofina la radio portatile

ad un altro incrocio
più propriamente uno sbocco
da quel bar all’angolo
esce un tanfo di hurricanes

mentre adesso,
per la gente di questa città
i negroni si accompagnano bene
alle arachidi & alle ovile snocciolate

pur di arrivare
ad una conclusione logica
presero la via 
prima di scolarsi una tonica

in questo caso
l’autore si spostò ad est
non in cerca di conforto
ma solo di danaro fresco

in quella tanica
non c’era molto carburante
ma spinsero la macchina
coscienziosamente

giunti alla meta
fecero un ragionamento
cercando di escludere
spiegazioni da poco.

XXV,
il loro mito era morto
sul divano di una baita della california del nord
o con la testa su un cesso della florida del sud
per non farsi trovare

il corpo di un morto
è sempre una fonte equivoca
fonte di ambiguità et pretesti
il loro mito era sceso

fecero quella telefonata al memoriale
per quello che noi qui chiameremo dovere
le ceneri sulle mani per un’anima dimenticata
di sicuro, fecero quella telefonata

il quadro appeso
sull’unica parete dritta del corridoio
se vivremo un’altra epoca
sarà solo un’altra, quella che viene

dicevi che cercavi qualcuno
che non dovesse parteggiare
uno che sapesse cosa fosse
il distacco dalle cose

stare al passo dell’amante di turno
muoversi come un saltimbanco
una visione personalistica delle scarpe rosse
comprate 10 anni fa con lei

allo specchio, la confessione
una mano davanti all’occhio bendato
l’altra sulla bocca
la poetessa dimenticata davanti al pubblico

si prepara a dire la verità
una cosa coltivata
sin dalla tenera età
per dirla tutta.


XXVI,
dopo mezzanotte
dichiareremo guerra
dopo mezzanotte
ti suoneremo il tamburello

poco prima della mezzanotte
sguardi appassionati
dal bagno del sottoscale
pareti di legno tinte di nero

poco dopo la mezzanotte
il solito coprifuoco di zona
il quartiere è un bagno di mercurio
con pezzi di pesche & crema sul fondo

cavallette predette
sostanze prescritte
testi banditi
giornali maledetti

in lungo &d in largo
in giro per il mondo
macchine di vapore resuscitate
da un capannone del porto

sul braccio sinistro
mi sono fatto tatuare
uno scheletro & delle rose
&d un numero: 5 (cinque)

siamo passati da una città all’altra
in cerca di lavoro
vai a dirle che l’ami
ogni notte, prima che si bagni

charles manson & la sua family
hanno ucciso qualcuno
solo per mancanza d’affetto
&d hanno scritto sulle porte “maiali”.


XXVII,
proust stava distante
dalle sue vittime
nella sua memoria
ricadeva il suo danno

la proprietaria di casa
una nobile decaduta
una faccia smunta
con tanta affettazione

ostinata nella sua bellezza
di trent’anni prima
a quel tempo
incalcolabile

mi chiese
di metterle giù
quel racconto
sulla sua infanzia

ci incontravamo sul pianerottolo
od in portineria
o in strada 
o al bar di fronte

aveva la mania per le riparazioni
&d armeggiava tutto il tempo
con tacchi, suole, tende, cornici
poi andava a comprare del sughero

la cartomante
con il bavero alzato
aspettava di essere imboccata
dopo i bimbi alla mensa comunale

il parco della città dimenticato
quello che non è chiesto
non va detto
il grande magazzino di merci in fiamme.


XXVIII,
una terapia da seguire
è sempre un discorso
ticchettio incostante
da 7 anni

1958: esperimenti nucleari
nel deserto del new mexico
anni dopo in micronesia
niente di tutto ciò giova

al soggetto del racconto
un’epilettica
vista dalla comunità come una matta
che sa solo sbavare & tremare

la radio accesa sulla partita del sabato
15 minuti prima dell’inizio
gli scontri con la polizia
i bambini l’apostrofavano: infame

non sono così sicuro della mia età
prima di uscire mi copro più del dovuto
& non credo che il mio corpo ne risenta
devo arrivare solo al market

vapore sui tuoi sogni
sogni di harlem
che poi sia paesi bassi
o new york city

ti mi hai chiesto
se scendevamo la montagna
& se adottavo il tuo bimbo in provetta
che cercava di accordare la chitarra

prima che la nostra mamma arrivi
prima che ci prepari
per il sacrificio,
guardate che sta arrivando il prete.


XXIX,
per molto tempo ho ascoltato
la donna dalla cravatta nera
&d una camicia bianca scomposta
&d una giacca nera striminzita

horses radio ethiopia & easter
il trittico dell’inizio
&d il messaggio che è rimasto
a molti, nella testa

sono stato dietro
per tanto
prima di dividere
la vita con un’estranea alla porta

date di concerti
classica
jazz blues
& il ROCK

nella polleria sotto casa
danno un ½ pollo a 4.90
se vuoi te lo tagliano
& te lo imbustano per bene

in quell’altro negozio di piazza
muovono sul retro
robuste quantità di morfina
in dei sacchi di canapa

siamo usciti per la strada
abbiamo fatto il nostro giro
c’erano le solite tre
stefania andina & suzy

quella notte
abbiamo scritto una commedia
a quattro mani
sulla borghesia & la prostituzione.


XXX,
è stato il nostro primo approccio
lei aveva una borsetta nera impuntata
io passavo di lì
non per caso

qualche anno fa
avevo fatto un mito permanente
della facoltà di filosofia
pur non frequentandola

disorientandola
prima che averla presa
il giro del mondo
disossato

il giro del mondo
stava gioco forza
nel gioco del mondo
rayuela

la via era stretta
& ne sarebbero
venuti fuori in pochi
c’è una duplice catastrofe

la sfilata di moda
trasmessa sul canale 6
dalla televisione del bar
poi un’interruzione pubblicitaria

la scuola delle belle arti
era la sua fissazione
ne aveva già girate
8 per il mondo

stare a fissarla
all’uscita del bagno
era un lusso
che non si poteva perdere.















XXXI,
prima sopra
il cielo era una pozza verdastra
le notizie alla radio parlavano
dell’assassinio del presidente

uno scherzo sul genocidio
poteva essere ammissibile
i comunisti non hanno mai amato tanto
il popolo d’israele

dal mezzo degli stati uniti
sento che il corpo del presidente
è stato trovato
senza i suoi rapporti

ora, noi ci siamo conosciuti primi
ad una manifestazione elettorale del partito
lei con la sua gonna lunga in cinta
io con la mia giacca di velluto

una rullata di batteria alquanto ambigua
o solamente ambigua
ci hanno salvati
prima del linciaggio

sì, stampiamo ancora
il giornale
ma di certo andiamo incontro
a pericoli seri

camera oscura a perdita d’occhio
direbbe qualche romanziere
basta non credere al romanzo
come genere

lunghe sono le lamentazioni del popolo
ci sono quattro piccoli uccelli nell’acquaio
libertà democrazia eguaglianza giustizia
& nessuna città utopica.












XXXII,
praga 1968
ungheria 1956
una questione di scambio
di parole & di cifre

morti al di là del muro
gli occhi venivano vestiti
prima della fucilazione
& una fanfara stava

esperimenti nucleari
topoi economici
hanno ripulito tutto
sono arrivati &d hanno ripulito tutto

plusvalore
disvalore
minusvalore 
appropriazione

vendita allo scoperto
benefit
bonus
cacciatori di teste

ci fu quella storia
da tre soldi
& la madre era vigliacca
si nascondeva nei macelli

1969: è un piccolo amore
per la lingua
ma un grande amplesso
per il corpo

gente svestita sulla luna
ogni pagina scritta dabbene
ogni riga conseguente
ad una obliqua.












XXXIII,
il viola &d il fumé
sono filtri che non hai mai utilizzato
quelli quando verranno
si prenderanno tutto

i tuoi nastri
le tue pellicole
i tuoi libri
i tuoi dattiloscritti

i quaderni
me
i vestiti
i certificati

prima di venire da me
mi diranno
lei ha convissuto
con questo uomo?

lui c’era
& starò parlando di te
a seconda dei giorni
a seconda delle stagioni

lasciami nuda
al balcone
guardo i tetti
i balconi

il buio del legno della tua scrivania
fa credere facilmente ad uno stupro
quantomeno ad una perdita
cosa barattavi per me

hai scritto
tutte queste cose su di me
ti ho ritrovata
in un coro di teatro.